Читать книгу Il Testamento Contemporaneo - Aldivan Teixeira Torres, Daniele Giuffre' - Страница 16

1 – Com’è stata la tua storia fino al percorso della letteratura?

Il mio sogno letterario fu molto precoce, durante la mia adolescenza. La fondazione Possidônio Tenório de Brito aprì una bella biblioteca nella mia comunità e cominciai a condividere il mio tempo a scuola, lavorare nei campi e leggendo per trascorrere le giornate. Ho perso il conto di quante collezioni di libri ho divorato in questo periodo. Essere lettore era anche economico ma volevo di più. Sono cresciuto in questo mondo di sogni con la salute. Già in età adulta nel 2006 quando un problema di salute relativamente serio m’indebolì al punto che mi sentii incapace di comprendere la letteratura fu una via di fuga cosicché io potessi gradualmente liberarmi dai miei demoni interni. In quel tempo, io scrissi un piccolo libro sopra qualche foglio di lavoro e fu impensabile per me avere un computer perché non era ancora arrivato il mio momento. Conservai le bozze per un possibile uso futuro. Nel 2007, cominciai a digitare il mio libro a intervalli di lavoro salvandolo sul floppy disk. Ero così ossessionato dal dischetto. Io cominciai il corso di laurea in Matematica e ancora una volta misi da parte il mio sogno. Terminai un’istruzione superiore nel 2010 e l’anno seguente comprai il mio primo notebook. Avevo già scritto il mio primo romanzo e cominciai a batterlo con esso. Lo lanciai quest’anno. Realizzerò il mio sogno di diventare uno scrittore sebbene la mia situazione finanziaria fosse ancora catastrofica. Lo farò di nuovo. Quel momento che non mi sarei mai aspettato, partecipai a un concorso pubblico e ripresi la letteratura alla fine del 2013. Scrissi e continuo a scrivere di tutto: Romanzi d’amore, poesie, di religione, auto-aiuto, saggi, storie brevi, eccetera, e molti altri libri e ne lanciai altri. Tramite il sito web Babelcube, ho già pubblicato in portoghese, italiano, inglese, francese e spagnolo. Solo per provare la soddisfazione che i lettori di altri paesi potessero leggere i miei scritti e questo valeva già tutti i miei sforzi. Il mio obiettivo in letteratura va oltre i soldi, come reddito ho già il mio lavoro. Sto condividendo dei concetti, trasformando e creando nuovi mondi, per toccare la gente e rendere loro più umani in una cultura di pace. È per credere che anche affrontando la normale fatica, e i problemi che tutti hanno per potere sognare giorni migliori. La letteratura ha trasformato completamente me e tutti quanti intorno a me. Devo tutto al mio Grande Dio che mi sostiene sempre. Io continuerò il mio viaggio con la fede nel cuore e immortalando questo dono di Dio per sempre. Per questo, miei lettori, non abbandonate mai i vostri sogni. Ne siete capaci!

2 – Quali valori hai imparato dai tuoi genitori biologici e spirituali e che tu porti come una bandiera, spargendoli in tutto il mondo?

1 In sintesi, ci sono trenta comandamenti per coloro che cercano di entrare nel regno di mio padre.

1) Amare Dio sopra tutte le cose, lui stesso e gli altri.

2) Non avere idoli terreni o celesti, Jaweh è l’unico degno di culto.

3) Non pronunciare il nome sacro di Dio invano.

4) Dedica almeno un giorno della settimana al resto, preferibilmente il sabato.

5) Onora il padre, la madre e la famiglia.

6) Non uccidere, non fare del male al vicino fisicamente o verbalmente.

7) Non commettere adulterio, pedofilia, bestialità, incesto e altre perversioni sessuali.

8) Non rubare, non imbrogliare nel gioco e neanche nella vita.

9) Non dare falsa testimonianza, calunniare, diffamare, non mentire.

10) Non desiderare o invidiare i beni degli altri. Lavora per raggiungere i tuoi obiettivi personali.

11) Sii semplice e umile.

12) Praticare l’onestà, la dignità e la lealtà.

13) In famiglia, nel sociale e nei rapporti lavorativi sii sempre responsabile, efficiente e assiduo.

14) Evitare gli sport violenti e la dipendenza dal gioco.

15) Non consumare qualsiasi genere di droga:

16) Non approfittare della tua posizione per riversare le tue frustrazioni sugli altri. Rispettare il subordinato e il superiore nelle loro relazioni.

17) Non avere pregiudizi di chiunque, accettare le differenze ed essere tollerante.

18) Non giudicare e non sarai giudicato.

19) Non fare pettegolezzi e dare più valore a un’amicizia perché se agisci così la gente si allontanerà da te.

20) Non desiderare il male del vicino o volere fare giustizia con le tue proprie mani. Esistono degli organi per questo.

21) Non cercare il diavolo per conoscere il futuro oppure lavorare contro il prossimo. Ricordarsi che per tutto c’è un prezzo.

22) Impara a perdonare, chiunque non perdona gli altri non riceverà il perdono di Dio.

23) Essere caritatevoli perché questo ci redime dai peccati.

24) Aiutare o dare conforto al malato e al disperato.

25) Pregare quotidianamente per te, la tua famiglia, e gli altri.

26) Continuare ad avere fede e speranza in Jaweh indipendentemente dalla situazione.

27) Dividere il proprio tempo tra lavoro, tempo libero, e famiglia in maniera proporzionata.

28) Lavorare per essere degni del successo e della felicità.

29) Non volere essere un Dio che vada oltre i propri limiti.

30) Praticare sempre la giustizia e la carità.

In questi comandamenti dimora il mio amore, la mia grazia e quella del padre mio.

3) quali sono i tuoi gusti?

A: Amicizia, cooperazione, solidarietà, dignità, fede, amore, comprensione, perdono e tolleranza.

4 – Che cosa rappresenta la letteratura per te?

R – La letteratura è la mia via per esprimere le mie idee al mondo. Come ho già detto prima, ciò è sorto in un momento difficile nella mia vita in modo da essere usato come una valvola di sfogo. Oggi, io posso dire che la letteratura mi ha salvato.

5 – Da dove è venuta l’idea del “Profeta”?

Nel 2007, ho scritto il mio primo libro e sono stato rifiutato dall’editore. Quello fu il mio primo grande fallimento. Disperato, io stavo provando a capire quale strada percorrere quando le forze della luce agirono rivelandomi il futuro. Sarebbe stato il “Profeta”, il personaggio più rispettato nella letteratura. Niente ebbe senso in quel momento. Anni dopo, con lo sviluppo del mio dono e la scrittura dei romanzi, il soprannome del profeta prese e diede il nome alla mia serie. Io sono conosciuto anche come Divino oppure figlio di Dio.

6 – Che cosa rappresenta ciascun libro per te come autore?

Io sono molto felice e mi considero una persona che è stata ispirata da forze divine. Ciascuna riga che scrivo è importante in questo processo di maturazione e comunione con la forza del bene. Assolutamente niente avviene per caso. Tutti i miei libri sono miei figli e mie figlie. Jaweh.

7 – Com’è la tua routine?

R – Io sono un uomo molto occupato. Ho il mio lavoro con cui supporto la mia famiglia, gli impegni sociali, viaggi, casa ed eccetera. Non sempre sono regolare nella scrittura ma ogni volta che posso scrivo. Adoro la letteratura. È una missione per me.

8 – Che cosa dice la tua famiglia? Ti supportano?

A – Questo è un punto doloroso nella mia vita. I miei familiari fanno sempre dei commenti negativi riguardo alla professione di scrittore e al mio sogno. Col tempo, loro non si sono intromessi per nessun motivo. Bene, se tu vuoi essere uno scrittore, la motivazione più grande è che proviene da dentro di te, in particolare da un paese dove la cultura ha un basso valore.

9 – Quali sono i tuoi obiettivi imminenti?

A – Continuare a scrivere e trasformare i concetti, vivere un po’ di più la vita, aumentare la mia cerchia di amici ed essere felice in pienezza.

10 – Hai qualche messaggio da lasciare alla gente?

R – Mi piacerebbe invitare tutti ad accompagnarmi nel mio lavoro e anche di riempire la vostra anima con una buona cultura, che sia cinema, letteratura, tempo libero, conversazioni. Lasciate che la vostra gamma di opzioni aumenti. Un caloroso abbraccio a tutti.

Questa è una parte di me. Io voglio spargere tutto questo cosicché la gente si avvicini di più al mio cuore a dispetto della distanza. Io non sono una truffa, sono autentico, umano e originale. Continuate a leggere i miei libri e scoprirete la mia anima sempre di più.