Bollettino del Club Alpino Italiano 1895-96
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Various. Bollettino del Club Alpino Italiano 1895-96
R. H. Budden
Emilio Rey
Spedizione scientifica al Monte Rosa (1894 e 1895) Indagini sulle acque e sulle nevi delle alte regioni
I. Studio chimico delle acque del Rosa
1º Acque di neve e di ghiaccio
2º Acque dei laghi
3º Acque di torrente
4º Acque di sorgente
II. Crioconite
Nelle Dolomiti di Ampezzo
Cadini di S. Lucano m. 2840
Croda da Lago: Punta Sud 2716 m
Croda da Lago: Punta Nord
Grosse Zinne o Cima Grande di Lavaredo m. 3003
Ancora un tentativo all’Antelao
Monte Cristallo m. 3199
Il problema glaciale34
Il Gruppo del Terminillo
Osservazioni sui Ghiacciai del Gruppo del Gran Paradiso
I
II
Ghiacciai di Lavina
Ghiacciai del Vallone di Valeille
Ghiacciai del Vallone di Valnontey
III
Escursioni e studi nelle Alpi Marittime
I. Escursioni
II. Osservazioni topografiche e scientifiche
1) Monti, roccie, ecc
2) Formazione delle Vallate
3) Clima, nevi, ecc
4) Idrografia
5) Vegetazione
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Dinanzi al frequente succedersi delle disgrazie alpine, l’animo si turba, s’inquieta, e pare che il nostro entusiasmo si sfumi o vada a poco a poco raffreddandosi. Eppure così non è, e non sarà mai. L’alpinismo, per queste tristi calamità che vengono crudelmente a colpire i suoi fidi, non è condannato a morire; e continua imperturbato nella sua via tracciata, alla conquista di vette inesplorate, dove il nostro essere, dimentico della sua veste terrena, si rende migliore e mira ad altissimi ideali.
Le disgrazie alpine, non vanno considerate sui generis ed imputate a temerità, ma nella causa immediata che le generò: esse provano vieppiù la debolezza dell’uomo, per quanto gigante egli sia, dinanzi ai superiori eventi; e, benchè spargano un subitaneo terrore nelle nostre file, fortificano, ritemprano i nostri cuori: poichè non è che dopo aver passato per dure prove che l’anima si sente forte.
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Al mattino del 31 luglio attaccarono dapprima le roccie che sorpiombano sul ghiacciaio di Fresnay, quindi, lavorando di piccozza su corazze di ghiaccio ed infine per una cresta nevosa che diventa esilissima e vertiginosa, riuscirono sulla vetta. Questa salita, che durò tre giorni con due notti all’aperto, non venne poi mai ripetuta, sia perchè è pericolosissima per le roccie disgregate e per le cornici di ghiaccio, sia anche perchè il ghiacciaio di Fresnay, superiormente, alla base della parete Ovest dell’Aiguille Blanche, si spacca enormemente e forma una bergsrunde insormontabile.
In principio dell’estate 1886 il Rey fu con Miss Katharine Richardson, che accompagnò in seguito quasi tutti gli anni. Di questa intrepida alpinista, coraggiosa quanto mai, che mentiva formalmente il suo sesso (in quanto si riferisce alla resistenza, alla vigoria, alla tempra) soleva Emilio parlarne di sovente; e concludeva che nel mondo muliebre, di uno stampo simile se ne incontrano di rado.
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