Un Soffitto Di Cenere

Un Soffitto Di Cenere
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Описание книги

Questo libro è il secondo manuale-racconto sulla vita contemporanea, e diario personale scritto da me. La vera gioia che il nostro tempo restituisce tramite le esperienze, non un ritrovato delle nuove tecnologie ma una funzione in diversi periodi storici e geologici, cosa lo ha già creato secondo delle spiegazioni, sugli avvenimenti e le loro soluzioni. Una passeggiata alla luce del Sole, dei fatti e degli incanti a volte mai svelati, forse troppo nuovi e insoliti, in una collettività che già da tempo ne presenta delle necessita, come di una voce più ampia e slanciata, uno strumento per insistere meglio la giornata davvero e non in sogno. Diario scritto in modo semplice per una forma artistica testuale, a giustificare anche un’esperienza iniziale e incolta odierna. In stile l’Ulisse di James Joyce diventa un libro di bene intesa come forma di vita, di arte del presente, fondamentale per esistere liberi, vivi e di certo. Il periodo delle sedici lettere contenute raggiunge d’aprile 2007 a ottobre 2008.

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Gerardo D'Orrico. Un Soffitto Di Cenere

Indice dei contenuti

Breve biografia

Prefazione

1. Mix & due. 28.04.2007

2. Obero, l’atto di opprimere. 28.07.2007

3. La canzone del futuro. 14.09.2007

4. Aracnofobia. 20.11.2007

5. Rimanere senza uguali. 22.12.2007

6. Cosa è il bene non si supera. 30.01.2008

7. Lasciare il fascismo per sempre. 29.02.2008

8. I sogni, il tempo. 31.03.2008

9. La guerra d’Ippocrate. 30.04.2008

10. Azione di riciclo. 31.05.2008

11. Le parole che non si possono usare. 30.06.2008

12. Il giorno del ratto è la sua morte. 31.07.2008

13. Il fatto che non ero io, non eri tu. Est, estate 08 - 31.08.2008

14. Un soffitto di cenere. 15.09.2008

15. È una sconvolgente crisi d’identità. 30.09.2008

16. Libertà doppia. 30.10.2008

Appunti

Epilogo

Отрывок из книги

Gerardo D’Orrico nato a Cosenza il sei marzo 1976. Compiuti gli studi di maturità scolastica ho frequentato le università di Arcavacata e di Bologna ma senza conseguire la laurea, ho una buona conoscenza informatica e di alcuni strumenti musicali. La mia gioventù è stata tra la residenza di Luzzi e Cosenza per gli studi o nella città natale di mia mamma Villapiana sul mare. Ho fatto moltissimi viaggi in l’Italia e qualcuno all’estero, dopo il servizio militare ho aiutato mio padre con il suo lavoro e mi sono dedicato alla scrittura in prosa oltre a proseguire la mia passione per l’informatica e la programmazione software, ho creato e gestisco il sito-web Beneinst.it, dove ognuno potrà inserire gratuitamente le proprie pagine di diario in lettere, poesie, disegni, quadri o foto. Vivo a Luzzi dove tra le altre occupazioni e la ricerca per l’arte tecnologica, continuo con la scrittura, la revisione o la pubblicazione dei miei testi, fino a ora ho scritto quattro libri in forma di diari: 1. Il bene e il male, memorie 2. Un soffitto di cenere 3. Siamo già noi tra dieci minuti e 4. Dillo tu te stesso.

Foto originale della copertina, GD 1986

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Un grande errore resta credere che un male potrebbe essere un bene… un male è un male, vuole il male, lo stesso il bene un bene stop, invece sento persone ogni giorno che vogliono discutere di questo. Di certo sarà una risoluzione matematica, tra quel che conta e cosa ci rimane ma, il dopo è tutto come dire il totale ma nemmeno perché anche dopo, come la disfunzione distribuita anche oggi non può essere recuperata stasera, senza uso di agenti esterni, non si può essere zombi per tutto il giorno, poi di sera liberarci per farci suicidare. Ieri ho visto per bene un male, oggi ce l’ho molto presente il nemico che hanno già disegnato, cosa rovina le vite per rubarne l’essenza. Un bene non ha mai rubato niente è una spiegazione di cosa ti porti addosso, dentro ci ritrovi te stesso, penso sia il completo dopo la fine del mondo, il paradiso. Un male è proprio davanti a noi, tutto il giorno facendoci diventare un bel zombi, un umano senza movimento, sia fisico che mentale proprio, sembra al più una libertà individuale, una copia di un bene che dovrebbe essere il bene oggi. Qui siamo in Italia che comincia a nord e finisce a sud, tutto il territorio vive con le stesse leggi, proprietà e libertà di opinione. La mancanza in compendio del male è un errore che paghiamo giornalmente al rapporto con gli altri, è sempre bene che risolve tutto, inceneriscili resta solo qualche abbaglio in questo inferno di dimenticati dove ci hanno chiuso.

Da quando gli ambienti lì vogliono decidere gli altri, un obbrobrio come c’è scritto, ci fa dimenticare per andare oltre cosa vivono gli altri… mi sembra che gli ambienti umani dove viviamo non sono per niente registrati nella legge italiana, allo stesso tempo non vedo quasi niente e nessuno che lo fa. Illegali come se nulla fosse, un lavoro pubblico per livellare la luce è sempre stata opera di qualcuno, loro stessi si vantano di chissà cosa hanno fatto, gli altri lì lodano. Credo al giorno d’oggi, piccole manovre politiche, burocratiche o giuridiche creerebbero un sistema stabile, senza l’aiuto manuale dell’uomo, invece esiste chi vuole ancora altro sangue, persone che si sacrifichino la vita per supportare il peso di una società che non è, o non vuole fare niente, che deve morire secondo i calendari astrali. Sognando un mondo migliore, è morire ogni giorno per tutti, l’inganno era già scoperto, il futuro è già un fatto, sarà spostate questa selva per vedere di nuovo, per vedere un uomo, grazie.

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