Читать книгу Non dir quattro se non l'hai nel sacco: Commedia in un atto - Giacosa Giuseppe - Страница 2

ATTO UNICO

Оглавление

SCENA I

Laura e Nordi

Laura è seduta presso un tavolino da lavoro e sta ricamando. È una giornata d'autunno. All'aprirsi della scena le finestre mettono ancora un po' di luce.

(Nordi entra)

LAURA

Siete voi Nordi? Buonasera.

NORDI

Buonasera, signora Laura. Ci volete lasciare gli occhi? Che cosa fate con questo buio?

LAURA

Ricamo.

NORDI

A memoria?

LAURA

Che volete, sono così sola! Ad accendere i lumi mi s'allungano le serate. Fortuna che ci siete voi ad accorciarmele.

NORDI

I vostri ospiti son tutti partiti?

LAURA

Tutti.

NORDI

E lo dite senza nemmeno un sospiro!

LAURA

Quando ci lascerete voi?

NORDI

Posdomani.

LAURA

Digià?

NORDI

Grazie. Posdomani, proprio.

LAURA

La capitale vi attira.

NORDI

Oh Dio!

LAURA

E perchè allora?

NORDI

Ve l'ho pur detto ch'io sono mezzo padre. Mio nipote non vuol saperne di venir qui; conviene ch'io vada a raggiungerlo dov'è, se no…

LAURA

Se no…?

NORDI

Voi non lo conoscete. È tomo da farmi mille follìe in un giorno.

LAURA

È la sua età.

NORDI

Ed è la mia di cercare d'impedirnelo.

LAURA

Non vi fate più vecchio che non siate.

NORDI

Oh! non c'è pericolo. Ho quasi infilato il periodo in cui si cerca di parer più giovane.

LAURA

Quanti anni avete?

NORDI

Trentanove, e voi?

LAURA

Oh! oh!

NORDI

Reciprocità: non siamo tutti eguali davanti…?

LAURA

Davanti agli anni? No. A trentanove anni sarò una nonna, mentre voi siete in fiore.

NORDI

In frutto almeno. E voi rimarrete qui un pezzo ancora?

LAURA

Fino a dicembre.

NORDI

Così sola?!

LAURA

Perchè mi lasciate?

NORDI

Non parlatemene. Se sapeste come ci s'avvezza presto a star bene! Non le troverò più a Roma, le vostre serate.

LAURA

Venite a trovarle a Torino.

NORDI

Se lo potessi!

LAURA

Eh! non le trovereste neppur là. In città io passo tutte le mie sere in casa d'una amica, la signora Grandi.

NORDI

Un'amica!

LAURA

Oh già! Voi sarete come tutti gli uomini, i quali non credono che fra donne possa esistere amicizia.

NORDI

Non dico… ma…

LAURA

Pensate.

NORDI

Ecco. Le donne amiche sul serio fra di loro sono come le mosche bianche e difatti non ve ne hanno che di canute.

LAURA

Vi prego di credere che non mi tingo.

NORDI

Ed è per questo appunto che mi permetto di mettere in dubbio…

LAURA

La mia amicizia per tale che non conoscete.

NORDI

Parliamo chiaro: se ne facciamo questione di parole non ci sto più. Io, alla parola amicizia, ci dò un significato più alto ed esteso che d'ordinario non si usi. Se la volete adoperare nel senso comune, questa parola, allora non discuto e v'ammetto qualunque amicizia.

LAURA

Secondo voi, di amici veri non possono esservi che uomini.

NORDI

Sì, perchè l'amicizia è femmina.

LAURA

Uh! (crolla le spalle).

NORDI

No, no, non fate uh! e non crollate le spalle, chè mi accorgo d'aver detto una cosa così vera e giusta, che non me ne credevo capace.

LAURA

Quanta modestia!

NORDI

La modestia fu quella che rovinò affatto la mia esistenza.

LAURA

Convien dire che sappiate mascherarle bene quelle rovine.

NORDI

Eppure è tale e quale, e mi spiego.

LAURA

E la nostra digressione sull'amicizia?

NORDI

Cicerone ne ha scritto un trattato, dove ne disse tutto il dicibile; lo avete letto?

LAURA

No.

NORDI

Neppur io. Lo leggeremo insieme, se vi piace.

LAURA

L'autunno venturo… dacchè partite…

NORDI

Ah! è vero!

LAURA

Fatemi intanto da Cicerone intorno ai vostri ruderi.

NORDI

Subito. Quando entrai nella vita…

LAURA

Vi hanno messo a balia…

NORDI

No, m'allattò mia madre; ma vi prevengo che se mi interrompete, io perdo il filo.

LAURA

Allora aspettate un momento che si portino i lumi, chè così nessuno poi vi disturberà più. – Tirate quel cordoncino.

NORDI

Questo? (suona).

LAURA

Grazie. E poi attizzate un po' il fuoco e… disponete le poltrone… (Nordi eseguisce). Così.

SERVO

La signora comanda?

LAURA

I lumi. (Servo via).

NORDI

Venite a seder lì… (Laura eseguisce). Che tempaccio umido. C'è fuori una nebbia così fitta, che la si potrebbe tagliare col coltello. Io non so proprio concepire come una signora bella, giovane e di spirito come voi rimanga per tanto tempo sola, in campagna.

(Il servo porta i lumi)

LAURA

Una signora bella, giovane e di spirito come son io ama sentirselo dire da un uomo di spirito come voi. – Dunque la vostra storia?

NORDI

Eccola. E, prima di tutto, non avete mai pensato voi che ai tempi nostri si comincia a vivere troppo presto? Cominciando a professare quando non s'è anche fatta un po' di pratica, si ottiene di vivere del capitale invece che dei redditi, e si sfrutta il futuro, che potrebbe poi essere bello e soddisfacente, in pro dell'oggi, che non riesce fuorchè febbrile.

LAURA

E voi avete fatto così?

NORDI

Ho sciupato in erba quelle emozioni che la mia inesperienza non sapeva rendere gradevoli, e quando giunsi all'età in cui avrei potuto forse far meglio, mi trovai stanco, scorato e senza voglia.

LAURA

Finora la modestia non ci pare.

NORDI

Abbiate pazienza, ho premesse alcune osservazioni generali a mo' di prefazione.

LAURA

Io non le leggo mai.

NORDI

Sarà questa la prima. Vi parlerò naturalmente di quel che forma il perno intorno a cui si aggira la vita di un giovinotto che non debba pensare a guadagnarsela: la ricerca della donna.

LAURA

Naturalmente.

NORDI

Ebbene, ecco dove la modestia mi fu d'inciampo. Io non potevo credere, io novizio e timoroso, in mezzo a tanti pieni di fatuità e d'insolenza, i quali per me rappresentavano i tipi della perfezione, io non potevo pensare nemmeno che una donna volesse occuparsi pure un minuto di me, così ingenuo e poco loquace.

LAURA

Comincian tutti a quel modo.

NORDI

Io ebbi la mala sorte di continuare. Proprio. Mi ce ne volle del tempo per farmi certo che non ero da meno del gran numero. E quando giunsi ad aver questa convinzione… era troppo tardi.

LAURA

Come sarebbe a dire?

NORDI

Ah! vedete, signora Laura. Il corteggiare, lo scivolare sopra certi principii e certi doveri, il vestir d'oro il ferraccio, lo stringere la mano al marito e la vita alla moglie, il cercare di convincermi a forza di paradossi e di sofismi, sono cose all'infuori della mia natura. Senza essere un Catone, non vado d'accordo con Alessandro Dumas figlio.

Non dir quattro se non l'hai nel sacco: Commedia in un atto

Подняться наверх