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CAPITOLO III

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„ Dissero i saggi, e il so per prova anch'io,

„ Che anni, ragion, fortuna e lontananza,

„ Spesso d'amore han vinta la possanza. „


Henderson.

„ Or che finalmente ci siamo liberati da questo impertinente cantimbanco, disse il Marchese, desidero raccontarvi in poche parole quanto ho fatto a vostro favore, saputa l'inclinazione che avete concepita per la figlia di ser Guglielmo Asthon. É oggi la prima volta che ho veduta per alcuni minuti questa giovinetta; laonde non conoscendo io le sue qualità personali, posso dire, senza farle torto, che la vostra scelta avrebbe potuto essere migliore. „

„ Torno a ringraziarvi, Milord, delle premure che avete voluto prendervi per le cose mie, rispose Ravenswood. Io però non avea pensato a darvi sì fatto incomodo. Poichè dunque conoscete la parzialità del mio cuore verso miss Asthon, ecco quanto mi limito a dirvi su di ciò. Non v'immaginerete, spero, ch'io ignorassi a quali censure potea espormi qualunque anche remota idea di cercarmi moglie nella famiglia di ser Guglielmo, e che se ad onta di tutto questo, mi son tanto innoltrato in simile affare, mi avranno spinto motivi, a mio parere, più forti di quanti giudizj il mondo possa profferire a tale proposito. „

„ Se m'aveste lasciato andare al termine del mio discorso, caro parente, vi sareste risparmiato il bisogno di far questa osservazione. Ho dubitato sì poco della ragionevolezza e validità de' motivi dai quali avrà preso norma la vostra condotta nel presente caso, che non ho omessi quanti modi io potea, salve le convenienze, adoperate per indurre gli Asthon a conciliare colle proprie le vostre idee. „

„ Vi son grato, Milord, di avere intromessa una meditazione che da me per altro non era stata promessa; e questa mia gratitudine è tanto maggiore, perchè la Signoria vostra non avrà, spero, spinti i suoi buoni ufizj oltre i limiti, che non sarebbe stato decente a me medesimo l'oltrepassare. „

„ É cosa di cui potete esser sicuro, caro parente. L'affare era assai delicato, nè avrei voluto, nè potea temersi da me che io volessi esporre ad una comparsa umiliante, o anche equivoca, a petto di gente, come gli Asthon, un sì prossimo attenente della mia famiglia. Mostrai loro quanto fosse vantaggioso per essi il maritare la loro figlia ad un uomo uscito di antica e splendida prosapia, e collegata colle primarie case della Scozia. Spiegai loro con precisione lo stretto grado di parentela che passa fra voi e me. Toccai ancora la possibilità che gli affari politici prendessero un diverso giro, e che i matadori d'oggidì, divenissero carte basse nel prossimo Parlamento. Non tacqui di riguardarvi piuttosto come un figlio, o un nipote, che come un agnato in grado remoto, e di prendermi a cuore i vostri affari, quanto i miei affari medesimi. „

„ E qual fu l'esito di un tale colloquio? „ chiese Ravenswood, pavido sempre che fosse stata vulnerata la sua dignità.

„ Il lord Cancelliere avrebbe intese pel suo verso le cose, il Marchese ripigliò. Egli non ha nessuna voglia di perdere la sua carica, e comprendendo ottimamente, quanto diverrebbe per lui vacillante, se gli affari dell'amministrazione cambiassero, non gli spiacerebbe di assicurarsi un saldo puntello. Sa calcolare ad uno ad uno i vantaggi che gli deriverebbero da tal parentado; e per dire la verità, si dimostra assai propenso a vostro favore. Ma!.. quella lady Asthon che se lo tiene schiavo del tutto… „

„ Continuate di grazia, Milord, soggiunse Ravenswood, accortosi che il Marchese non avea quasi il coraggio di proseguire. Bramo conoscere la conclusione di questo singolare colloquio. Non abbiate verun riguardo. Mi sento forza per ascoltare pazientemente qualunque cosa intorno a ciò che siete per dirmi. „

„ Ne ho piacere, rispose il Marchese; ma arrossirei quasi, se dovessi raccontarvi la metà de' propositi che costei mi ha tenuti. Basti il dirvi ciò! Una direttrice di una scuola di educazione non ha mai ricusata con maggiore alterezza l'inchiesta di un ufiziale, messo a mezza paga, che aspirasse a corteggiare l'unica erede di un proprietario di vaste piantagioni nelle Indie occidentali. Lady Asthon, mio caro parente, ha ributtate in indegno modo quante proposte ho potuto (senza dimenticare i riguardi dovuti a me medesimo) presentarle a vostro favore. Non arrivo a comprendere quali sieno i divisamenti di questa donna sulla sua figlia; perchè certo, non potrebbe collocarla in modo più decoroso. E quanto alla ricchezza, è cosa alla quale per l'ordinario pensa più di lei il lord Cancelliere. Io credo veramente che vi odii per avere voi quella nobiltà di nascita che manca a suo marito, e fors'anche perchè non possedete più i dominj che sono passati nella casa Asthon. Ma tronchiamo un discorso che non dee riuscirvi piacevole; poi, eccoci già al luogo della nostra fermata. „

Un denso fumo che usciva da tutte le crepature, e non erano poche, delle muraglie della Tana della Volpe, indicava le sollecitudini del cuoco da viaggio del marchese di Athol, per apparecchiare un pranzo degno di essere imbandito al suo padrone, e tale, che quella miserabile osteria non ne avea mai veduto un compagno. Edgardo si fermò un istante dinanzi alla porta.

„ Milord, diss'egli al suo congiunto, solamente un caso potea farvi istrutto di tal segreto, che per fatto di mia volontà neppur voi avreste scoperto, almeno da qui a qualche tempo; di un segreto il quale doveva esser unicamente conosciuto alla persona che vi ha interesse al pari di me. Ma poichè dovea pervenire all'orecchio di un terzo non mi spiace che siate stato voi questo terzo e rendo compiuta giustizia all'affetto di parente che mi dimostrate. „

„ Potete credere, rispose il Marchese, che un tale segreto sarà conservato finchè io ne sia il solo depositario. Non vi celo però che sarei soddisfattissimo, se vi vedessi abbandonare un'idea nella quale non potreste durare più lungamente senza far torto a voi stesso. „

„ Questa è cosa che saprò giudicare da me medesimo, Milord; e spero saprò mettere nel mio contegno tanto di delicatezza e dignità, quanto i miei amici ne possano desiderare. Infine, io non ho fatto veruna inchiesta nè a ser Guglielmo, nè a lady Asthon. Non ho contratti obblighi che colla loro figlia, la condotta della quale servirà di norma alla mia. Se ad onta della mia povertà ella continua a preferirmi ai ricchi partiti, che certamente le proporranno i suoi genitori, devo anch'io sagrificar qualche cosa ad un affetto tanto sincero. Posso per lei dimenticare l'orgoglio della nascita e i pregiudizj profondamente radicati di un odio ereditario. Se in vece, miss Lucia cambia di sentimenti verso di me, spero che i miei amici terranno celata questa mia umiliazione. Quanto ai nemici, saprò costringerli io stesso al silenzio. „

„ Questo è parlare da un uomo assennato, disse il Marchese. Per parte mia, vel confesso, mi spiacerebbe se un tale affare procedesse più innanzi. Che cosa era questo ser Guglielmo Asthon, vent'anni fa? Un avvocatuccio, non privo per vero dire, d'ingegno pratico nelle leggi, e soprattutto espertissimo nel farle parlare a seconda dei proprj interessi. Si è sollevato a furia di cabale; e col vendersi sempre al maggior offerente. Ma adesso si trova al termine della propria corsa, e colla sua continua perplessità e colla impertinenza di sua moglie, avrà bel mettersi a buon mercato, non troverà alcun Governo della Scozia, che voglia comprarlo. Circa a miss Asthon, non ho che dire contro di lei; ma posso bene assicurarvi che non guadagnereste, nè dal lato dell'onore, ne da quello dell'utile, imparentandovi con questa famiglia. Forse vi sarebbe restituita, in via di dote, una picciola parte delle prede fatte sulla vostra casa; ma v'accerto io che se avete risoluzione quanta basti per sostenere innanzi al prossimo Parlamento i vostri diritti contro ser Guglielmo, voi gli farete ben più compiutamente rigettare il mal tolto. E vedrete in me, caro parente, un uomo pronto a dar la caccia al volpone per voi, e a fargli maledire il giorno, in cui ricusò un accomodamento che era troppo onorevole per esso, e che gli veniva offerto da un marchese di Athol, fattosi patrocinatore di un suo congiunto. „

Eravi in tutto questo discorso non so qual cosa che oltrepassava la meta a cui il Marchese si prefiggea d'arrivare; e Ravenswood si accorse ottimamente, come la sollecitudine per l'onore e per gl'interessi del congiunto, non fosse la sola cosa che occupasse l'animo del marchese di Athol, offeso personalmente dal modo onde le sue offerte furono accolte, e stimolato fors'anche da politiche ragioni che non gli faceano veder di buon occhio il disegno di tali nozze. Nondimeno Edgardo non avea luogo d'offendersi per le cose dettegli dal parente; e si limitò ad assicurarlo che l'affetto concepito per miss Asthon era sol personale; che egli non volea dover cosa alcuna alle ricchezze, o alla preponderanza del lord Cancelliere; e che per ultimo il motivo per cui si sarebbe tenuto libero dai contratti obblighi, poteva essere un solo: il pentimento in miss Lucia di averli incontrati. Terminò, chiedendogli come grazia, che per allora non si parlasse più di tale affare fra essi, e promettendogli di farlo partecipe di quanto opererebbe in appresso o per rompere affatto, o per secondare il divisamento di tali nozze.

Non andò guari che si offerse un argomento di discorsi ben più aggradevole e più conforme alle idee del marchese di Athol. Arrivava in quel momento alla Tana della Volpe un corriere speditogli da Edimburgo al castello di Ravenswood, e apportatore di un piego che contenea notizie per lui le più prospere. Seppe da queste lettere, come le sue pratiche politiche avessero sortito ottimo effetto nelle capitali di Londra e di Edimburgo, e vedea per esse imminente l'istante di rovesciare l'attuale amministrazione, e di trovarsi a capo del Governo di Scozia, il che era incessante scopo della sua ambizione.

Venne imbandita tal mensa, ove qualunque epicureo non avrebbe trovato che dire su la squisitezza e la scelta delle apprestate vivande, alle quali pareva accrescere merito l'antitesi offerta dall'orridezza del luogo entro cui fu apparecchiato il banchetto. I discorsi gioviali del Marchese ne alimentarono in gran parte la giocondità; e in questi, si diffuse a lungo e con compiacenza sul potere e sulla preponderanza che stava per derivargli dal nuovo andamento delle cose pubbliche, e sulle speranze che ne traeva di potersi adoperare utilmente a pro del suo diletto congiunto. Benchè Ravenswood non potesse starsi dal considerare fra se medesimo, che il Marchese tornava un poco troppo spesso sullo stesso argomento, nondimeno credè suo dovere esprimergli i sensi di gratitudine inspiratigli dalle buone intenzioni che questi gli manifestava. Il vino era squisito, perchè il Marchese, ghiotterello anzi che no, avea sempre cura di portarne con se buona copia ne' viaggi che imprendeva; onde i due amici rimasero lungamente a tavola, nè il Marchese s'avvide che troppo tardi, di non essere più a tempo per trasferirsi al luogo ove avea divisato di passare la notte.

„ Però non fa nulla, diss'egli; il vostro castello di Wolfcrag non è lontano di qui che cinque miglia all'incirca, e penso bene che il vostro cugino di Athol possa esservi accolto con tanta ospitalità, quanta ve ne ha ritrovata il lord Cancelliere. „

„ Ser Guglielmo Asthon ha presa la fortezza d'assalto, rispose Ravenswood, e come è accaduto più d'una volta a qualche altro vincitore, non debba essersi compiaciuto gran fatto della sua vittoria. „

„ Ottimamente, ottimamente! disse il Marchese, che alcuni bicchieri di vino aveano messo sempre più di buon umore. Voglio dunque vedere se mi riuscirà prendere questa fortezza per via di stratagemmi. Porto un brindisi all'ultima giovinetta che ha passata la notte a Wolfcrag, senza, a quanto sembra, trovarsene malsoddisfatta. Le mie ossa non sono delicate quanto le sue, e credo che potrà affarmisi un letto del quale ella si è contentata. Infine, non mi spiacerà di convincermi quanta forza abbia l'amore a render soffice un materasso che non lo sia. „

„ Voi siete padrone. Milord, di sottomettervi a quella penitenza che più vi piace; ma devo ben dirvi che ho un vecchio servitore, capace di appiccarsi, o di buttarsi giù dall'alto della torre, se vede arrivarvi così all'improvviso. Pensate che non abbiamo nulla, assolutamente nulla di quanto sarebbe indispensabile sol per ricevere… „

„ Che cosa monta, mio caro parente? Vi assicuro che non sono un uomo tanto difficile, e che so adattarmi a tutto. Ho letto nelle memorie di casa mia, che uno de' miei vecchi alloggiò nella torre di Wolfcrag, prima di trasferirsi col vostro bisavolo alla infausta battaglia di Flodden-Field, nella quale perirono entrambi. In una parola, è cosa decisa che questa notte dovete darmi l'alloggio. „

Incalzato così alle strette il sere di Ravenswood, nè trovando nuove obbiezioni da opporre, si limitò a chiedere al parente la permissione di precederlo a Wolfcrag, a fine di far qualche apparecchio per riceverlo il men male che fosse possibile: ma questo ancora gli fu negato dal Marchese, che obbligò Edgardo a promettergli di entrar seco in calesse, e gli concedè a stento di mandare avanti un uomo a cavallo per recare al suo fedele maggiordomo, Caleb Balderston, l'inaspettata notizia di questa formidabile invasione.

Contentissimo il Marchese di potere soddisfare tal suo capriccio, e non essendo molto lontano Wolfcrag, non parea molto sollecito di levarsi da tavola, onde il giorno era sul finire, quando egli e Ravenswood montarono in cocchio. Lungo la strada, il primo spiegò al secondo i divisamenti ideati a vantaggio di esso, se giungeva ad operare un cambiamento nell'amministrazione della Scozia; e tali divisamenti si stavano nell'affidargli una commissione segreta e rilevante sul Continente; commissione alla quale voleasi un uomo di alto conto, distinto per ingegno e per probità; commissione che sarebbe stata sotto ogni aspetto utile ed onorevole a Ravenswood. Riuscirebbe qui inutile il diffondersi in più lunghe particolarità a tale proposito, e basti il dire che il divisamento del Marchese dovea piacere, e di fatto piacque grandemente al giovine Ravenswood, bramosissimo di una occasione che lo togliesse dal suo stato d'inerzia, e lo rendesse debitore ai proprj sforzi di un grado e di un innalzamento convenevole alla sua nascita.

Intanto che Edgardo ascoltava premurosamente le descrizioni che il Marchese giudicava a proposito fargli sulla natura dell'incarico diplomatico da affidarsegli, incontrarono di ritorno il corriere che era stato spedito a Wolfcrag. Si avvicinò al calesse per avvertire, a nome del signor Balderston, come questi stesse preparando tutte le cose per ricevere il nobile ospite del suo padrone, con quanta convenevolezza poteano comportare i pochi istanti che a tal uopo gli rimanevano.

Ravenswood era troppo avvezzo al modo di operare e di parlare del suo maggiordomo per non far gran capitale su di questa assicurazione; sapea, rassomigliarsi molto i principj di Caleb a quelli di certi colonnelli spagnuoli che nella guerra di… non mancavano in tutti i loro rapporti al principe d'Orange, generale in capo, di mostrare portati a compiuto numero, e provveduti d'ogni genere di munizione i reggimenti, perchè credeano rilevare al proprio onore e a quello della Spagna che le truppe apparissero tenute nel miglior ordine possibile. Sol nel giorno della battaglia, scoprivasi che questi reggimenti non giungevano alla metà del numero prefisso, e che mancavano di polvere, di cartocci, e di palle. In conseguenza delle quali considerazioni, Edgardo pensò prudente cosa il far presentire al Marchese che, ad onta delle promesse di Caleb, non doveva aspettarsi ad un luminoso ricevimento.

„ Voi non rendete giustizia alla sollecitudine del vostro intendente, gli disse il Marchese, o volete forse procurarmi una gradevol sorpresa. Osservo là in fondo un gran chiarore, e propriamente dalla banda, ove so che è situato Wolfcrag. Scommetto io che è un'illuminazione preparata pel nostro arrivo, e bisogna ben dire che non si sia fatto risparmio di lampade, se producono una luce tanto vivace. Così m'ingannò anche vostro padre, tanti anni addietro, in una caccia che facemmo insieme nelle vicinanze di Wolfcrag. M'invitò a pranzo alla sua torre, facendo mille scuse per non potermi ricevere così bene, come avrebbe voluto. E in fede mia vi era un'imbandigione di tavola, ch'io non potea aspettarmela migliore nel mio castello. „

„ Non tarderete ad accorgervi anche troppo, o Milord, che il proprietario attuale di Wolfcrag è nella impossibilità d'ingannarvi della stessa maniera, e che gli rimane unicamente un inutile desiderio di accoglier bene gli amici. Confesso però di non saper nemmen io come spiegare quel gran chiarore che sta esattamente tutto al disopra della mia torre. Essa non ha che un picciolo numero di finestre e anche strette, e nascoste dagli alberi e della collina che stiam per ascendere; non v'è illuminazione che possa produrre tanta luce. „

Non tardò ad aversi la spiegazione del mistero, perchè nel momento medesimo, videro venirsi incontro Caleb ansante e sfiatato, che gridava con interrotta voce, „ Fermatevi signori; fermatevi! Voltate a destra! Non andate più innanzi. „ E accostatosi indi a una portiera della carrozza: „ Perchè son io vissuto fin oggi? esclamò. La torre di Wolfcrag è tutta in fiamme. Quelle ricche tappezzerie, quei bei quadri, tutti quei preziosi arredi, il fuoco se li divora! La torre brucia da cima a fondo! Nulla, nulla si può salvare! Voltate a destra, signori, ve ne supplico, e andate a Wolfhope! Tutto è preparato colà per ricevervi. „

Ravenswood sopraffatto sulle prime da questa nuova calamità che era sì lungi dal prevedere, fece aprir la portiera e scendendo precipitosamente dal calesse, si congedò in fretta dal Marchese, pregandolo di scusa; e già incominciava ad ascendere la collina che li disgiungeva ancora da Wolfcrag. Quanta maggiormente crescea la oscurità della sera, tanto più visibile diveniva l'incendio, e scorgeasi a quando a quando una colonna di fuoco che parea s'innalzasse fino alle nuvole.

La promessa sposa di Lammermoor, Tomo 3

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