La testa della vipera

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Bersezio Vittorio. La testa della vipera

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Отрывок из книги

Quando Marianna era rientrata, il medico le aveva detto che, se il marito della moribonda tardava una mezz'ora, non l'avrebbe più trovata in vita; poi, non essendo più possibile alcun soccorso per quella infelice, erasene partito.

La morente pareva assopita: un respiro lieve, ma affrettato, le usciva dalle labbra assottigliate, aride, livide, semiaperte; le mani brancicavano con moto macchinale il lenzuolo; le palpebre richiuse apparivano così affondate nelle occhiaje che avreste detto non esservi più di sotto il bulbo; la fronte libera, dai capelli tirati indietro, pareva enorme, il viso invece stremenzito non maggiore di quello d'una bambina. La suora di carità, curva sull'agonizzante, ne bagnava le tempie e le labbra con un pannolino e recitava le preghiere dei moribondi.

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– Verrà, verrà, le disse la monaca. Sono andati a prenderlo… Si quieti, a momenti sarà qui anche suo marito.

Finalmente l'uscio s'aprì, ed entrò una balia assonnata, con aria di cattivo umore, e fra le braccia, serrato nel portabimbi, un fantolino di pochi giorni che gemicolava ancor esso, quasi alla pari di sua madre nell'agonìa.

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