Una schiera di gatti popolava fin negli anni settanta i resti degli Horti Sallustiani, la villa dello storico romano Sallustio. Lì di fronte ha abitato la famiglia dell'autore e per i ragazzi il nome di questo grande ignoto era indissolubilmente legato a questi gatti. Questa è una storia di gatti, della vita di Sallustio, dei suoi famosi giardini e dei loro ultimi proprietari, i Boncompagni-Ludovisi e il libraio Joseph Spithöver, e di come le loro ville furono distrutte dopo il 1870 per costruire le abitazioni e i Ministeri dei nuovi quartieri Ludovisi e Sallustiano. Ciononostante parecchie delle antiche opere venute alla luce si sono salvate e possono essere oggi ammirate nei musei di Roma, Firenze, Copenaghen, Londra e Boston.
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Salvatore Algieri. I gatti di Sallustio
Indice
1. Chi era Sallustio?
2. La politica a Roma ai tempi di Sallustio
3. Ma è tutto vero?
4. I giardini
5. Venere Ericina
6. Tempo di guerra
7. I corsi d’acqua dei giardini
8. La distruzione di Roma
9. Spithöver
10. Pulcinella, Pincio e un obelisco
11. I gatti
12. La storia di Villa Ludovisi
13. Una cerva va a Copenaghen
14. La Wehrmacht viene a pranzo
15. Antiquari, falsari e contrabbandieri
16. Che cosa è rimasto?
Cronologia
Link ai musei e raccolte
Fonti delle illustrazioni
Note
Отрывок из книги
1. Chi era Sallustio?
2. La politica a Roma ai tempi di Sallustio
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Nell’anno 55 Sallustio divenne questore, una carica amministrativa con la quale i giovani romani iniziavano la carriera politica. Il 18 gennaio del 52 un omicidio sconvolse la società romana: questo delitto segnò il culmine delle lotte tra i due intriganti Clodio Pulcro e Tito Annio Milone. Sulla via Appia s’incontrarono, forse per caso, i due con le loro bande e nella colluttazione che seguì Clodio venne ucciso. In aprile cominciò il processo contro Milone. Conosciamo i dettagli dall’orazione di Cicerone (“Pro Milone”) e dai commenti di Asconio. Quest’ultimo ci dà un’idea delle rivalità tra Sallustio e Cicerone:
I tribuni Quinto Pompeo Rufo, Gaio Sallustio Crispo e Tito Munazio Planco furono i primi a organizzare assemblee popolari che erano estremamente ostili a Milone e cercavano di istigare animosità contro Cicerone.