"Al fronte (maggio-ottobre 1915)" di Luigi Barzini. Pubblicato da Good Press. Good Press pubblica un grande numero di titoli, di ogni tipo e genere letterario. Dai classici della letteratura, alla saggistica, fino a libri più di nicchia o capolavori dimenticati (o ancora da scoprire) della letteratura mondiale. Vi proponiamo libri per tutti e per tutti i gusti. Ogni edizione di Good Press è adattata e formattata per migliorarne la fruibilità, facilitando la leggibilità su ogni tipo di dispositivo. Il nostro obiettivo è produrre eBook che siano facili da usare e accessibili a tutti in un formato digitale di alta qualità.
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Luigi Barzini. Al fronte (maggio-ottobre 1915)
Al fronte (maggio-ottobre 1915)
Indice
PREFAZIONE
AL FRONTE
«MORALE ALTISSIMO»
VERSO L'ISONZO
AI PIEDI DEL CARSO
DAVANTI A GORIZIA
ASPETTI DELLA LOTTA SULL'ISONZO
IN UN OSPEDALE
TRA LO STELVIO E IL TONALE
DAI GHIACCIAI DELL'ADAMELLO AGLI ULIVETI DEL GARDA
TRA LE BALZE DELL'ADIGE
UNA MAESTOSA BATTAGLIA DI FORTEZZE
FRA I TORRIONI DELLE DOLOMITI
SULLE VETTE DELL'ALTO AGORDINO
NELLA CONCA D'AMPEZZO E INTORNO AL LAGO DI MISURINA
NELLA VALLE DI SEXTEN
LA LOTTA DEI COLOSSI
DOVE IL COMBATTIMENTO NON HA SOSTE. IL PASSO DI MONTECROCE
MONTE NERO
LA CONQUISTA DELLA CONCA DI PLEZZO
NELL'ALTA VALLE DELL'ISONZO. LE FASI DELLA GUERRA INTORNO A TOLMINO
L'EROICA CONQUISTA DI PLAVA
GUERRA D'ASSEDIO INTORNO A GORIZIA. UN ATTO DI SUBLIME SACRIFICIO
SULL'ISONZO E SUL CARSO. UNA MIRABILE IMPRESA GUERRESCA
SULLE PENDICI DEL CARSO
Отрывок из книги
Luigi Barzini
Pubblicato da Good Press, 2020
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Non si aspettava il balzo immediato in avanti, che ha portato subito la guerra sulle sue seconde linee. Ha sbagliato i calcoli del tempo, ha commesso un errore di quindici giorni — errore che poi le inondazioni e le piene immobilizzandoci hanno in parte corretto. L'Austria si basava sui dati da lei conosciuti della nostra organizzazione militare, per concludere che la nostra mobilizzazione e la concentrazione del nostro esercito necessitavano un mese di tempo. Questa almeno era l'opinione più volte espressa dallo stato maggiore austriaco. Sapendo che la mobilizzazione era già in corso col sistema delle chiamate personali, l'Austria credè di essere nel giusto riducendo il tempo della metà. Alla dichiarazione di guerra suppose che le operazioni attive sarebbero cominciate verso il sette di giugno. A dire il vero, il calcolo non era del tutto errato; senonchè noi ci muovemmo audacemente in piena mobilizzazione, concentrando e completando i corpi in azione, organizzando i servizi nella mutabilità di spostamenti impreveduti.
Così fu possibile strappare alla sorte vantaggi immediati che una lotta eroica, ardente, aspra e ostinata è andata poi ampliando e rassodando, in un progresso lento ma costante, contro gli ostacoli più formidabili che siano stati mai superati in una guerra. E per la forza delle armi l'Italia ha liberato le sue soglie invase e puntellato le sue opere minacciate. Si respira.