Читать книгу Sanctuary – Serie ”Legami Di Sangue” – Volume 9 - Amy Blankenship, Amy Blankenship - Страница 8
Capitolo 5
ОглавлениеDestata da un rumore forte, Aurora si mise a sedere, dimenticandosi per un momento dove si trovasse. Il rumore cessò bruscamente e lei si alzò per indagare. Percorse il tetto fino all’enorme insegna e si nascose dietro le lettere rosse.
Vide qualcuno parcheggiare dei veicoli a due ruote all’ingresso. Aveva già visto molte persone cavalcare quegli aggeggi, erano molto veloci e si chiedeva come facessero a non ammazzarsi. Gli umani erano creature fragili e, di solito, erano i più spericolati a rendersene conto per primi.
S’incuriosì sentendo delle voci maschili e vide i due individui togliersi i loro strani elmetti.
Michael e Warren si tolsero i caschi e presero le bottiglie di Heat dalle bisacce, prima di avviarsi verso l’edificio.
“Ho vinto io.” disse Michael.
“Non è vero.” ribatté Warren. “Ti ho distaccato di almeno dieci centimetri.”.
Michael ridacchiò “Sì, come no, nei tuoi sogni.”.
Aurora si girò e si nascose dietro l’insegna, prima di allontanarsi. Il cuore le batteva forte, quasi da farle male. Lui era ancora vivo... grazie a Dio! Sembrava che il combattimento con Samuel non lo avesse neanche graffiato. Ad ogni modo... che ci faceva lì? Era riuscito a trovarla?
La sua mente tornò all’uomo di nome Kane... aveva i suoi stessi occhi di colore strano. Erano parenti e quella era la loro casa?
Il suo istinto le disse di correre via e lei quasi lo ascoltò, ma la curiosità la fermò. Non pensava che lo avrebbe mai più rivisto, in un mondo così grande e con tutte quelle persone. Eppure lo aveva ritrovato per caso, in un posto in cui Samuel non poteva raggiungerla... la cosa era quasi divertente.
Michael aprì la porta d’ingresso ed entrò seguito da Warren, che poi si fermò per ammirare l’interno.
“Allora è qui che sei stato negli ultimi due giorni?” gli chiese.
“No.” Michael scosse la testa “In poche parole... ho fatto l’amore con una sconosciuta nella metropolitana, sono stato attaccato da un demone geloso e mio padre mi ha ucciso.” Vedendo l’espressione inorridita di Warren gli fece l’occhiolino, poi aggiunse “Ad ogni modo, ti ho portato qui per parlare di Trevor senza rischiare che ci senta.”.
Kane era uscito dalla sua stanza dopo aver sentito l’inconfondibile rumore di due moto. Entrò nella zona del bar appena in tempo per sentire Michael che rivelava una parte di ciò che era successo l’altra sera.
“Hai fatto l’amore con una sconosciuta nella metro?!” chiese Kane, avvicinandosi e facendo tremare Warren. Quando Michael lo guardò, Kane scrollò le spalle “Che c’è? Ho sentito che stavi venendo, visto che il mio sangue è dentro di te. E poi lo sai che resisto al rombo di una moto.”.
“Come fa Michael ad avere il tuo sangue?!” chiese Tabatha, facendo girare tutti.
“Amore, ieri l’ho trovato morto... dovevo fare qualcosa per aiutarlo a guarire.” rispose Kane senza mezzi termini.
“Cosa?!” esclamarono Tabatha e Warren all’unisono.
Kane sospirò, iniziando a vedere la rabbia negli occhi di Tabatha, e provò a difendersi “Te l’avevo detto che ero con Michael.”.
“E hai pensato bene di non dirmi che era morto.” ribatté Tabatha, incrociando le braccia sul petto.
“Naa-na na-naa-na!” Michael lo prese in giro mentre camminava verso il bancone.
Kane ci provò di nuovo “Sapevo che sarebbe risuscitato presto.” Poi, per puro divertimento, ammise “Anche se, per la noia, ho fatto un po’ di cose...” Vide gli occhi di Tabatha incupirsi sempre più e decise che bisognava cambiare subito argomento. “Allora, Warren, come sta tuo fratello?”.
“Gli serve un flacone di aspirine.” rispose l’altro, poi raggiunse Michael al bancone e gli chiese “Perché non mi hai chiamato?”.
Michael rispose “Il mio cellulare è morto... come lo ero io.” Era da tanto che non si divertiva a confondere le idee a Warren.
“Voglio sapere di più su questa misteriosa ragazza che, ovviamente, ha fatto cadere tutte le tue inibizioni.” disse Kane, sedendosi su uno sgabello accanto a Michael.