Uno Scandaloso Conte In Meno
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Dawn Brower. Uno Scandaloso Conte In Meno
RINGRAZIAMENTI
CAPITOLO PRIMO
CAPITOLO SECONDO
CAPITOLO TERZO
CAPITOLO QUARTO
CAPITOLO QUINTO
CAPITOLO SESTO
CAPITOLO SETTIMO
CAPITOLO OTTAVO
CAPITOLO NONO
CAPITOLO DECIMO
EPILOGO
RIGUARDO L’AUTRICE
LIBRI DI DAWN BROWER
ESTRATTO: SEMPRE IL MIO VISCONTE
PROLOGO
ESTRATTO: SCHERZI D’AMORE
PROLOGO
Отрывок из книги
Era un caldo pomeriggio di primavera inoltrata. L’estate era ormai alle porte, e la maggior parte dell’aristocrazia stava per trasferirsi nelle tenute in campagna. Una cosa che Lady Kaitlin Evans avrebbe desiderato evitare. Abitava con suo zio, il Conte di Coventry, ma amava la vita in città. Per questo odiava ritirarsi in campagna. Suo fratello Colin era ancora al College e sua cugina Marian si era sposata da meno di un anno: quindi era sola.
Era felice per Marian. Lei si era pazzamente innamorata del Conte di Harrington. Stavano bene insieme e questo era ciò che contava, ma un intero anno senza sua cugina era pesante. Kaitlin aveva un disperato bisogno di un modo per ingannare le sue giornate. Purtroppo, non era capace di socializzare e non aveva molti amici. In pratica ne aveva solo due : sua cugina Marian e Lady Samantha Cain…
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Era un bel po’ che non andava a fare visita a sua madre. Preferiva godersi Londra e tutte le sue attrattive. Non era più neanche andato a controllare le sue proprietà. Il Conte di Barton, quel ragazzotto insipido dai capelli color sabbia, era di dieci anni più giovane. Forse aveva quattro anni più di sua sorella Samantha. Nei suoi occhi verdi si leggeva una certa ottusità e probabilmente anche una scarsa intelligenza. Almeno, questo era ciò che lui pensava del Conte. Di certo, quello non aveva dato prova di scaltrezza.
“Mi pare..” belò il Conte. Gregory alzò gli occhi al cielo. Basta! Stava ormai per perdere definitivamente la pazienza e ficcare a forza un po’ di luce in quella zucca vuota, quando entrò Harrington. Riccioli scuri gli incorniciavano il viso e il collo, e il suo sguardo acuto era l’esatto opposto di quello di Barton. A quel ragazzotto mancava sicuramente un barlume d’intelligenza, per poter competere con i notabili del club, i cui ritratti ornavano le pareti. Il direttore del Coventry club lanciò prima un’occhiata a Barton, poi a Gregory e infine esclamò, con autorità: “Posso sapere che succede, qui?”
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