Читать книгу Se Fossi Per Me - Rosanna Capursi - Страница 8
Capitolo tre
ОглавлениеMonica stava in piedi osservando la lapide.
Erano passate alcune ore da quando avevano sotterrato Natalia e Monica, si avvicinò per posare la mano sulla tomba.
- Mi mancherai molto Natalia, sei stata una grande amica e allo stesso tempo una sorella. - disse mentre la accarezzava lentamente.
Aveva sentito, che Natalia era morta a causa di un’emorragia interna e che anche lei era morta perché un vetro le aveva attraversato l’addome e altri frammenti erano finiti nel resto del corpo. Questo spiegava perché non riusciva a sentirlo quando si era risvegliata poco prima di morire.
Monica vide che i suoi amici e la sua famiglia piangevano e ponevano fiori sulla sua tomba. C’era davvero molta più gente di quanto si aspettasse. Aveva visto il suo funerale incluso il momento in cui avevano interrato il suo corpo e quello di Natalia. Quando erano le nove di sera, decise che era arrivato il momento che la sua famiglia vedesse che era viva, però la prima persona cui voleva mostrarsi era sua sorella Fiorella, per cui si recò nella sua stanza sperando che entrasse a usare il computer.
- “E’ ora”. - pensò Monica mentre metteva la mano nella tasca dei pantaloni e tirò fuori il ciondolo.
Lo guardò per qualche secondo e lo mise al collo. Guardò le sue mani e notò che stavano diventando più visibili.
Fiorella si spaventò e saltò sulla sedia nel vedere com’era apparsa Monica, batté le palpebre e aprì più che poteva gli occhi.
- Monica? Sei tu?- chiese avvicinandosi a lei
- Posso spiegarti. - disse Monica facendo un passo indietro.
- Sei viva. - disse Fiorella abbracciando con forza sua sorella.
Monica rispose all’abbraccio e poi le indicò il letto perché si sedettero una al lato dell’altra.
- Come... ho visto il tuo corpo, ti sei finta morta?- Fiorella cominciò a inondarla di domande.
- No... sono morta veramente e credo di essere stata in cielo per qualche minuto. - Le disse Monica accavallando le gambe.
- Che cosa? Non capisco.
Monica fece un profondo respiro e chiuse gli occhi.
- Ascolta, quando Natalia ed io siamo passate accanto al precipizio, un camion ci è venuto addosso facendomi perdere il controllo dell’auto e quando me ne sono accorta ormai, stavamo saltando giù per il precipizio. -
Monica fece una piccola pausa ricordando ciò che era successo.
- Il poco che ricordo è che mi sono svegliata e non vedevo niente, sentivo che Natalia mi chiamava e diceva che aveva paura e poi mi sono risvegliata in un posto che suppongo sia il cielo dove è apparso un Arcangelo chiamato Gabriele per spiegarmi che Natalia era in un posto migliore e che io non ero lì perché dovevo compiere una missione. -
Monica fece un’altra piccola pausa e prese il ciondolo.
- Senza questo ciondolo, io sono invisibile e posso attraversare le pareti e volare. E’ qualcosa di fantastico. - disse facendo una piccola risata. Non poteva negare che in qualche modo la emozionava il fatto di poter volare, essere invisibile e attraversare le pareti.