Читать книгу La Teoria Metafisica Dell'Economia Egualitaria - Jo M. Sekimonyo - Страница 2
ОглавлениеCAPITOLO UNO
1 Cosa è l’amore?
"[…] è la peculiarità della mente umana quella di capire e agire attraverso le idee, perché è strettamente collegata al corpo."
– Anton Wilhelm Amo
C
hi è Jo M. Sekimonyo? Origini congolesi, fermentato in America, imbottigliato globalmente, promotore del piacere e del dolore, e un mambi ideologico (non conformista). Un machetero che si confronta appositamente con circostanze coribantiche. Se siete saliti sulle montagne russe del mio precedente Naufragato: per queste ragioni, avete già visto il terribile scompiglio che si agita nella mia testa. Mi vanto di avere una pelle dura come quella di un rinoceronte, che mi salvaguarda dalle consuete stupidaggini. Sono estremamente supponente e allergico ad argomentazioni sostenute poveramente. Provo un estremo piacere nel creare scompiglio come un poltergeist nelle mentalità psicologiche e cerebrali chiuse così come in ogni forma di fanatismo o falsità. Più divento vecchio, non importa quanto mi sforzi, più fallisco nell’imbavagliare la mia angoscia e la mia rabbia verso la chiusura mentale in tutte le sue forme e modalità. Non riesco proprio a far sì che io accetti l’intolleranza o il pregiudizio nella vita.
Verso la mia verità e il mio disaccordo non per catturare il pubblico ma per radunare l’onestà contemporanea e per aggiungere la mia voce alle folle rumorose che disprezzano la vita sociale di oggi e le costruzioni dell’economia politica. Non leggo più attentamente la letteratura contemporanea come quando ero innocente; non potrebbe importarmi di meno riecheggiare o recitare speranze e incubi passati e presenti. Io, ora, sincronizzo continuamente le mie capacità vivendo. Sì, è un’altra terribile dieta cerebrale che riguarda il comprendere la certezza e la plausibilità. Sono del tutto a favore della pena di morte quando arriva per punire pupazzi e ipocriti che hanno brandito i loro distintivi di sceriffi intellettuali per aiutare e placare genocidi socioeconomici. La loro presenza mi fa prudere per l’ira le dita delle mani e dei piedi. Mi sento obbligato a soffocarli con l'astuzia o a farli volare via emotivamente. Fondamentalmente mi sento euforico per il fatto che i miei pezzi prolissi si intersecano con numerose richieste di altri ammutinati che alla fine formeranno ruscelli e laghi di insorgenti.
Nello spirito di piena apertura dovrei dire la completa verità sulla mia aberrazione più oscura. Io una volta ho pagato (non sono stato pagato) in rubini per sgobbare come mozzo in un vascello pirata arrugginito. Il lavoretto non è durato a lungo; la mia mancanza di sottomissione non era adatta per il viaggio. Visto che l’equipaggio mi stava inseguendo con un cappio, saltai giù dalla nave e nuotai attraverso il mare profondo. In seguito ho appreso il destino di quei novizi che lasciai indietro. La barca veleggiò verso una minuscola isola oscura dove questi sicofanti furono picchiati e sodomizzati scolasticamente fino a diventare degli zombie ideologizzati. Poi prima dell’alba, furono immolati nel tempio degli dei sacri dell’isola (Karl Marx, Alfred Marshall, Friedrich Hayek CH, e John Maynard Keynes, così come Sir William Arthur Lewis per i negri). Un tale orrendo proselitismo trasforma senza dubbio un comprensivo Mu'mina in un oppressore malato o in un predatore aggressivo e si arriva al culmine di un inferno ciclico.
Il fato ha voluto che, una volta raggiunta la terra ferma, la mia sanità mentale e la mia precisione non mi hanno reso la vita più facile. Sono sempre stato cacciato come uno stregone da folle di sofisti e anarchici, che volevano castrarmi e poi bruciarmi su una croce per la mia dichiarazione pubblica di averne abbastanza del capitalismo e la mia ostilità verso il socialismo e il comunismo. Ci sono state occasioni in cui sono rimasto sbalordito e colpito da proiettili improvvisati pieni di stronzate. Proprio ora mi ritroverei a comporre sonetti per Mehdi Ben Barka con una penna silenziosa se avessi fallito di riprendere consapevolezza e fossi stato intrappolato.
Oltre al mio desiderio di una saggezza globale sociale e politica, i miei ragionamenti scoraggianti elevano il mio ragionamento a decibel che perforano la consapevolezza. Nel fare questo, mi duole ammettere che le mie prediche contro i prevalenti legami sociali, commerciali e politici, ereditati dalle invasioni delle fabbriche del diciottesimo secolo, e dalle loro parodie, passi per uno strano rumore invece che per una sirena di allarme. Sono arrivato ad aspettarmi che persino le persone le cui convinzioni differiscono dalle strette visioni economiche ortodosse e dai maneggi economici islamici trovino la mia voce eccessivamente radicale… quindi, eresia!?
"Eu sunt negustor de ideia."
– Constantin Noica
Lasciatemi dire innanzitutto che non posso fare a meno di essere disgustato ogni volta che il popolo si aizza a causa di ultimatum dietro a piccoli aggiustamenti strutturali (per esempio l’orario di lavoro standard o il salario minimo). Inoltre, poi, nessuna mente sana e nessuna creatura credibile si palesa quando si arriva a spingere per revisionare lo schema di commercio ormai usurato che ha reso l’umiliazione una routine quotidiana per la maggior parte di noi. E che sta portando il mondo sull’orlo del collasso. Non sono in grado di capire razionalmente il motivo per cui la generale noncuranza è avvolta in una semplice osservazione; qualsiasi Tom, Dick, ed Harry prova un’assurda fiducia nel capitalismo e ingenuamente crede di essere solo a un piccolo passo dal raggiungere il lato fortunato dell’ingiustizia socioeconomica.
Cosa c’è da imparare dalla mia prima crociata letteraria? Il Comunismo è stato un esperimento alla Frankenstein. É stato rigettato quando l’importanza degli esseri umani integrata nella nozione della razionalità ha guadagnato terreno nella maggior parte del mondo rosso. Al giorno d’oggi, in giro ci sono un minuscolo numero di cinici giovani ricchi e di ex mecenati della guerra fredda che non sono ancora arrivati a patti con la chiara evidenza dei peccati intrinseci del comunismo. Confusi dalla curvatura spazio temporale dell’ampiezza e della profondità dei cambiamenti sociali e politici del ventunesimo secolo, queste patetiche coalizioni accusano l’ossessiva agenda neoliberale di inquinare ogni singola politica transnazionale e ogni mossa del terzo mondo. Giustificano senza quasi farsi udire, le elite disilluse cubane e vietnamite. Con lo stesso vomitevole candore, ignorano il regime sociopatico della Corea del Nord e i suoi giganteschi campi di prigionia. Sulla stessa piramide di idiozia, metto le caricature socialiste che citerebbero l’esempio della Francia come un caso di successo. Questa facciata di socialismo di una nazione ottusa sopravvive con l’aiuto delle nazioni occidentali insieme al possesso e agli abusi delle sue “ex” colonie. Le sue politiche anti immigranti ci portano ad affermare che il socialismo sia semplicemente una parodia.
Cosa c’è da dire sul resto del mondo che è terrorizzato dagli strilli che inducono lo scetticismo sulle macchinazioni del commercio moderno e che aumentano la possibilità verso una nuova strada? Nuotare contro corrente è un viaggio solitario. Come ho provato dei conati di vomito per la situazione corrente nel Medio Oriente, mi sono riservato il diritto di demistificare le economie islamiche per il motivo che tu, lettore, capirai. Quando si scrive un libro perché venga letto (e non un trucco), si devono accettare le proprie imperfezioni e accettare la sfacciataggine. Una volta è stato suggerito che nessuna mente sana vorrebbe toccare la mia feroce invettiva. Un pescatore che mi ha sussurrato all’orecchio che solo l’uno per cento del fiume gli è utile ha indurito la mia mancanza di rimorso. Quello che mi manca di destrezza per suonare abilmente qualsiasi strumento musicale, le mie parole sono la mia musica. É così piacevole quando accade che qualcuno goda del ritmo della mia composizione ed è in grado di distinguere un segnale dal rumore. Sto dimostrando gratitudine con gioia e umiltà verso di te, l’uno per cento, che ha decifrato la mia collera e ha colto il
senso delle mie invettive contro il restante novantanove per cento. Avete aggiunto le vostre voci alla mia e all’improvviso le persone hanno notato!
" Alcuni lettori ce l’avranno con me quando non saranno più in grado di riconoscere il loro campo, la loro organizzazione."
– Jacques Derrida
Se vi capita di essere uno dei lettori furiosi che si stanno domandando cosa diavolo sia l’ETOSISMO e vi capita di essere delle creature appassionatamente apatiche, bene, sono fiducioso che alla fine di questo libro non sarete in grado di tenere una lezione in una stanza piena di capitalisti agnostici o di redirezionare i restanti agnelli marxisti lontani dalla scogliera promessa. Se vi state aspettando di leggere l’Arthashastra del ventunesimo secolo, bene, andrete incontro a un enorme disappunto. Io compongo la musica; sta alla vostra bravura e audacia prendere il vostri strumento preferito e suonarlo al resto del mondo.
Trucchi e colpi di scena sono difficili da scoprire quando non ci sono segreti. I goblin lavorano con immagini e parole per produrre momenti di euforia nelle vite delle persone. I geni, invece di perfezionare i segnali, cercano di cambiare la componente principale della nostra coscienza collettiva. I secondi si rendono conto di come le aspettative umane in genere superino la natura umana, di come le osservazioni e gli esperimenti non alimentino né la permanenza né l’azzardo ma gli alibi per un fluire della passività. Un buon numero di persone non conosce di meglio e non vuole esserne a conoscenza. Questo libro si basa sulla certezza che diventiamo ciechi rispetto al colore, il genere, la forma, la dimensione e alla classe quando abbiamo un motivo per ridurre in cenere le squallide convenzioni della nostra comunità globale. Metto a nudo la mia schiena all’idea della vanità, dell’agonia e della delizia della diversa parte del globo. Poi, prendo in ostaggio la mia mente per decifrare la sensazione. Ci sono due successive ondate di pensieri. A volte, riassumo anni di invadenza in una frase, mentre altre volte un secondo di consapevolezza dà vita a una moltitudine di pagine.
Un’opera d’arte è un tentativo di mettere in moto un sentimento nelle persone. Può essere piena di personaggi che riesumano emozioni diverse quando osservati a distanze differenti. Contrariamente a qualsiasi altra forma di espressione, un saggista dà ai lettori il pieno diritto e la piena responsabilità di aggiungere a una frase elaborata una voce, uno scenario, e un’intenzione come credono sia meglio. Un generatore di emozioni è tenuto in ostaggio per sempre dai cervelli di estranei e compagni che senza discrezione pugnalano o cercano di deturpare l’unica cosa rimasta a uno scrittore, un pensiero.
Gli schemi degli economisti sono resi esasperati da supposizioni mascherate da senso comune e dovrebbero provocare una sola risposta, il rifiuto. Purtroppo, la maggior parte di queste nozioni semi cotte sul commercio si basano sull’osservazione di creature che esistono solo nelle fantasie degli economisti che continuano a lanciare politiche precarie e non discusse che distruggono le prospettive per una esistenza dignitosa di miliardi di persone su questo pianeta morente. Per qualche motivo mistico, continuo a imbattermi in teste di legno che disperatamente sputano le stesse frasi sataniche a cui io sono immune ma che ipnotizzano le menti ingenue o aiutano questi bastardi a fottere. Non da meno sono gli iperzelanti capitani del mondo accademico e i loro greggi resi selvaggi dal mio ululare non ortodosso, che affermano essere una contraffazione del manoscritto di Voynich.
L’ineguaglianza socioeconomica è un tema ambiguo che esaspera i movimenti radicali per un cambiamento della bussola morale dell’umanità. La mancanza di una chiara linea morale tra le condizioni sociali sottostanti e la sistematica inumanità offusca la vera essenza degli esami della politica economica, che è diventata un prerequisito per pesare i diritti civili. Due elementi di disuguaglianza molto distinti, disparità e ingiustizia, sono schiacciati sotto un grande ombrello. Non mi sono mai sentito particolarmente presuntuoso; sono costretto dall’indolenza dei bibliofili a evidenziare che le mie dottrine, giusti prospetti socio politico economici globali, si discostano dagli slogan altamente tossici delle civette della politica economica. L’opinione pubblica ha confuso questi pezzi accademici di ginnastica filosofica come una condanna del commercio globale e delle ingiustizie politiche. La maggior parte delle teorie economiche moderne non sono altro che fumo negli occhi per schiavi moderni, o dovrei usare la corretta terminologia qui, legittimazione dell’autoschiavitù. Grattate la superficie dei bellicosi intellettuali di Eunuco e della mente unidirezionale degli ammutinati mascherati e scoprirete per conto vostro che si tratta semplicemente di un esercizio per dipingere con grafici meravigliosi e schemi complessi le effervescenti e intense disparità tra le classi sociali.
Per mettere queste due conversazioni, disparità e ingiustizia, in una semplice analogia, le discussioni sulla disparità di classe verso la rabbia per l’ingiustizia socio politico economica è quello che i diritti civili sono verso l’abominio della schiavitù. La disparità socioeconomica è una imperfezione intrinseca di qualsiasi società e richiede cambiamenti strutturarli per essere bilanciata. Qualsiasi ingiustizia è un deliberato costrutto sociale discriminatorio e richiede pentimento e conversione sociale per liberarsi del male. Siate sicuri che io non smorzerò mai la mia voce fino a quando quest’ultimo non sarà eliminato dalle leggi naturali.
"Per quanto riguarda le accuse contro di me, non sono preoccupato. Sono al di là della loro timorosa moralità sottostante, e quindi sono al di là dell’interesse."
– Funmilayo Ransome-Kuti
Per un pittore, il complimento definitivo è una lacrima. Come scrittore ostile, sono nel business di disgustare i lettori verso i costrutti e i contratti sociali contemporanei. Come un dissidente senza vergogna, vivo con l’urgenza di completare le frasi dei protagonisti coraggiosi o di rovinare l’appagamento dei conformisti. Abbandonare qualcuno dei miei tratti esasperanti diffondendo la mia identità non è solo insopportabile ma anche impensabile. Avrei potuto agevolmente optare per una strada più liscia in questo viaggio recitando deliziosamente teorie che inquadrano le attuali principali ideologie politiche e sociali; rifiuto di astenermi dall’abusare del mio diritto di coscienza. Quando uno sceglie di scrivere un pensiero, allora ne segue una responsabilità di disporre l’espressione non inquinata della nostra mente. Sono stato maledetto per attraversare frequentemente la frontiera della verità, parti del mondo dove la povertà e l’ingiustizia sono tutte in un gumbo di realtà asfissiante.
La canonizzazione del capitalismo è senza merito. Il corretto impianto di "migliori condizioni commerciali" o "sostenibilità" aggiunge a un vivace slogan un certo non so che che soffoca dibattiti rancorosi sull’ingiustizia socio politico economica e mi fa ravvivare per almeno un paio di secondi. Improvvisamente la severa realtà dei veri codardi sulla scena e l’avvilimento gradualmente più profondo rovina il mio ottimismo. Il più leggero errore di interpretazione del mio gesticolare selvaggio e delle mie effervescenti onde mentali potrebbe ridurre il vostro coinvolgimento con il resto del mondo. Il mio suggerimento per voi e per chiunque abbia una manciata di neuroni che rispondano agli stimoli dell’empatia e che sia stato morso da un serpente con i segni del dollaro sulla coda: “non correte in giro come un pollo con la testa tagliata”. Continuate a leggere questo libro angosciante come un emetico per liberare la vostra coscienza dalle bugie.
Leggendo questo libro, vi siete coraggiosamente imbarcati con me in questo viaggio contro la morte. Questo libro è in parte una dedica a Anton Wilhelm Amo, una vittima dell’intolleranza accademica e alla sua stranezza scolastica che gli ha fatto pagare il prezzo definitivo, la privazione della rilevanza. In questo momento, sto traendo un grande piacere nel far rivoltare Isaac Newton nella sua tomba facendovi leggere ora il nome di un ingegnoso filosofo, Robert Hooke. Nel far questo, state salvando la mia integrità. Per mostrarvi la mia gratitudine per la vostra accettazione o la vostra curiosità, colpirò selvaggiamente le vostre spesse mura disilluse, fino a quando vi risveglierete e mi aiuterete a scacciare i demoni che risiedono in ogni mortale per allevare Caino.
Questa ayahuasca letteraria alimentata dall’esperienza sommergerà i vostri nervi con l’apparizione di Thomas Clarkson. Non è vano il tentativo di prendere qualche morso dei paradigmi riorganizzati del capitalismo, comunismo, o socialismo e poi sputarli nel fuoco fiammeggiante. Non c’è un momento migliore del ventunesimo secolo per muovere il terreno della disputa sulle ineguaglianze globali zoomando sull’ingiustizia socioeconomica. Siamo bene attrezzati per sradicare la dissolutezza della distribuzione della ricchezza e per preparare la strada per un’alternativa al proscioglimento vittoriano delle ingiustizie. Chiunque si dovrebbe vergognare di morire senza ottenere qualche vittoria, per il bene dell’umanità, sulle assurdità pervasive. Cosa potete fare voi e io? Combattere il cinismo. L’urgenza e la persistenza sono essenziali. Attraverso il dolore, ricordate sempre che nessuno proviene dal nulla; c’è una storia dietro a ognuno. Lo stesso vale per le idee, non nascono dal nulla; una domanda precede sempre una risposta o almeno dovrebbe. Il coraggio è senza dubbio la più glorificata di tutte le virtù. Mentre per una creatura come me, l’incoraggiamento è il più eccitante di tutti i vizi. Nella vita nulla vale di più che porre attenzione.