V. Cause dell'insorgere violento della criminalità
VI. L'azione della folla
VII. Influenza di Rousseau
MESMER E IL MAGNETISMO
I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
XI
XII
XIII
XIV
NAPOLEONE
I
II
III
IV
V
I FRANCESI IN ITALIA (1796-1815)
LA REPUBBLICA PARTENOPEA
LA TRASFORMAZIONE SOCIALE
IL REGNO D'ETRURIA
DONNE, SALOTTI E COSTUMI
VINCENZO MONTI (1754-1828)
UGO FOSCOLO (1778-1827)
GIACOMO LEOPARDI (1798-1837)
I
II
III
IV
V
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VII
VIII
ANTONIO CANOVA (1757-1822) E L'ARTE DE' SUOI TEMPI
LA MUSICA
I
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VI
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Quella che si suole chiamare Rivoluzione dell'89, non fu che una grande rivolta e un grande delitto politico che servì ad aumentare una triste serie di comuni delitti; per cui chi vuol trattare dei suoi elementi criminosi dovrebbe rifarne tutta la storia; il che nè è mio cómpito, nè sarebbe possibile in poche pagine.
Lasciando dunque agli storici l'esposizione dei tristi fatti, quella che sarebbe detta in lingua giuridica la requisitoria penale, facciamone noi che siamo solo poveri alienisti la diagnosi e la psicologia patologica.
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Le cose erano a questo punto quando il Re si decise a nominare una commissione. Questa era costituita da quattro medici della Facoltà di Parigi, ai quali, in seguito a loro richiesta, vennero aggiunti dal Re cinque altri membri dell'Accademia reale delle scienze, col mandato di fargli un rapporto intorno al magnetismo animale.
Di questa commissione facevano parte Franklin, Lavoisier, Bailly. Essi parlarono del magnetismo da quei grandi scienziati che erano. Nominati il 12 marzo del 1784, nel mese di agosto del medesimo anno il celebre astronomo e letterato Bailly aveva già presentato al Re la relazione approvata dai suoi colleghi. È un opuscolo di 74 pagine che rimase memorabile fra quanti scritti siansi mai pubblicati sull'ipnotismo.