Le Tessere Del Paradiso
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Giovanni Mongiovì. Le Tessere Del Paradiso
Premessa
PARTE I – PORFIDO ROSSO SANGUE
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
PARTE II – LA MANO DI MALACHITE
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
PARTE III – LA SPIAGGIA DI MADREPERLA
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
PARTE IV – MILLE MONETE D’ARGENTO
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
PARTE V – L’ANELLO DI LAPISLAZZULI
Capitolo 18
PARTE VI – L’ORO DELL’AMMIRAGLIO
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
PARTE VII – LE TESSERE PERDUTE
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
PARTE VIII – LE TESSERE CADUTE
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
PARTE IX – LE TESSERE SBIADITE
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
PARTE X – LE TESSERE INSANGUINATE
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
PARTE XI – LE TESSERE RESTITUITE
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
PARTE XII – LE TESSERE RITROVATE
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Regnum – Il cercatore di coralli
Regnum – Morgane
Opere dell’autore
Biografia
Отрывок из книги
Il mondo potrebbe essere definito un mosaico di vita… razze, culture, lingue, pensieri e comportamenti differenti che creano un’enorme opera musiva di straordinaria bellezza estesa fino ai confini della Terra. Solo l’accostamento razionale della diversità può regalare un’opera di senso definito e compiuto… lì dove altrimenti avremmo la monotona monocromia del tutto uguale, un muro bianco in cui nessuno ravviserebbe l’arte. Ciò fa perciò di Dio l’artista per eccellenza, primordiale e quindi modello assoluto. Tuttavia, per apprezzare la bellezza di questo gigantesco mosaico bisognerebbe osservare da lontano, da una distanza tale da non riuscire a cogliere le singole parti come elementi a sé stanti. Spettatori privilegiati sono dunque Dio e gli spiriti celesti, in quanto all’uomo che vi è dentro è impossibile avere la stessa visione d’insieme. E per tale motivo, proprio perché non riescono a cogliere la bellezza complessiva, molto spesso gli esseri umani prendono le distanze da chi è diverso da loro. Eppure, se in luogo di carne e sangue fossero date all’uomo le ali incorporee degli angeli, egli potrebbe vedere che tale mosaico di vita, in cui nessuna tessera è meno importante di un’altra, ha le sembianze di un soggetto di senso definito e compiuto… le sembianze della stessa immagine del suo Artista e Creatore.
L’uomo ha sempre cercato di emulare il modello assoluto del mondo… ci hanno provato pittori, scultori, architetti… e ancora maestri di lettere e di scienza che hanno cercato di cogliere l’essenza in luogo dell’evidenza. Eppure vi fu anche chi tentò di creare un modello, di proporzioni umane, dello stesso mondo… proprio una riproduzione di quel mosaico di vita tanto caro a Dio. Una rappresentazione in scala e limitata della diversità terrestre. Un modello avente come confini il mar Mediterraneo in luogo dell’abisso ignoto di dove finisce il mondo, e avente come centro la felice Palermo in luogo della contesa Gerusalemme. Qualcosa di umano e quindi fallimentare, ma capace di dare una rozza idea di ciò che è il mondo visto da lontano.
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«Datemi l’arma che avete portato e la conficcherò nel cuore di Giordano di Rossavilla! Ad ognuno ciò che merita, e lui è meritevole di morte per aver pugnalato quel giudeo e per aver accusato me.»
«Dunque intendete uccidere un uomo… proprio quello che aborrivate poco fa.»
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