"Vita di Guarino Veronese" di Remigio Sabbadini. Pubblicato da Good Press. Good Press pubblica un grande numero di titoli, di ogni tipo e genere letterario. Dai classici della letteratura, alla saggistica, fino a libri più di nicchia o capolavori dimenticati (o ancora da scoprire) della letteratura mondiale. Vi proponiamo libri per tutti e per tutti i gusti. Ogni edizione di Good Press è adattata e formattata per migliorarne la fruibilità, facilitando la leggibilità su ogni tipo di dispositivo. Il nostro obiettivo è produrre eBook che siano facili da usare e accessibili a tutti in un formato digitale di alta qualità.
Оглавление
Remigio Sabbadini. Vita di Guarino Veronese
Vita di Guarino Veronese
Indice
Primi anni e primi studi di Guarino. (1374-1402)
Guarino a Costantinopoli. (1403-1408)
Guarino a Firenze. (1410-1414)
Guarino a Venezia. (1414-1419)
Guarino a Verona. (1419-1429)
Guarino a Ferrara Primo quinquennio (1430-1435)
Guarino a Ferrara Secondo quinquennio (1436-1440)
Guarino a Ferrara Ultimo ventennio (1440-1460)
INDICE DEI NOMI PROPRI NELLA VITA DI GUARINO
Отрывок из книги
Remigio Sabbadini
Pubblicato da Good Press, 2020
.....
70. Questo opuscolo morale, scritto in venticinque giorni, tratta delle principali questioni attinenti al matrimonio: della sua essenza, della economia domestica, del coito, dell'allevamento dei figli. Si intende da sè che le massime non sono attinte alla pratica, ma all'erudizione del suo precettore; però un elemento pratico c'era, quello attinto al senno e all'esperienza di Zaccaria Trevisan, morto tre anni innanzi, uomo ascoltato sempre con affettuosa riverenza dal giovinetto Barbaro. In quel libro egli depositò tutta l'erudizione latina e greca, che aveva acquistato nei due anni di scuola di Guarino. Erano purtroppo lavori di semplice parata, condotti sugli esemplari classici, senza anima e senza sentimento, senza un alito di quella vita che allora viveano; la sola parte lodevole e durevole era l'acume dell'ingegno e la vivacità della forma.
71. Il Barbaro fece nè più nè meno di quello che s'aspettava il Barzizza, gran fabbro di lettere esercitatorie e di orazioni accademiche. Il Barzizza infatti saputo della pubblicazione di quel trattato, ne scrisse al Barbaro domandandogliene una copia. «Attendo la tua Res uxoria, che sento aver tu pubblicato testè. E mi si dice anche che il lavoro risponda degnamente al tuo ingegno e ai tuoi studi. Non dubito punto che esso sia scritto con senno ed eleganza; giacchè l'avrai certamente infiorato in molti luoghi di sentenze latine e greche; ma desidero vederlo per poterlo giudicare più col mio giudizio che con quello degli altri.»