Le avventure dei Principi Amir & Akhmed. Il Diaspro rosso e la strega Luthien
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Роберто Борзеллино. Le avventure dei Principi Amir & Akhmed. Il Diaspro rosso e la strega Luthien
Capitolo primo
ASTAGATT E LA FORESTA DEGLI INGANNI
Capitolo secondo
AMIR & AKHMED
Capitolo terzo
IL VENTO DELL’EST
Capitolo quarto
FESTA A PALAZZO REALE
Capitolo quinto
PARTENZA PER L’ISOLA DI CORA
Capitolo sesto
IL LIBRO DEI RICORDI
Capitolo settimo
IL DIASPRO ROSSO
Capitolo Ottavo
UNA IMMANE TRAGEDIA
Capitolo nono
LA MALEDIZIONE DELL’ISOLA DI CORA
Capitolo decimo
COMPLOTTI & INTRIGHI
Capitolo undicesimo
L’ISOLA DEL GIGLIO BLU DEL NILO
Capitolo dodicesimo
NELLA TELA DEL RAGNO
Capitolo tredicesimo
MILITARIA
Capitolo quattordicesimo
L’ANGELO DELLA MORTE
Capitolo quindicesimo
FUGA DA MILITARIA
Capitolo sedicesimo
IL PROFESSOR GEREMIA COSTANTINI
Capitolo diciassettesimo
ABDUL-GHAFOOR: L’USURPATORE
Capitolo diciottesimo
L’ISOLA DELLA TORRE BIANCA
Capitolo diciannovesimo
LA VENDETTA DI AKHMED
Capitolo ventesimo
IL TESORO NASCOSTO
Capitolo ventunesimo
UNA NUOVA ALBA
Capitolo ventiduesimo
SCONTRO FINALE
PERSONAGGI DEL LIBRO IN ORDINE DI APPARIZIONE
Отрывок из книги
In una lontana e sperduta isola dell’oceano Pacifico chiamata Astagatt, viveva il re Mohammed Pascià Sultan, con la sua famiglia, la regina Adeela e i loro due figli maschi: i principi Amir e Akhmed. Il re governava i suoi sudditi con giustizia e magnanimità e per questo gli abitanti dell’isola lo avevano soprannominato “Mohammed il Giusto”.
Sull’isola regnava la pace da molti secoli e gli abitanti dell’unica città, Astagatt, la capitale, vivevano in modo mite e semplice. Qui le occupazioni principali erano la pesca, la pastorizia e l’agricoltura mentre solo i più ricchi e benestanti potevano dedicarsi alle arti, allo sport e alla letteratura. Insomma, l’isola offriva tutto quello che un essere umano poteva desiderare.
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La figura misteriosa del mago aveva acceso la fantasia degli abitanti dell’isola. Si raccontava che, tra i suoi enormi poteri, poteva trasformarsi in chiunque lui desiderasse. Poteva essere un piccolo bambino che giocava sulla spiaggia, una vecchina che tesseva la tela o un contadino che arava i campi. Ad Astagatt tutti avrebbe potuto incontrare il mago Sekmet ma nessuno sarebbe stato in grado di riconoscerlo. L’unico indizio che sembrava rivelare la sua presenza era un forte profumo di rose rosse appena colte dal giardino. Nulla di più.
In effetti, sull’isola c’era un solo abitante in grado di riconoscerlo sotto qualunque forma lui avesse deciso di trasformarsi: la strega Luthien. Anche per questo si teneva a debita distanza sia dal palazzo reale che dalla stessa città, tutti posti che il mago frequentava assiduamente ogni giorno. Gli unici due posti in cui poteva agire indisturbata e che considerava i suoi terreni di caccia erano la foresta e la montagna.
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