Читать книгу Il piacere dell'onestà - Луиджи Пиранделло, Luigi Pirandello - Страница 8
ATTO PRIMO
SCENA QUINTA
ОглавлениеAgata, Fabio e Maddalena.
Agata (scarmigliata, forsennata, divincolandosi da Fabio). Lasciami, no: lasciami! Lasciami andare! Via… via…
Maddalena. Figliuola mia, dove vuoi andare?
Agata. Non lo so! Via!
Fabio. Agata! Agata! per carità!
Maddalena. Ma sono pazzie!
Agata. Lasciatemi! Impazzire o morire! Non c’è più scampo per me! Non reggo più!
Casca a sedere.
Maddalena. Ma aspetta prima che Fabio almeno lo veda! gli parli! che lo veda anche tu!
Agata. No! Io? no! Ma non capite che mi fa orrore? Non capite che è mostruoso quello che volete fare di me?
Maddalena. Ma come! Ma se tu stessa, figliuola mia…
Agata. No! Non voglio! Non voglio!
Fabio (disperato, risolutamente). Ebbene, no! Se tu non vuoi, no! Non lo voglio neanch’io! E’ mostruoso, si! e fa orrore anche a me! Ma hai il coraggio, allora, d’affrontare con me la situazione?
Maddalena. Per carità, che dite, Fabio? Voi siete uomo e potete ridervi dello scandalo, voi! Noi siamo due povere donne sole e l’onta si rovescerebbe su noi! Qua si tratta, tra due mali, di scegliere il minore! Tra l’onta innanzi a tutti —
Agata (subito). – e quella innanzi a uno solo, è vero? mia soltanto! Ma dovrò starci io, con quest’uomo! vedermelo davanti, quest’uomo che dev’esser vile, vile, se si presta a questo!
Balza in piedi e s’avvia, trattenuta, verso l’uscio di fondo.
No, no, non voglio! non voglio vederlo! Lasciatemene andare, lasciatemene andare!
Maddalena. Ma dove? E che vuoi fare? – Affrontare lo scandalo? Se vuoi questo, io… io…
Agata (abbracciandola e rompendo in singhiozzi, perdutamente). No… per te, mamma! .... no… no… per te…
Maddalena. Per me? Ma no! Che dici, per me? Non pensare a me, figliuola mia! Non c’è da risparmiar dolori, qua, l’una all’altra! Né da scappare! Dobbiamo stare qua, e soffrire tutti e tre insieme, e cercare di dividerci la pena, perché il male lo abbiamo fatto tutti e tre!
Agata. Tu no… tu no, mamma!
Maddalena. Io più di te, figliuola mia! E ti giuro che soffro più di te!
Agata. No, mamma! Perché io soffro anche per te!
Maddalena. E io per te soltanto, e perciò di più! Non la divido io, la mia pena, perché sono tutta in te, figliuola mia! . – Aspetta… aspetta… si tratta di vedere…
Agata. E’ orribile! E’ orribile!
Maddalena. Lo so… Ma vediamolo, prima!
Agata. Non posso! non posso, mamma!
Maddalena. Ma se siamo qua noi, con te! – Non c’è inganno! Non nascondiamo nulla! Rimaniamo qua, noi – io e Fabio – accanto a te!
Agata. Ma sarà qui, te l’immagini? qui, sempre, tra noi, Fabio, uno che sa ciò che nascondiamo agli altri!
Fabio. Ma avrà anche lui interesse di nasconderlo – per se, e anche a se stesso – e starà ai patti! Se non ci starà, tanto meglio per noi! – Appena accennerà di non volerci più stare, avrò io il mezzo di farlo andar via. Tanto, non c’Importerà più di lui!
Maddalena. Capisci! Già! Perché, sempre? Può essere per poco.
Fabio. Per poco! per poco! Starà anche a noi, che sia per poco!
Agata. No, no! Ce lo vedremo sempre davanti!