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PROLOGO
ОглавлениеIddio vi salvi, benigni uditori,
quando e’ par che dependa
questa benignità da lo esser grato.
Se voi seguite di non far romori,
noi vogliàn che s’intenda
un nuovo caso in questa terra nato.
Vedete l’apparato,
qual or vi si dimostra:
quest’è Firenze vostra,
un’altra volta sarà Roma o Pisa,
cosa da smascellarsi delle risa.
Quello uscio, che mi è qui in sulla man ritta,
la casa è d’un dottore,
che ’mparò in sul Buezio legge assai;
quella via, che è colà in quel canto fitta,
è la via dello Amore,
dove chi casca non si rizza mai;
conoscer poi potrai
a l’abito d’un frate
qual priore o abate
abita el tempio che all’incontro è posto,
se di qui non ti parti troppo tosto.
Un giovane, Callimaco Guadagni,
venuto or da Parigi,
abita là, in quella sinistra porta.
Costui, fra tutti gli altri buon compagno,
a’ segni ed a’ vestigi
l’onor di gentilezza e pregio porta.
Una giovane accorta
fu da lui molto amata,
e per questo ingannata
fu, come intenderete, ed io vorrei
che voi fussi ingannate come lei.
La favola Mandragola si chiama:
la cagion voi vedrete
nel recitarla, come io m’indovino.
Non è el componitor di molta fama;
pur, se vo’ non ridete,
egli è contento di pagarvi il vino.
Uno amante meschino,
un dottor poco astuto,
un frate mal vissuto,
un parassito, di malizia el cucco,
fien questo giorno el vostro badalucco.
E, se questa materia non è degna,
per esser pur leggieri,
d’un uom, che voglia parer saggio e grave,
scusatelo con questo, che s’ingegna
con questi van pensieri
fare el suo tristo tempo più suave,
perch’altrove non have
dove voltare el viso,
ché gli è stato interciso
mostrar con altre imprese altra virtue,
non sendo premio alle fatiche sue.
El premio che si spera è che ciascuno
si sta da canto e ghigna,
dicendo mal di ciò che vede o sente.
Di qui depende, sanza dubbio alcuno,
che per tutto traligna
da l’antica virtú el secol presente,
imperò che la gente,
vedendo ch’ognun biasma,
non s’affatica e spasma,
per far con mille suoi disagi un’opra,
che ’l vento guasti o la nebbia ricuopra.
Pur, se credessi alcun, dicendo male,
tenerlo pe’ capegli,
e sbigottirlo o ritirarlo in parte,
io l’ammonisco, e dico a questo tale
che sa dir male anch’egli,
e come questa fu la sua prim’arte,
e come, in ogni parte
del mondo ove el sí sona,
non istima persona
ancor che facci el sergieri a colui,
che può portar miglior mantel che lui.
Ma lasciàn pur dir male a chiunque vuole.
Torniamo al caso nostro
acciò che non trapassi troppo l’ora.
Far conto non si de’ delle parole,
né stimar qualche mostro,
che non sa forse s’ e’ si è vivo ancora.
Callimaco esce fuora
e Siro con seco ha,
suo famiglio, e dirà
l’ordin di tutto. Stia ciascuno attento,
né per ora aspettate altro argumento.