Читать книгу L'invasore: dramma in tre atti - Annie Vivanti - Страница 6

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ATTO PRIMO.

Mirella

chiamando.

Lina! Lina! Dove sono i marrons glacés?

Lina

Una domestica dal viso duro e inamabile appare sulla porta.

Sono lì.

Addita un piatto sulla tavola.

Mirella

Ma dove?

alzando il piatto.

Questi quattro miseri marroni, che paiono già rosicchiati?

Lina

Li avrà rosicchiati Lei. È tutto il giorno che li mangia.

Volta le spalle ed esce.

Mirella

Ma guarda un po' che impertinente!

Rivolgendosi a Luisa.

Mamma! Hai sentito come mi risponde Lina?

Luisa

con un sospiro distratto.

Che cosa c'è, cara?

Mirella

avanzandosi verso la madre col piatto in mano.

Ha detto che i marrons glacés li ho mangiati io.

Luisa

sorridendo.

Sarà anche vero; no, cara?

Mirella

Quand'anche; Lina non deve permettersi di dirlo. Del resto io ne avrò mangiato forse tre o quattro... o dodici... o così, ma non tutti.

Luisa

sorridendo.

Vedo difatti che ne restano quattro.

Mirella

contando sulle dita.

Uno per Chérie, uno per me, uno per te, poi vi sono le nostre invitate, uno per Fanny... E per Giovanna, Lucilla e Nelly, niente! Sarà meglio addirittura che non ce ne siano. Ti pare?

Li mangia.

Mamma! Cos'hai? Come sei triste!

L'abbraccia.

Luisa

Ah bimba mia! Come potrei non esserlo? Tuo padre lontano... le notizie sempre più gravi....

Mirella

Mamma! stasera non pensare a malinconie. È la festa di Chérie e vogliamo essere allegre. Anche papà se fosse qui avrebbe voluto che si festeggiasse il compleanno di sua sorella, che adora tanto!... Ricordi? L'anno scorso ha voluto che si ballasse. Vogliamo ballare anche stasera.

Luisa

scattando.

No! Non si balla col nemico in casa.

Mirella

Nemico?

Sbigottita, guardandosi intorno.

In casa? Dov'è questo nemico?

Luisa

È vicino, Mirella! è vicino! Tu non sai che cosa ci sovrasta.

Mirella

Non pensarci stasera, mamma! Non rattristare Chérie! Vedrai come s'è fatta bella. Mette il vestito nuovo, tutto bianco! Sembra una sposa....

Carezzevole.

Tieni, mangia questo marron. È l'ultimo.

Luisa

No, cara, no. Chiama qui Fritz. Ho bisogno di parlargli.

Mirella

Vado.

Mettendo in bocca l'ultimo marron.

Sai che anche Fritz mi fa uno strano effetto in questi giorni. È scortese, quasi villano. Non risponde quando gli si parla...

Luisa

Sarà preoccupato anche lui, poveretto.

Mirella

E lo trovo sempre a sussurrare con Lina...

Luisa

indulgente.

Forse si vogliono bene. Avranno idea di sposarsi.

Mirella

ridendo.

Oh Dio!... Così brutti! Tutt'e due!

Corre alla porta.

Fritz... Fritz!

Al domestico che entra.

Andate dalla mamma.

Fritz, un giovane servitore, dall'aria fosca, quasi truce, s'avvicina a Luisa mentre Mirella aiutata da Lina s'affaccenda ancora per poco intorno alla tavola ch'è in fondo alla scena. Indi Mirella esce, seguita da Lina.

Luisa

un po' timida, a Fritz.

Avete notizie? Vi sono novità?

Fritz

Secco.

Nossignora.

Luisa

Non sapete nulla di nuovo?

Fritz

Nossignora.

Ironico.

Eccetto quello che c'è nel giornale della sera.

Spiega un giornale e legge ad alta voce.

«Si crede che il primo contatto tra i belligeranti avrà luogo nelle vicinanze di Fléron. Il nemico s'avanza dal Sud Est numerosissimo.»

Appoggia con tono soddisfatto sull'ultima frase.

Luisa

Disperata.

Ah, ho letto, ho letto!... Ma credevo che voi forse...

esitante.

... avreste avuto occasione di udire qualche cosa di più.

Fritz

Io? Oh, nossignora.

Quando Luisa non lo guarda un sorriso di scherno si disegna sulle labbra di Fritz.

Luisa

Ditemi ancora, ditemi — che cosa vi ha detto il signor dottore iernotte quando partiva? L'avete lasciato nel treno, non è vero?

Fritz

Sissignora.

Luisa

E che cosa ha detto?

Fritz

freddo.

Che salutassi tutti.

Luisa

No, no! Ripetetemi le sue precise parole...

Fritz

Ironico.

Ha detto: «Fritz, tu sei un servitore devoto e fedele...»

Luisa

Un poco timida e dubbiosa, guardandolo.

È vero... è vero! Buon Fritz!

Fritz

Sempre con un sorriso ironico e sinistro.

Ha detto: «Lascio qui tutto ciò che ho di più caro.»

Luisa

commossa, congiungendo le mani.

Ciò che ha di più caro!...

Fritz

«Mia moglie, mia figlia e mia sorella.»

Luisa

Sì... sì... e poi?

Fritz

M'ha detto: «Difendile, Fritz, se vengono quelle belve». Ha proprio detto così: «quelle belve!».

Gli fiammeggiano gli occhi.

Luisa

ansante.

Sì!

Fritz

«Difendile», ha detto, «difendile colla vita.»

Luisa

Impetuosa.

Ah! so che lo farete.

Fritz

Sogghignando.

Eh, Signora, è facile a dirsi...

Un breve silenzio.

Luisa

sorridendo, con soavità.

Fortunatamente per il momento «le belve» non ci sono.

Fritz

con velato sarcasmo.

No, no. Per il momento le belve non ci sono.

Volge lo sguardo verso la finestra.

Luisa

Un poco impressionata dall'atteggiamento quasi minaccioso del servitore.

E poi... dicevate... il treno è partito...

Fritz

secco.

Ma sì!

Luisa

sorpresa.

Come parlate?

Fritz

Ho detto, sissignora, il treno è partito.

Luisa

sospirando.

Ah, mio Dio! Quale angoscia!... Chi l'avrebbe detto! Oggi è il 4 agosto. Dieci giorni fa nessuno pensava alla guerra.

Fritz

Fissandola.

V'era chi ci pensava.

Luisa

Incredula, indietreggiando un poco.

Da dieci giorni?

Fritz

lentamente, con ferocia.

No. Da dieci — anni.

Volta le spalle ed esce.

Luisa

smarrita, seguendolo con lo sguardo.

Non capisco...

La porta si apre bruscamente. Lina appare sulla soglia; anch'essa ha l'aria quasi insolente e il volto duro e ostile.

Lina

Il signor tenente Audet.

Entra Florian Audet in uniforme d'ufficiale di cavalleria.

Luisa

Andandogli incontro, lieta e sorpresa.

Florian! E come mai hai potuto venire?

Florian

salutandola affettuosamente.

Ufficialmente... non sono qui. Sono in giro a portare degli ordini urgenti... Devo tornar via subito. Giorgio dov'è?

Luisa

Angosciata.

È partito! Pensa, Florian, partito. Hanno mandato a chiamarlo d'urgenza iernotte.

Florian

Colpito.

E dove è andato?

Luisa

Preciso non lo sapeva neppur lui. Aveva ordine di recarsi al deposito centrale a Tourgain. E di là l'avrebbero diretto a un'ambulanza da campo.

Florian

Per Dio!... Sapevo che mancavano i medici. Ma non credevo che Giorgio partisse così presto.

Con inquietudine repressa.

Ma allora... siete sole voi altre tre? Voi, la piccola Mirella — e Chérie.

Luisa

Sì. Siamo sole.

Florian

Quasi parlando a sè stesso.

Per Dio!

Luisa

Paurosa.

Cosa c'è?

Florian

Niente.

Una pausa.

Luisa

Incalzando.

Ma sì... che cosa pensi?

Florian

parlando con lentezza grave.

Penso che dovrete avere coraggio.

Luisa

sconvolta.

Ah! Non dirmi di aver coraggio, che mi fai paura!

Florian

ripetendo lentamente e con enfasi significativa.

Luisa! Dovrete avere... molto coraggio.

Luisa

spaventata.

Che cosa vuol dire?

Florian

Vuol dire... che alle tre di questa mattina i nemici hanno passato la nostra frontiera.

Luisa

Esterrefatta.

Hanno passato la frontiera?!

Florian

Sì.

Luisa

Sono qui — nel nostro paese?

Florian

Sono nel nostro paese.

Luisa

Dove?!

Florian

A Verviers.

Luisa

A Verviers! A due ore di qui!...

Si copre il viso.

Mirella

Entra correndo con una scatola di dolci a sorpresa in mano.

Oh, guarda... c'è Lolò!

Pone la scatola sulla tavola e saluta Florian afferrandogli tutt'e due le mani e scotendole da parte a parte con gioia fanciullesca.

Florian

squadrando la figuretta leggiadra con occhi di disapprovazione.

Oh, che lusso, Mirella! Che cosa c'è?

Ironico.

Un ballo?

Mirella

Ma... la festa di Chérie! Non sei venuto apposta?

Florian

amaramente.

La festa di Chérie! È vero!... La festa di Chérie!

Si accascia su una seggiola.

Mirella

Ma che Lolò! L'avevi dimenticato? Adesso glielo vado a dire. Vedrai che cosa ti farà!

Florian

Passandosi la mano sulla fronte.

Dov'è?

La sua gravità contrasta coll'inconscia gaiezza della fanciulla.

Mirella

È disopra che si veste. Si fa una bellissima pettinatura, tutta a girigoggoli che pare una torta!

Fa per correre via.

Florian

Trattenendola.

No! non dirle niente... Tanto devo andarmene subito. Ma tornerò.

Mirella

Distratta, guardando la tavola.

Tornerai davvero?

D'improvviso.

Oh, guarda un po' quella Lina!... Ha dimenticato l'aranciata.

Corre fuori a sinistra.

Florian

Quanta incoscienza!

A Luisa.

Ma non dovreste avvisarle di ciò che accade... di ciò che le minaccia?

Luisa

Smarrita.

Non so! non so! Giorgio mi ha detto di non spaventarle...

Florian

Ma voi fate festa così, mentre...

Luisa

Oh! Io non faccio festa, Florian! Del resto non vengono che due o tre piccole amiche di Chérie... Non mi è parso il caso di vietarlo... rattristarla proprio oggi, che è il suo compleanno.

Una pausa.

E si era comperata apposta per stasera una veste nuova...

Florian

Alzandosi e camminando in su e in giù.

Le donne!... Che strane creature! Il disastro è alle porte, il mondo crolla sotto a una immane calamità... ed esse, perchè hanno delle vesti nuove — ballano!

Luisa

Credi che non dovrei permetterlo?... Manderò a dire a quelle bimbe...

Florian

Ma no... ma no! Lasciatele ballare! Povere creature. Verrà l'ora del pianto!... Anche troppo presto.

Stendendole la mano.

Addio. Vado a portare questi due messaggi. Ma se posso, tornerò, non fosse che per un istante, a salutare Chérie. Se non tornassi... ditele...

commosso.

... ditele che le faccio tanti auguri.

Luisa

Glielo dirò.

Florian

Ditele...

Con improvvisa decisione

Ah! ma tornerò. Farò in modo di tornare.

Le bacia la mano ed esce rapidamente.

Luisa resta sola qualche istante immobile e pensierosa.

Mirella

Rientrando.

Ecco! Se non ero io, non c'era l'aranciata!

Depone sulla tavola una caraffa d'aranciata.

Luisa

Mirella... senti, bambina mia.

Mirella le va vicino e Luisa la cinge col braccio amorosamente.

Se mandassimo a dire alle ragazze di non venire? Ti dispereresti?

Mirella

Interdetta.

Di non venire?

Luisa

Tu non capisci, cara, come è grave il momento in cui ci troviamo. Questa guerra...

Mirella

Oh, mamma! Avevi promesso che fino a domani non ne parlavi più. Vuoi guastar tutto? Vuoi far piangere Chérie? Eccola! Guarda come s'è fatta bella!

Chérie

Vestita tutta di velo bianco è apparsa sul pianerottolo in cima ai tre scalini.

Signora cognata... signora nipote... ammiratemi!

Fa una riverenza e scende con gesto di danza i tre scalini.

Ma che faccie avete!... Dei bronci lunghi così...

a Mirella.

Che cosa è stato?

Mirella

Alzando le spalle.

Oh! È per questa noiosa guerra...

Chérie

Con aria di sollievo.

Oh... la guerra?...

crolla anche lei le spalle.

Temevo peggio! Credevo che tu ne avessi fatta qualcuna delle tue.

Va da Luisa, graziosa e sorridente.

Luisa!... dà un bacio a tua cognata — diciottenne!

L'abbraccia.

E non pensare a malinconie.

Luisa

Ma cara, cara! Nè tu nè Mirella capite...

Chérie

No, no, no! Stasera non vogliamo capir nulla! Domani, domani capiremo tutto. Pensa che non si compiono i diciott'anni che una sola volta nella vita.

Mirella

Oh, per quello, anche i quattordici non si compiono che una volta. Avrei potuto dirlo anch'io in Aprile.

Abbraccia anche lei Luisa.

Chérie

rincorrendo Mirella.

Gelosa!

Mirella

fuggendo.

Cattiva!

Si volta e getta le braccia intorno al collo di Chérie.

Chérie

Facendo un giro di ballo con lei.

Io ho diciott'anni! Io ho diciott'anni...

Mirella

cantando.

Io ne ho quattordici....

Luisa

Chérie! Chérie, senti! Ho un messaggio per te.

Chérie

smettendo di ballare.

Da chi?

Luisa

Da Florian Audet.

commossa.

Chérie

Da Lolò? È stato qui?

Luisa

È stato qui un istante solo. Ma ha detto che se può, tornerà a salutarti.

Chérie

Confusa e felice.

Tornerà!

Mirella

Per farle dispetto.

Ma forse non potrà.

Chérie

Perchè no?

Luisa

Il suo squadrone deve partire da un momento all'altro. Sono già accampati sulla riva del fiume in attesa d'ordini.

Chérie

Oh, povero Lolò! Avrei voluto vederlo.

Abbassa il capo trastullandosi col ventaglio.

Luisa

Non chiamarlo Lolò! Adesso sei una signorina e non devi dare dei nomignoli a un giovinotto.

Chérie

ridendo.

Oh!... Lolò, un giovinotto!

Luisa

Ma mi pare. Un tenente di cavalleria!

Chérie

Oh, per me è sempre lo stesso Lolò che aveva dodici anni quando io ne avevo sei.

Luisa

Oggi ne hai diciotto. Non è più il caso di darsi del tu.

Esce.

Chérie

Ma come! Devo dare dell'illustrissimo a Lolò?

Mirella

Sempre infantilmente dispettosa, ridendo.

Oh, se parte! Chissà quando lo rivedrai.

Lina, la domestica, apre la porta, e sempre coll'espressione di fredda ostilità, introduce due fanciulle vestite di chiaro che portano dei fiori in mano.

Lina

Le signorine Doré.

Chérie va al loro incontro.

Fanny

abbracciando Chérie e dandole i fiori.

Tanti auguri!...

Nelly

Tutte le felicità!

Saluta Chérie e Mirella.

Chérie

Volete togliervi i mantelli?... Lina! Fai lume qui, nella mia camera...

Apre la porta a destra. Lina, sempre col viso impassibile, entra a destra e vi accende il lume. S'intravvede una camera da letto con una finestra tonda nel centro della parete.

Le quattro fanciulle vi entrano con Lina.

La scena è vuota per un istante.

Fritz

alla porta d'ingresso.

La signorina Valesca.

Entra un'altra giovinetta con una scatola di dolci e dei fiori.

Chérie

Uscendo dalla camera a destra e correndole incontro.

Oh, cara Lucilla!

accettando il dono.

Grazie! come sei buona.

La conduce nella camera a destra.

Fritz e Lina rimangono soli un istante.

Fritz

Lina!

Lina

sulla porta della camera.

Cosa?

Fritz

Ci siamo.

Lina

Oh Dio!

Fritz

rapidamente a bassa voce.

Tu stasera andrai a dormire in casa dei Wolkenstein.

Lina

agitata.

Stasera?...

Fritz

Stasera.

Lina

Oh, Dio! E dai Wolkenstein, sarò al sicuro?

Fritz

Sì. Taci.

Esce.

Le fanciulle rientrano cinguettanti e sorridenti.

Fanny

Chi manca ancora?

Chérie

La Jeannette.

Nelly

Oh, lei si fa sempre preziosa!

Lucilla

Cosa facciamo? I proverbi?

Fanny

Avete detto che si ballava.

Mirella

La mamma non vuole.

Fanny

Alla tavola del buffet, mangiando dei dolci.

Perchè non vuole?

Mirella

Per la guerra. Volete un po' di thè?

Fanny

Oh bella! Cosa c'entra la guerra?

La porta s'apre ed entra Jeannette, leggiadra e sorridente.

Chérie

Oh, ecco Jeannette!

Chérie abbraccia la nuova arrivata, a cui Lina toglie il mantello e lo porta nella camera a destra. Tutte ridono, chiacchierano e mangiano dolci.

Jeannette

La mamma non voleva che venissi...

Chérie.

Perchè?

Jeannette

Per... per la guerra.

Tutte

ridendo.

Oh! ancora la guerra! Ma che cosa c'entra?

Jeannette

C'entra, che i nemici possono venir qui! Invadere il paese...

Chérie

Oh Dio, che paura!

Mirella

Perchè paura? Sai bene che Lina la nostra domestica dice che sono così belli... biondi... affascinanti...

Fanny

Ho sentito dire anch'io che gli ufficiali sono irresistibili. Portano il busto! Hanno il vitino piccolo e i baffi così —

Fa il gesto di baffi rivolti all'insù.

Chérie

Va bene. Ma a vederli arrivar qui!... Mio Dio! Cosa si farebbe se, per esempio, entrassero adesso?

Mirella

Oh! Io farei una bella riverenza... così...

Fa una piroetta e una riverenza.

... e direi come dicono nel loro paese: Grüss Gott! che vuol dire «Vi saluti Iddio!»

Fanny

Mi pare una buona idea. Certo sarebbero commossi. Ci saluterebbero così...

saluta militarmente.

... e tornerebbero via.

Tutte le fanciulle

Sì, sì!

in coro, rivolte alla porta e facendo riverenza a dei nemici immaginari.

«Grüss Gott!»

Mirella

ridendo e cingendo la vita a Jeannette.

Facciamo un piccolo giro... uno solo...

A Lucilla.

Tu ci suonerai un valzer. Il mio valzer...[2]

Salgono correndo i tre gradini e spariscono a sinistra.

Nelly

Oh! tu, Chérie, cantaci prima qualche cosa...

Fanny

O recita la canzone della Regina Myrza.

Chérie

ridendo.

Io no! Mi vergogno.

Si ode un valzer suonato nella stanza vicina.

Fanny

Sii buona!... Recita!

Le porta una chitarra. Chérie siede, mentre le altre due stanno in piedi accanto a lei.

Chérie

accompagnandosi pianamente mentre il valzer lontano s'intona cogli accordi della chitarra.

Recitato.

L'invasore: dramma in tre atti

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