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IL Papa ha sempre ragione?

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La Bibbia, concretamente la prima lettera di san Pietro ci ricorda:

«Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione , poiché non da volontà umana fu recata mai una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio (1P 1,20-21)».

«Nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione». La Chiesa Cattolica lo spiega in questo modo:

«888 I Vescovi, con i presbiteri, loro cooperatori, hanno anzitutto il dovere di annunziare a tutti il Vangelo di Dio» [55] , secondo il comando del Signore [56] . Essi sono «gli araldi della fede, che portano a Cristo nuovi discepoli, sono i dottori autentici» della fede apostolica, «rivestiti dell'autorità di Cristo» [57] .

889 Per mantenere la Chiesa nella purezza della fede trasmessa dagli Apostoli, Cristo, che è la verità, ha voluto rendere la sua Chiesa partecipe della propria infallibilità. Mediante il «senso soprannaturale della fede», il popolo di Dio «aderisce indefettibilmente alla fede», sotto la guida del Magistero vivente della Chiesa [58] .

890 La missione del Magistero è legata al carattere definitivo dell'Alleanza che Dio in Cristo ha stretto con il suo popolo; deve salvaguardarlo dalle deviazioni e dai cedimenti, e garantirgli la possibilità oggettiva di professare senza errore l'autentica fede. Il compito pastorale del Magistero è quindi ordinato a vigilare affinché il popolo di Dio rimanga nella verità che libera. Per compiere questo servizio, Cristo ha dotato i Pastori del carisma dell'infallibilità in materia di fede e di costumi. L'esercizio di questo carisma può avere parecchie modalità.

891 Di questa infallibilità il Romano Pontefice, capo del Collegio dei Vescovi, fruisce in virtù del suo ufficio, quando, quale supremo Pastore e Dottore di tutti i fedeli, che conferma nella fede i suoi fratelli, proclama con un atto definitivo una dottrina riguardante la fede o la morale. [...] L'infallibilità promessa alla Chiesa risiede pure nel Corpo episcopale, quando questi esercita il supremo Magistero col Successore di Pietro» soprattutto in un Concilio Ecumenico [59] . Quando la Chiesa, mediante il suo Magistero supremo, propone qualche cosa «da credere come rivelato da Dio» [60] e come insegnamento di Cristo, «a tali definizioni si deve aderire con l'ossequio della fede» [61] . Tale infallibilità abbraccia l'intero deposito della rivelazione divina [62] .

892 L'assistenza divina è inoltre data ai successori degli Apostoli, che insegnano in comunione con il Successore di Pietro, e, in modo speciale, al Vescovo di Roma, Pastore di tutta la Chiesa, quando, pur senza arrivare ad una definizione infallibile e senza pronunciarsi in «maniera definitiva», propongono, nell'esercizio del Magistero ordinario, un insegnamento che porta ad una migliore intelligenza della Rivelazione in materia di fede e di costumi. A questo insegnamento ordinario i fedeli devono «aderire col religioso ossequio dello spirito» [63] che, pur distinguendosi dall'ossequio della fede, tuttavia ne è il prolungamento».

In breve, significa che la Chiesa, compreso il Papa, deve conservare e trasmettere la pura fede ricevuta da Gesù Cristo attraverso gli Apostoli. Non può cambiarla, ma soltanto interpretarla adattandola ai tempi presenti.

Caro Papa Chi Sei?

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