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Capitolo 4

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Guy seguì Tiara giù lungo i gradini, che erano stati scolpiti sul fianco della scogliera da una combinazione di mani umane e forze naturali. Seguì silenziosamente il proprio obiettivo verso la spiaggia privata.

La sagoma di Tiara tornò in vista sulla sabbia e lui si fermò a distanza, abbastanza a lungo per guardare la sua figura flessuosa. Quando i suoi piedi toccarono la sabbia, Guy rimase attonito per l’immagine che aveva davanti agli occhi. Con i suoi lunghi, setosi capelli bianchi e la pelle dorata... ... lei sembrava una bellissima ninfa dell’acqua che era arrivata sulla terraferma per fuorviare gli uomini.

Tiara se ne stava in piedi sulla battigia, lasciando che l’acqua lambisse i suoi sandali. Anche se la fredda oscurità la chiamava, lei amava la sensazione del sole caldo sulla pelle. Osservando l’oceano riusciva a sentire le vite che, nei millenni, l’acqua aveva preso e mai restituito.

La maggior parte degli umani che morivano entrava nella dimensione successiva...ma c’era sempre chi rifiutava la chiamata. Lei piegò la testa di lato e si chiese se quei fantasmi nuotassero con i pesci e fossero felici.

Sul suo volto apparve un lieve sorriso quando ricordò le tante storie che aveva sentito, negli anni, a proposito di uomini perduti in mare e dell’aver visto qualcuno in acqua con loro. Quella persona restava con loro fino al loro salvataggio. In ogni caso, la seconda persona non veniva mai trovata e Tiara capì che si trattava del fantasma di un morto che si rifiutava di lasciare la propria casa nell’oceano.

I fantasmi erano solitamente creature buone che non avevano poteri esterni. Lei lo sapeva... ...aveva anche giocato con loro da bambina. Il loro vero potere risiedeva nel loro spirito... era quel potere interiore ad attrarre i demoni. Una volta sotto il controllo dei demoni, i fantasmi diventavano poco più che burattini agli ordini del loro signore...vittime innocenti negli intrighi dei demoni.

I passi di Guy erano silenziosi mentre accorciava la distanza tra sé e Tiara, finché l’acqua salata non circondò le suole dei suoi stivali. La brezza era ancora calda, anche se mancavano solo un paio di settimane ad Halloween... la notte in cui gli uomini si travestono da mostri. Non voleva nemmeno pensare a cosa sarebbe successo quella notte.

“Tiara.” La sua voce era fredda perché sapeva che lei aveva mentito a Storm sul numero di persone di cui aveva bisogno in squadra solo per tenerlo a distanza. “Dobbiamo parlare.”

Tiara era così persa nei pensieri che sentire il proprio nome così vicino la fece sussultare. Sospirò dentro di sé, sapendo che stava per ferire Guy, e si voltò per guardarlo. Deglutì quando vide il dolore brillargli negli occhi.

“Guy, mi dispiace davvero.” Ogni parola era vera per lei.

Guy strinse i pugni lungo i fianchi. Lei stava per dirgli di no e lo sapevano entrambi. Lui cercò di scacciare il pensiero di costringerla ad obbedire, ma era proprio lì nella sua mente...e lo tentava.

“Carley era un membro del PIT ed è morta per salvare un’altra vita... la mia. Quindi merita una seconda occasione.” Lui insistette come se avessero già avuto una silenziosa discussione in tal proposito...e in un certo senso era così.

Tiara scosse lentamente la testa ma la sua espressione era piena di compassione. La sua voce rimase calma e tranquilla mentre cercava di spiegargli perché non poteva risuscitare sua sorella. “Destare qualcuno dalla morte è come riportare in vita uno zombie senz’anima. Sono in grado di parlare e di muoversi, ma sono vuoti...soltanto gusci in cui la loro anima abitava. Il mio compito è quello di liberare gli zombie dai loro creatori... non di crearli io stessa.”.

“Non dire stronzate.” Guy perse il flebile controllo che aveva sulla propria rabbia. “Tua madre era in grado di controllare le anime e adesso quel potere appartiene a te, quindi basta ordinare a Carley di tornare nel suo corpo. Quando sarà qui, potrai bloccarla al suo interno. Andiamo, sono passate solo un paio d’ore. Il suo corpo è ancora caldo, quasi.”.

“Tu la legheresti ad un corpo che è in condizioni peggiori di quando l’ha lasciato? Vorresti questo per tua sorella?” gli chiese Tiara, tristemente delusa. “Non hai pensato a questo, Guy. Che vita sarebbe per lei?”

Guy si mise improvvisamente di fronte a lei, afferrandole il polso e girandola verso di sé fin quando non furono solo ad un paio di centimetri di distanza. Guardando il volto spaventato di Tiara ringhiò “Io farò tutto il necessario per riportarla indietro. Mi prendevo cura di lei prima e posso farlo di nuovo.”.

“Se non vuoi più di una semplice scottatura, ti suggerisco di lasciarla andare.” La voce di Zachary era vicina e il suo tono era pieno di avvertimento.

Zachary era rimasto in disparte ad ascoltare la conversazione tra Tiara e Guy. Sapeva che Guy soffriva... cavolo, sapevano tutti cosa significasse Carley per lui. Tuttavia, quando Guy afferrò Tiara in modo quasi violento, Zachary si rifiutò di starsene in disparte e lasciare che la maltrattasse. Era così piccola e fragile in confronto a lui. Sembrava sul punto di rompersi.

Gli occhi di Guy si strinsero su Tiara, senza prestare attenzione alla minaccia di Zachary.

Continuava a fissare gli occhi luminosi di Tiara, troppo brillanti per un umano comune. Ancora una volta, il pensiero di costringerla a fare ciò che voleva affiorò nel suo subconscio. Che cosa aveva da perdere... aveva già perso tutto ciò per cui viveva.

“Non mi sta facendo male.” La voce di Tiara era calma, ma lei si rifiutò di interrompere il contatto visivo con Guy. Le stava facendo male, ma ciò che faceva più male era l’accenno di follia che stava prendendo forma nello sguardo furioso di Guy. Non era davvero arrabbiato con lei... stava provando il normale senso di colpa di chi sopravvive. Nella sua mente, sarebbe dovuto morire lui stesso invece di Carley.

“Guy, se mi lasci andare, userò la mia negromanzia per invocare Carley. Così potrai chiedere a tua sorella cosa desidera ora.”. Tiara non si dimenò. Voleva che si fidasse di lei.

Zachary scosse la testa e fece un passo verso di loro. “Non credo che sia una buona idea.” disse cupamente. Era un maestro nell’interpretare le persone e, anche se Tiara si stava sforzando di nasconderlo, lui sapeva che era spaventata. “Ti ho detto di lasciarla andare, Guy!”

“Non le sto facendo del male.” Guy quasi urlò in risposta.

Zachary strinse i denti e cercò di tenere a bada il proprio temperamento impetuoso che era affiorato di colpo. Sapeva che Guy era in lutto ed era ovvio che l’altro uomo non stesse gestendo molto bene la cosa. Ad ogni modo, ciò non significava che gli avrebbe permesso di sfogarsi su Tiara.

Senza neanche rendersene conto, l’aria attorno a Guy si riscaldò di parecchi gradi.

Guy lasciò andare il polso di Tiara e volse lo sguardo verso Zachary mentre iniziava a sudare. “Tu stanne fuori.”

“Oh, temo che sia troppo tardi.” Le labbra di Zachary accennarono un sorriso pericoloso.

Non volendo essere la causa delle ferite di qualcuno, Tiara allungò una mano e toccò il braccio di Guy per riportare la sua attenzione su di sé. “Invocherò l’anima di Carley... non il suo corpo.” sussurrò “E potrai parlare con lei.”. Ora che aveva la sua piena attenzione gli prese il viso tra le mani. “Avrò bisogno di qualcosa, prima.”

“Ti darò qualsiasi cosa.” disse Guy disperato. “E anche dopo che avrai finito...se ne hai bisogno.” Mise la mano su una delle sue e girò il viso, baciandole dolcemente il palmo ed inginocchiandosi per non essere troppo alto per lei. “Io ci sarò per te.”

Zachary ringhiò dentro di sé, sapendo esattamente a cosa si riferisse Guy, e non gli piaceva la cosa. Posando lo sguardo furioso sul volto di Tiara, si chiese cosa ne pensasse lei dello scambio di favori tra negromanzia e sesso.

“Grazie, Guy.” Le sue labbra carnose accennarono un lieve sorriso. “Ma quello che mi serve è che tu ti lasci pervadere da tutto l’amore che provi per tua sorella. Potrò usarlo per invocare la sua anima.”.

Anche da dove si trovava, Zachary vide lo sguardo di Guy intenerirsi e il suo viso rilassarsi, ma non poté evitare di fare un altro passo avanti quando Guy avvolse le braccia intorno alla vita di Tiara e la strinse chiudendo gli occhi.

Tiara fece un respiro profondo e chiuse gli occhi, sentendo l’amore schiacciante di un fratello per la propria sorella minore dal modo in cui la teneva così stretta. Poteva anche sentire le sue mani tremare per l’emozione. Era così puro di cuore che lei provò il desiderio di conoscere un tale amore.

Zachary osservava stupito mentre Tiara sembrava brillare e le sembianze di Carley si fusero con lei. L’anima di Carley si stava legando a quella di Tiara e guardava suo fratello in confusione. Nel giro di pochi secondi, l’espressione sospettosa di Zachary si trasformò in qualcosa che poteva essere descritto soltanto come dolcezza.

“Guy.” disse piano Carley.

Gli occhi di Guy si spalancarono e lui alzò subito la testa per guardare la sorella tra le proprie braccia.

“Carley.” La voce di Guy tremò mentre le lacrime iniziarono a scendere dai suoi occhi. “Perché lo hai fatto? Doveva accadere a me.”.

Carley sorrise “Toccava a me proteggerti. Non lo rimpiango e non cambierei nulla.”.

Guy scosse la testa con rifiuto. “Non avevo bisogno di protezione...quello di cui avevo bisogno era mia sorella.” Strinse le braccia attorno a lei possessivamente. “Ti prometto che non ti lascerò andare, questa volta.”.

“Ti sei sempre preso cura di me.” disse Carley. “Ma adesso guardami.” Lei girò su se stessa, poiché era il corpo di Tiara che lui stava stringendo...non il suo. “Posso camminare di nuovo. E se voglio...posso anche volare.”.

“Possiamo rendere le cose migliori, stavolta. Troverò un modo per renderti felice.” promise lui, e si preparò nel caso in cui lei dicesse di no.

Carley sospirò piano e si chinò per dargli un tenero bacio sulla guancia. “Ora sono felice, Guy. L’unica cosa che desidero è che tu trovi un modo per essere felice...e per l’amor del cielo, trovati una ragazza!”

Guy abbassò la testa, attingendo dal terreno più potere possibile. “Tiara può riportarti in vita, Carley. Non lo desideri quanto me?”

Carley si allungò e gli spettinò i capelli come lui faceva con lei. “Mi dispiace Guy, ma no...ti prego, non privarmi di tutto questo.”.

Gli occhi di Guy si spalancarono con senso di colpa e lui rivolse il proprio sguardo offuscato dalle lacrime verso sua sorella. “C’è un modo per ottenere entrambi quello che vogliamo.”.

Proprio mentre le labbra di sua sorella si aprirono in confusione, Guy spinse forte il palmo contro di lei e il petto di Tiara, sussurrando rapidamente le parole dell’incantesimo che aveva memorizzato poco meno di un’ora prima. L’esplosione di potere fece volare Tiara all’indietro, lasciando dietro di sé una temporanea ombra di se stessa, prima che sbiadisse in un’immagine di Carley ancora in piedi davanti a lui.

“Cos’hai fatto?” mormorò Carley.

Guy rimase stupito, adesso lei era stabile senza la connessione di Tiara. Lei non gli aveva dato altra scelta e lui si rifiutava di lasciarla andare di nuovo. Quindi aveva preso una decisione e aveva legato il suo spirito a questo mondo.

Zachary scattò in avanti con le braccia aperte, afferrando Tiara prima che la sua testa colpisse la sabbia. Assicurandosi che lei avesse ancora polso e respirasse, guardò Guy, notando che il mago stava ancora guardando il punto in cui prima era in piedi Tiara, come se potesse ancora vedere Carley.

Carley guardò Tiara, poi guardò suo fratello con disapprovazione. “È una cosa cattiva...avresti almeno potuto avvertire Tiara di cos’avresti fatto.”.

“Le chiederò scusa.” Guy sorrise e si asciugò alcune lacrime dalla guancia. “Adesso che hai un legame tra i mondi, non avremo bisogno di nessun medium.”.

Carley ridacchiò sapendo che l’incantesimo era innocuo, ma almeno adesso poteva andare in giro, anche se lui e Tiara erano gli unici in grado di vederla. “Ricordati di non parlare con me davanti alla gente. Penseranno che sei impazzito.” Guardando il castello, si rese conto che avrebbe potuto anche essere la spia segreta di Guy, se il PIT ne aveva bisogno. Gliene avrebbe parlato più tardi.

“Ti voglio bene, fratellone, ma dovresti chiedere scusa a Tiara prima che Zachary decida di arrostirti.” Si chinò e posò le labbra sulla fronte di Guy, anche se sapeva che lui non poteva sentirle. “Io sarò qui.”.

Guy vide Carley sorridergli prima che la sua immagine svanisse, lasciando la sagoma furiosa di Zachary nella sua linea diretta di visione.

“Che diavolo le hai fatto?” ringhiò Zachary mentre teneva il corpo rigido di Tiara stretto al proprio petto.

Guardando il viso rilassato di Tiara, le scostò alcune ciocche di capelli quando il vento le fece svolazzare sulla sua guancia e le sue labbra. Si calmò subito, pensando a parecchie cose nello stesso momento. La sua pelle era morbida così come sembrava...e anche i capelli.

Zachary rabbrividì mentre essi ricadevano dalle sue dita come fili di seta. Il suo sguardo si posò su quelle labbra carnose in un silenzio attonito quando il desiderio di baciarla gli strinse il petto. La sua innocenza preservata la rendeva più bella e seducente di quanto avesse mai pensato di sua madre...quella consapevolezza lo spaventava in modi che non riusciva a capire.

Guy osservò le emozioni che si rincorrevano sul volto di Zachary mentre l’altro interagiva con il corpo inerte di Tiara. Un nodo si strinse alla bocca del suo stomaco, non gli piaceva affatto che Zachary fosse così vicino a lei... dimenticando praticamente chi l’aveva tenuta tra le braccia poco prima.

Alzandosi dalla sabbia bagnata, Guy accorciò rapidamente la distanza tra loro e si fermò accanto a Zachary per un attimo. Strinse inconsciamente i pugni prima di inginocchiarsi accanto a Tiara, e guardò con aria dolce il suo viso.

“Non le ho fatto del male... lo giuro. Non lo farei mai.” disse Guy con voce profonda, pensando davvero ogni parola. Si sporse e fece scorrere le dita sulla sua guancia morbida, e quasi ringhiò quando le braccia di Zachary si strinsero attorno al suo corpo, ma mantenne il controllo. “Mi ha dato l’unico dono che nessun altro avrebbe potuto darmi e le devo tutto per questo.” Guy riprovò.

“Ti ho chiesto cosa diavolo le hai fatto per farla svenire.” chiese Zachary, spingendo la mano di Guy lontano dalla guancia di Tiara, non fidandosi del mago. Aveva già fatto quell’errore una volta. “Lei non è come noi quando si tratta di guarire. È umana, idiota, e questo la rende fragile.”.

Guy lasciò cadere la mano lungo il fianco comprendendo il senso di protezione di Zachary, ma non si allontanò. “Ho combinato un incantesimo che io e Carley abbiamo trovato qualche anno fa con il potere della negromanzia emanato da Tiara, mentre lei permetteva a Carley di usare il proprio corpo come tramite.” Allungò di nuovo la mano solo per trovare Zachary a respingerla una seconda volta.

“Sta’ lontano.” gli ordinò Zachary.

“È grazie a lei che ora potrò vedere Carley ogni volta che voglio.” Guy continuò, ignorando la richiesta. “Tiara mi ha ridato mia sorella...e per questo sarò per sempre in debito con lei.”

“Se Tiara non si sveglia e mi dice che sta bene, allora ti spedirò da tua sorella nel modo più rapido possibile.” Zachary lo minacciò, per poi sussultare quando dita morbide gli sfiorarono le labbra.

Entrambi gli uomini volsero lo sguardo verso la piccola donna, ma erano gli occhi di Zachary che Tiara cercava.

Zachary rimase quasi senza fiato quando vide per la prima volta da vicino il vero colore degli occhi di Tiara. Erano pieni di lucenti pagliuzze dorate e verdi che sembravano muoversi a caso, quasi ipnotizzandolo, e lo fissavano con innocenza tentatrice.

“Sto bene.” sussurrò Tiara, ritrovandosi avvolta nella travolgente protezione di Zachary.

Si infatuò all’istante della perfezione di Zachary. Desiderando toccare l’uomo che negli anni aveva occupato tante volte i suoi pensieri, sfiorò le sue labbra con le dita ancora una volta prima di scendere giù sul mento e sul collo in una carezza. Quando lui inspirò profondamente, lei si rese conto di cosa stava facendo.

Tiara ritrasse bruscamente la mano e si mise a sedere nel tentativo di liberarsi da lui.

Il cervello di Zachary si era fermato quando aveva sentito il suo tocco insistere sulle proprie labbra per un attimo prima di sfiorargli il mento. Represse un brivido quando quelle stesse dita gli accarezzarono piano il collo e si spostarono verso la nuca, dove la pelle era molto sensibile. Quando Tiara fece per muoversi, lui dovette sforzarsi di lasciarla andare perché si alzasse in piedi.

Nell’istante in cui si liberò dalle braccia di Zachary, Tiara ebbe appena il tempo di muovere le gambe instabili prima che Guy la tirasse nel suo abbraccio. Lei arrossì quando lo sentì premere contro di sé ogni centimetro del suo corpo in un abbraccio da orso.

Poteva sentire la piccola scintilla di desiderio, che si era accesa mentre era tra le braccia di Zachary, iniziare a bruciare più forte. Essere abbracciata da un uomo era una cosa nuova per lei perché a nessuno, eccetto sua madre, era mai stato permesso di starle così vicino prima d’ora.

“ Adesso posso vedere Carley.” esclamò Guy, sollevandola in aria finché i piedi non furono almeno a trenta centimetri da terra. “Grazie.”

Guy era felice di aver ritrovato sua sorella, ma la sensazione di desiderio per quella piccola donna stava iniziando ad affiorare di nuovo. Il desiderio di fare di più che stringerla soltanto lo pervase. Quando Tiara si dimenò leggermente, lui la guardò con occhi affamati. “Non ti ho fatto del male, vero?”

Tiara alzò lo sguardo verso il grande uomo che la teneva in braccio e mise le mani sulle sue spalle larghe. Era delirante...lo vedeva e lo sentiva. Aveva sentito la sua magia appena lui l’aveva colpita...la quantità di potere che Guy aveva dentro di sé era incredibile. Aveva fatto male a respingerlo quando si era offerto di entrare nella sua squadra.

“Non mi hai fatto male.” rispose piano lei, sapendo che era una bugia.

Non era stata sua intenzione farle del male e lei lo sapeva. Sua madre le aveva detto più di una volta di scegliere la sua squadra con saggezza e non aveva parlato di amanti. Anche se Guy non le aveva chiesto il permesso di combinare il suo potere con il proprio, trovarsi di fronte al fantasma della sorella era sufficiente per perdonarlo.

“Ti voglio...” Tiara si piegò all’indietro e alzò le dita, toccandogli le labbra nel momento in cui lui iniziò ad abbassare la testa verso di lei “... nella mia squadra.”.

Guy sentì una momentanea ondata di delusione quando lei finì la frase e le baciò le dita. “Puoi chiedermi qualsiasi cosa ed io la farò.” sussurrò lui sensualmente.

Tiara sentì il calore dentro di sé eguagliare lo sguardo negli occhi di lui. Questo era un altro avvertimento che sua madre le aveva dato, e Tiara sapeva di non poterlo ignorare. Presto avrebbe dovuto scegliere più di semplici membri del team, se voleva sopravvivere. La sua vita dipendeva dalla ricerca di un partner sessuale che la tenesse viva nel caso in cui il richiamo dell’oscurità diventasse difficile per lei da gestire.

Assicurarsi di avere sempre a disposizione qualcuno per quello scopo non sarebbe stato difficile, di questo passo.

Lo stomaco di Zachary era in fiamme e la sua temperatura corporea era salita di alcuni gradi. Si sentì come se stesse per andare in autocombustione quando Guy abbassò la testa per baciare Tiara. La sensazione svanì quando lei chiarì cosa voleva da Guy, e Zachary dovette resistere alla voglia di ridere di quell’uomo presuntuoso.

Quando Guy non la lasciò andare subito, Zachary decise che a quel punto era stanco di essere uno spettatore. Alzandosi in piedi, si avvicinò per interrompere la loro fastidiosa intimità.

“Bene.” ringhiò Zachary “Ti sei dimostrato degno di entrare in squadra... almeno per Tiara. Ma, grazie a quello che hai fatto, ora Tiara è debole e ha bisogno di riposare per affrontare quello che ci aspetta stanotte.”.

Guy fissò Zachary, desiderando mandarlo a quel paese, ma si controllò di nuovo. Non sapeva tutti i dettagli del rapporto che Tiara aveva con Zachary, né pensava di volerli davvero conoscere.

“Ha ragione, sono un po’ esausta.” disse Tiara e guardò Guy, aspettando che la mettesse giù. Si sentiva come una bambina tra le sue braccia... piccola e impotente.

“Buona idea.” concordò Guy e alzò un sopracciglio mentre guardava tutti i gradini ripidi che portavano alla scogliera. “Devi riposare.”

Con gran disappunto di Zachary, Guy sollevò le gambe di Tiara e la portò in braccio verso il castello. Colse la rapida occhiata di lei quando si voltò per vedere se Zachary li stava seguendo.

Ringhiando in silenzio, Zachary li seguì, non del tutto sicuro del perché fosse arrabbiato. Non gli importava un cavolo di non essere lui a portare in braccio Tiara... anche se vigilava, per assicurarsi che le mani di Guy rimanessero in punti rispettabili del suo corpo. La fusione con il potere di Guy aveva indebolito la negromante...così Guy poteva portarla in braccio, maledizione.

Tiara sorrise e posò la testa contro la curva del collo di Guy. Immaginò che a volte portasse così sua sorella e lo lasciò continuare. Ciò probabilmente aveva un effetto calmante sul vuoto che la morte di Carley aveva lasciato nel suo cuore. Pochi minuti dopo, lei si trovò nella sua stanza.

Zachary era appoggiato allo stipite della porta con le braccia incrociate sul petto, mentre osservava Guy poggiare Tara sul materasso. “Quindi deduco che stanotte avremo una squadra da quattro invece che di tre?” chiese.

Prima che Tiara potesse confermare, Guy rispose “Sua madre aveva sempre sei persone con sé. Tiara ha mentito sul numero perché mi stava evitando.” Fece un occhiolino a Tiara, che arrossì e si mise a sedere.

Zachary si accigliò e si chiese perché non ci aveva pensato...aveva fatto parte della squadra di Myra un paio di volte. Per qualche ragione, incontrare Tiara aveva oscurato il ricordo di sua madre. Avrebbe dovuto iniziare a prestare più attenzione a quello che succedeva attorno a lui.

Tiara si sentiva strana, ora che i due uomini erano nella sua stanza...da soli con lei. Tra i due... ...sarebbe stata più a suo agio con Guy. Aveva visto Zachary da lontano un paio di volte quando era più piccola e le squadre del PIT si incrociavano. Zachary aveva sempre guardato sua madre in modo così strano da portarla a nutrire un timore infantile per lui.

Da qualunque lato lei la vedesse, Zachary era davvero un uomo da temere, a pensarci bene. C’era molto su Zachary che nessuno sapeva davvero, ad eccezione di Storm e forse Ren. Persino il suo profilo nel database del PIT consisteva in poco più del suo nome e della sua missione attuale. Il solo fatto che Storm gli avesse dato una posizione di rilievo la diceva lunga sui suoi poteri.

Aveva sentito storie su Zachary dagli altri membri del PIT. Tiara non dava molto credito alle storie e alle voci, ma erano sufficienti per avere paura di lui. Ma quella paura infantile era sempre stata contaminata da una forte curiosità, che stava crescendo sempre di più da quando lo aveva incontrato.

Quando era stata convocata lì, Storm le aveva detto che Zachary avrebbe addestrato la sua squadra. Era rimasta sorpresa alla riunione, quando Storm aveva annunciato che Zachary avrebbe fatto parte della sua squadra. Lei credeva che qualcuno di così importante come Zachary avrebbe semplicemente detto alla sua squadra dove andare e cosa fare... non che sarebbe andato davvero con loro.

Guy le prese una mano e le diede un bacio veloce prima di rilasciarla. “Adesso devi riposare. Tornerò un’ora prima del crepuscolo.”.

“Resta ancora qualche minuto.” disse Storm dietro Zachary, facendolo sussultare e guardare indietro. Zachary si scostò per far entrare Storm nella stanza.

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