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EGO.
ОглавлениеO Mondo, vecchia guardia doganale,
Farai l'obbligo tuo da buon cristiano:
Giusta e severa sia la tua condanna,
Chè non ti voglio dar la buona mano!
Sono in contravvenzione, o Mondo astuto.
Volea truffarti con la merce mia:
Non è tabacco, sigari o liquori,
Nulla di spiritoso: è poesia!
Il Mondo ha spalancato i suoi mille occhi,
E “Chi sei tu?„ mi grida: e “cosa fai?
Dimmi la fede tua, l'età, la patria,
Che cerchi, donde vieni e dove vai!„
Del mio paese chiedi? Io ti rispondo:
Non ho paese: è mia tutta la terra!
La patria mia qual'è? Mamma è tedesca,
Babbo italiano, io nacqui in Inghilterra.
E quale la mia fede? Io vado a messa;
La musica mi edifica e ricrea;
Ma sono battezzata protestante,
Di nome e di profilo sono ebrea.
Chiedi dell'età mia? quasi ho vent'anni.
E quale la mia meta? Ancor l'ignoro.
Che cerco? Nulla. Attendo il mio destino,
E rido e canto e piango e m'innamoro.
E cielo e terra, paradiso e inferno
Sfioro coll'ali della fantasia!
Non chieder altro. — Impetuosa e strana
Per nuove vie fugge la vita mia.
Fugge nel buio e crede nella luce.
L'anima fiduciosa e calma e forte
Ispirata mi guida. A che? — Si vive.
Quel gran problema scioglierà la morte.