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Capitolo 5

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“Storm.” disse Tiara, poi sorrise calorosamente quando lui si avvicinò e si sedette sul letto accanto a lei.

Storm guardò Guy con un’espressione indecifrabile sul viso. Aveva visto Guy portare Tiara su per le scale con la stessa cura che mostrava per sua sorella. “Mi sono perso qualcosa?”

Guy non si agitò quando Storm lo guardò apertamente. Aveva visto il viaggiatore del tempo afferrare un uomo, una volta, in un impeto di rabbia, e l’uomo era semplicemente scomparso per non essere più rivisto. Considerando cos’era Storm, Guy non voleva di certo finire nell’età della pietra.

“Proteggerò Tiara come membro fisso del suo gruppo.” lo informò Guy impassibile.

“Quindi mi sono perso qualcosa.” affermò Storm. Questa gli era nuova, e a lui piaceva scoprire le cose alla vecchia maniera. Guardando Zachary, Storm notò l’espressione non molto felice sul viso dell’altro uomo e sospirò dentro di sé. “Zachary, vorresti aggiornarmi?”

Le labbra di Tiara si aprirono per difendere Guy, ma si fermò quando Storm guardò Zachary con sguardo inquisitore. Lei alzò lo sguardo verso Zachary, sentendosi al sicuro nel farlo ora che la sua attenzione non era su di lei.

Zachary spostò il suo sguardo su Tiara, accigliandosi quando lei passò all’istante a guardarsi le mani. Perché era più a suo agio con l’uomo che l’aveva colpita, di quello che non l’aveva ferita?

Era attratta dai cattivi ragazzi come lo era sua madre? Sarebbe stata attratta da un demone? Forse Storm aveva fatto a bene ad affidargli la sua protezione. Con buona probabilità avrebbero dovuto proteggere Tiara più da se stessa che dai demoni in circolazione.

“Guy voleva risuscitare sua sorella, così lui e Tiara hanno fatto un patto e hanno unito i loro poteri. Non hanno riportato Carley dal regno dei morti... ma ora Guy può invocare il suo fantasma, e vissero felici e contenti.” disse Zachary sarcastico, scuotendo leggermente le spalle.

“Ma davvero.” Storm cercò di non ridere per i sentimenti ovvi che Zachary provava, ma non ci stava riuscendo molto bene. “E lo hanno fatto senza effetti collaterali?”

Zachary fissò Guy con uno sguardo cupo mentre aggiungeva “Nessuno...se non contiamo che l’incantesimo ha fatto volare Tiara di alcuni metri e l’ha lasciata priva di sensi per un po’.”.

“Me ne sono accorto dai lividi che si stanno già formando sul suo torace e sul suo polso destro.” disse Storm e alzò un sopracciglio verso Guy.

Zachary ringhiò a bassa voce e attraversò la stanza fino al letto su cui Tiara era seduta, con l’intenzione di cercare i lividi in questione.

Tiara afferrò un cuscino dal letto e lo abbracciò per nascondere il livido che era visibile oltre la stoffa che copriva i suoi seni. Guardò Zachary, sentendo la temperatura della stanza aumentare di parecchi gradi.

Storm guardò Guy con curiosità. “È interessante che tu possa combinare il tuo potere con quello di Tiara. Era un po’ inaspettato ma potrebbe tornare utile in futuro. Ma d’ora in poi tieni in mente che, anche se è potente, lei è umana e guarisce come tale.”.

“È quello che gli ho detto io.” osservò Zachary, guardando Guy. Non perse l’attenzione mentre Storm parlava della possibilità che il potere di Guy fosse compatibile con la negromanzia di Tiara. Respinse ancora una volta la voglia di ringhiare ed incrociò le braccia al petto per evitare di colpire qualcosa...o meglio, Guy.

“E Guy darà ascolto a quell’avvertimento.” Storm annuì, anche se capì che Zachary che non era d’accordo con la sua decisione di lasciar entrare Guy nella squadra di Tiara. La gelosia di Zachary era molto evidente per lui. Sperava solo che, una volta emersa, Zach sarebbe riuscito a controllarla.

“Io la proteggerò.” ripeté Guy, e restituì lo sguardo di Zachary con la propria testardaggine. “Glielo devo per quello che ha fatto per me e Carley.”

Finita la predica, Storm sorrise. “Ora vediamo tua sorella.”

“Carley.” Guy dovette trattenersi dall’incrociare le dita e pregare che l’incantesimo funzionasse come previsto. Sospirò di sollievo quando sua sorella apparve improvvisamente tra lui e Storm. Aveva un sorriso malizioso sul volto e Guy capì che aveva qualcosa in mente.

“Puoi vederla?” chiese Tiara a Storm con curiosità.

“Neanche l’ombra.” ammise Storm, e si strofinò un dito sul mento. “Potrebbe essere una cosa positiva per il PIT.”

“Di cosa sta parlando?” chiese Carley ad alta voce, anche se Guy e Tiara erano gli unici in grado di sentirla. “Oh aspetta...le grandi menti pensano allo stesso modo.” Sorrise con eccitazione mantenendo la sua attenzione su Storm. “Avanti...diglielo.”

“Zachary, tu la vedi?” chiese Storm.

“No.” confermò Zachary.

“Tiara, di’ a Storm che sarei la spia perfetta.” Carley fece un ampio sorriso a suo fratello, poi mise il muso quando lui le si avvicinò. “Non può essere pericoloso...sono già morta, stupido.”

Tiara ripeté le parole di Carley per Storm e Zachary... compreso lo “stupido” che lei aveva dato a suo fratello, facendo ridere gli altri nella stanza. Si sentiva più sicura, adesso che aveva la prova che Guy era un’ottima scelta come membro della sua squadra.

“Carley sembra eccitata.” commentò lei, sorridendo al fantasma che era solo pochi centimetri davanti a loro.

“Mi piacerebbe fare ancora parte del PIT!” Carley annuì con entusiasmo.

Quando Guy ripeté le sue parole a Storm, Storm guardò Zachary, vedendolo scrollare le spalle come se non gli importasse. Se conosceva bene Zachary, probabilmente non gli importava.

“Nessun fastidio... non la vedrò nemmeno.” Zachary si appoggiò al muro, lasciando la decisione a Storm. Dentro di sé la trovava un’ottima idea, poiché avrebbe dato a Guy qualcosa da fare oltre il venerare Tiara. “Finché non sbircia in luoghi in cui non è invitata, andrà tutto bene.”

“Come farebbe a saperlo?” mormorò Carley, facendo ridere Tiara e portando Guy a guardarla come se fosse appena diventata in un alieno.

Questo diede a Storm un’altra idea. “Guy, tu e Carley unite le vostre menti e vedete se riuscite a trovare un incantesimo che può essere utilizzato per i membri di questa squadra.”.

“Che tipo d’incantesimo ti serve?” gli chiese Guy, inclinando la testa con curiosità.

“Uno che permetta agli altri membri di questa squadra di vedere Carley e di comunicare con lei.” affermò Storm.

Tiara sentì i muscoli dello stomaco stringersi. Ricordò di aver imparato un incantesimo simile... ...il modo in cui aveva imparato a farlo non aveva niente a che vedere con la magia...fu praticato con la negromanzia.

Era difficile per sua madre insegnarle come fare qualcosa che neanche lei era ancora in grado di fare. La maggior parte della sua formazione era una simulazione e si era soltanto parlato degli aspetti sessuali... non erano stati messi in pratica per ovvie ragioni. Lei e sua madre erano sempre state da sole nell’addestramento e, anche se lei era nata con alcuni dei poteri di suo padre, Myra le aveva impedito di provare ad usarli per paura che qualcuno lo scoprisse.

“C’è un modo per rendere i fantasmi visibili a qualcuno, ma non ho ancora avuto l’occasione di praticarlo.” Tiara strinse il cuscino un po’ più forte mentre aggiungeva “Si chiama ‘soffio della vista’, ma la persona in questione non vedrà soltanto Carley.”

“Vuoi dire che potrebbe vedere tutto quello che vedi tu?” chiese Storm, sapendo che era un compito arduo. Quando Tiara annuì, Storm si strofinò le mani. “Adesso sì che mi piace. Sarebbe positivo se i membri del tuo team fossero consapevoli di tutto quello che succede, no?”

Tiara si sforzò per non sussultare, ma non ci riuscì. “Tutti?”

Vedendo il leggero rossore salirle alle guance, Storm intuì il motivo per cui Tiara era così esitante. I rituali di negromanzia spesso contenevano un pizzico di sesso nella lista degli ingredienti.

“Guy, tu e Carley potete comunque lavorare per trovare un incantesimo che funzioni solo per coloro che dovranno vedere Carley. Ci vediamo qui stasera.” Storm fece un cenno verso la porta.

“Certo.” Guy si girò, sentendo il tono di congedo nella voce di Storm e lasciò la camera da letto, pensando che Zachary lo avrebbe seguito. Si accigliò quando l’altro uomo rimase al suo posto contro la parete.

Storm rimase in silenzio finché Guy e Carley non se ne andarono. Nessuno doveva sentire quello che aveva da dire a Tiara. Lanciò un’occhiata a Zachary e si aspettò che se ne andasse ma, quando l’altro non si mosse, Storm sospirò mentalmente. Pensò che Zachary restasse perché era il responsabile della squadra.

Guardando di nuovo Tiara, Storm posò la mano sulla sua spalla nuda e sfiorò la sua pelle con il pollice. Notando un leggero sussulto quando la toccò, Storm ebbe la risposta alla domanda che non le aveva ancora fatto... non era mai stata toccata da un uomo prima d’ora, almeno non nel modo in cui aveva bisogno.

Mantenendo un’espressione calma, le sorrise. “Tiara, non devi fare niente che tu non voglia. Ricordatelo sempre. Ma se decidi di provare, allora voglio che sia Zachary la persona con cui condividerai il tuo ‘soffio della vista’.”.

Zachary rimase in silenzio, ancora appoggiato al muro. Voleva vedere dove intendesse andare a parare Storm con quel giochetto. Aveva la sensazione che quell’incantesimo non fosse fatto soltanto di parole. Storm parlava per enigmi per nascondergli qualcosa e a Zachary la cosa non piaceva neanche un po’.

La mente di Tiara correva all’impazzata. Sapeva di essere nella stessa posizione in cui si era trovata Myra. Non aveva mai usato i suoi poteri e non era mai stata toccata da un uomo...quella notte avrebbe dovuto risolvere entrambe le cose, che fosse pronta o meno. Tiara desiderò poter scegliere un solo uomo del gruppo...voleva ciò che sua madre aveva ora.

“Zachary è in grado di proteggerti, e lo farà meglio di chiunque altro, anche di Guy.” Storm incrociò lo sguardo di Tiara, volendo che cogliesse l’indizio che le stava dando. “Il suo calore terrà a bada i corpi freddi, quindi dev’essere lui a condividere la tua vista... ma solo quando sarai pronta. Fino ad allora, forse Carley e Guy potranno trovare qualcosa in modo che Carley possa comunicare con l’intera squadra.” disse Storm con tono rassicurante.

“A Carley farebbe piacere.” disse Tiara, ma in realtà pensava a quello che Storm aveva appena detto. “È molto eccitata per tutto quello che sta succedendo.”.

Storm spostò lo sguardo su Zachary per assicurarsi che capisse almeno una parte di ciò che stava dicendo a Tiara. “Carley sarà una grande risorsa, ma lo sarà ancora di più se l’intera squadra potrà vederla e parlare con lei. Ad esempio, se uno di voi si allontana dal gruppo o è ferito, allora Carley può trovarlo e tornare da uno degli altri membri per dirgli dove si trova.”.

Zachary alzò un sopracciglio, apprezzando come suonava la cosa.

Tiara abbassò il cuscino e si mise un po’ più dritta. “Devo usare la negromanzia per provare l’incantesimo.” Volse lo sguardo verso Zachary, ma perse coraggio quando notò che tutta la sua attenzione era su di lei.

Si concentrò di nuovo su Storm ed inspirò profondamente. Era giunto il momento di crescere e fare la propria parte per salvare l’umanità...anche se avrebbe perso una parte di sé lungo il tragitto. Tiara abbassò la voce, facendola sembrare come il segreto che era davvero. “Myra mi ha detto che posso dare il soffio di vista solo mentre sono in preda al desiderio.”

Le sopracciglia di Storm si aggrottarono con preoccupazione. “Per quanto deve dominarti il desiderio perché tu possa condividere il potere di vedere?”

Tiara ripeté ciò che sua madre le aveva detto con un acceso rossore sulle guance. “La persona non deve essere dentro di me, ma io devo raggiungere... un culmine per alimentarmi della sua forza vitale. La sua forza vitale sarà un dono per me e solo durante lo scambio io posso contraccambiare con un dono. Sarà allora che potrò donargli il soffio della vista da negromante.”.

Storm sentì la rabbia di Zach vibrare in tutta la stanza e capì che Zachary non era più con loro. La molla della sua personalità era scattata. Era il momento giusto per allontanare la palla di fuoco da lì prima di andarsene ed imbarazzare ulteriormente Tiara. Era così coraggiosa che sarebbe stato un peccato metterle davanti degli ostacoli in cui inciampare... soprattutto un ostacolo intimidatorio come Zach.

“Puoi fidarti che Zachary non sarà molto lontano quando sarai pronta a provare l’incantesimo. Per adesso devi riposare. Sarà una lunga notte.” Scivolò via dal letto e afferrò Zach per un braccio, portando l’altro uomo con sé fuori la porta.

Quando furono lontani da orecchi indiscreti, Zach si girò verso Storm e sbottò “Trovi giusto chiederle di lasciare che tutta la squadra le provochi un orgasmo, così potrà condividere con loro la sua dannata vista?”

Storm strinse il braccio di Zach un po’ più forte e all’improvviso furono da soli sulla scogliera. Mentre Zach si abituava all’improvviso cambiamento di paesaggio, Storm cercò di farlo ragionare. “Fermati per un minuto e pensa a quello che Tiara ha appena detto.”.

“Ha appena detto che deve raggiungere l’orgasmo per condividere la sua vista.” tuonò Zach mentre il fuoco divampava, poi farfugliò quando si trovò sotto l’acqua fredda dell’oceano. Salendo in superficie, si rese conto di poter stare in piedi perché l’acqua gli arrivava alle spalle.

“Dannazione Storm, basta!” gridò.

Storm sorrise perché lui era perfettamente asciutto ed era sulla spiaggia a guardare il vapore che la pelle di Zachary emanava. “Proviamo di nuovo, questa volta con una testa più fredda?” gli chiese, mentre Zachary si affrettava nell’acqua verso di lui. “Tiara ha detto che la persona non deve essere dentro di lei.”.

“Sì, ho sentito quella parte.” disse aspramente Zachary, ma alzò una mano per far capire a Storm che non aveva bisogno di un’altra immersione. Era appena uscito dall’acqua ed era quasi asciutto grazie alla propria capacità di far salire la temperatura attorno a sé. L’ultima cosa di cui aveva bisogno era che i suoi vestiti odorassero di acqua di mare.

“Sono contento che tu abbia ascoltato.” Storm sorrise. “Ti sei perso la parte sul raggiungimento del piacere per alimentarsi?” Zachary lo guardò, e Storm continuò a spiegare “Non so se lei fosse consapevole di ciò che ha detto, ma se quell’affermazione è vera allora non avrà bisogno di andare a letto con qualcuno per nutrirsi. Deve solo raggiungere l’orgasmo, e questo la terrà in vita.”.

Zachary si calmò mentre ci pensava, la sua mente correva all’impazzata. Lei doveva farlo per sopravvivere all’esperienza? È per questo che Myra aveva fatto sesso con il demone quella notte... ...perché era necessario? Improbabile, pensò lui in silenzio. Il demone di quella notte non era uno sconosciuto...Myra lo conosceva.

“Il pensiero di Tiara che sopravvive come faceva Myra sembra turbarti...ma tu non comprendi del tutto il fatto che, se lei non si alimenta, muore. Quindi ti offro un’alternativa. Portala al culmine del piacere... poi fermati. Se non vuoi farlo, allora sono certo che Guy sarà più che felice di farlo al posto tuo.”.

“Lo farò.” rispose Zach, poi sbatté le palpebre quando Storm svanì. Quando la sabbia sotto i suoi piedi divenne vetro, ringhiò e si guardò intorno...tornando di nuovo nell’acqua fredda. “Nessuno mi ha chiesto se voglio vedere un dannato fantasma.”

Storm si materializzò nell’ufficio di Ren ridendo tra sé.

“Oddio, che hai fatto stavolta?” chiese Ren da dietro la sua scrivania.

Storm scosse la testa per il proprio perfido senso dell’umorismo. “Se siamo intelligenti, allora staremo alla larga da Zach per i prossimi giorni... o settimane. Dipende da quanto tempo resiste nel torturarsi. E dobbiamo anche avvertire tutti di stare lontano dalla spiaggia per un’ora o giù di lì. Conoscendo Zachary, probabilmente la starà trasformando in una bottiglia di vetro, adesso.”.

“Ti hanno mai detto che hai una vena malvagia lunga un chilometro?” Ren sogghignò, godendo della risata di Storm dopo il costante pericolo del naso sanguinante.

*****

I piedi di Damon toccarono appena l’entrata del Night Light e lui mise giù Alicia, lasciando con riluttanza la presa che aveva sulle sue labbra.

Aveva scoperto che volare era afrodisiaco per Alicia e decise che camminare sarebbe stato fuori questione da adesso fino all’eternità, per quanto lo riguardava. Anche se adesso erano lì, stava ripensando a quanto fosse intelligente farla sentire eccitata e poi lasciarla con un altro uomo...anche se era il fratello.

“Grazie per avermi portata qui.” disse Alicia con un sorriso felice. Si mise in punta di piedi e premette le labbra sulle sue, sapendo quanto fosse difficile per lui condividerla con qualcun altro in quel momento.

“Ti amo.” gli sussurrò prima di tentare di allontanarsi. Non andò molto lontano.

Damon le lanciò un’occhiata cupa e possessiva, e si rifiutò di mollare la presa. Quando lei lo guardò con un’adorabile smorfia, il petto gli vibrò con un ringhio profondo prima di premere le labbra sulle sue ancora una volta. Quando le dita di lei gli sfiorarono la nuca con seducente delicatezza, Damon alzò la testa e fece un respiro tremante.

“Continua così e ti porterò in un luogo appartato per finire quello che abbiamo iniziato.” la avvertì Damon.

Gli occhi di Alicia si illuminarono “Volentieri. Il tetto è sempre deserto.”.

Damon sorrise. “Piccola sfacciata.” mormorò, prima di girarla e spingerla verso la porta d’ingresso con un’affettuosa pacca sul sedere.

Non gli piaceva lasciarla da sola con Micah, ma sarebbe stato dannato se l’avesse lasciata a portata di mano di quei lupi arrapati del Love Bites. Voleva fare un accordo con loro e non sarebbe stato possibile se doveva occuparsi uccidere ogni lupo che la guardava.

Alicia notò che Micah aveva riacceso tutte le luci e si stava dando da fare quando entrarono. Buona parte del vetro frantumato era stata rimossa dal pavimento e la pesante apparecchiatura dell’illuminazione era stata spostata. Sul pavimento era stato installato un cavalletto con un lungo travetto appoggiato su di esso. Il forte rumore della sega elettrica echeggiava nella stanza, facendo sussultare Alicia e Damon.

Damon seguì con sguardo irritato il lungo cavo di alimentazione fino al muro e si avviò senza esitazione verso la presa elettrica. Non avrebbe potuto avere fratello migliore, che lavorava mentre faceva da babysitter alla sua sorellina. Tirò la spina e la sega si fermò, facendo alzare lo sguardo di Micah con un’espressione infastidita.

Quando Micah vide Alicia all’ingresso, la sua espressione esplose in un sorriso che fece stringere gli occhi di Damon.

“Ciao sorellina.” disse Micah, e ripose la sega. “Come mai di nuovo qui così presto? Sei scappata di nuovo da tuo marito?”

Una schiarita di voce lo fece girare e sorridere verso Damon. “Immagino che sia la risposta alla mia domanda.”.

Damon ringhiò, facendo ridere Micah e Alicia.

“Calma, omone.” disse Micah. “Visto che fai parte della famiglia, è obbligatorio essere preso in giro da tutti almeno una volta al giorno.”.

Alicia camminò nella sala, guardandosi attorno. “Ci hai dato dentro da quando sono stata qui la scorsa notte.”.

Micah scrollò le spalle “Non ho altro da fare. Quinn e Warren stanno facendo il loro lavoro al Moon Dance e mi hanno lasciato questo posto.”.

“Cosa posso fare per aiutarti?” gli chiese Alicia.

“Voi due vi state offrendo di aiutarmi?” Micah le rispose con una domanda.

“Lei sì.” lo corresse Damon. “La lascerò qui con te mentre io andrò ad occuparmi di una cosa che necessita della mia immediata attenzione.”.

Alicia alzò un sopracciglio, avendo pensato che Damon sarebbe rimasto lì con lei. I suoi occhi si strinsero, realizzando che lui aveva già altri programmi. “Pensavo che avremmo smesso di avere dei segreti.” lo accusò Alicia.

Damon le sorrise e le toccò leggermente il mento. “È una sorpresa.” disse. “Non posso fare una sorpresa alla mia mogliettina se non mantengo un paio di segreti...posso andare, adesso?”

Alicia incrociò le braccia sul petto. “Che stai combinando?” gli chiese, poi sussultò quando Damon fu all’improvviso dietro di lei, tirando a sé la sua schiena in un abbraccio stretto, prima di abbassare le labbra per sfiorarle l’orecchio.

“Lo scoprirai presto. Ora, vuoi restare qui... o tornare nel nostro letto?” Le labbra di Damon si incurvarono in un sorriso compiaciuto quando Alicia si rilassò contro di lui, e lui sentì crescere l’odore della sua eccitazione.

Micah si astenne dal roteare gli occhi e allontanarsi da loro. Sapeva che erano compagni, ma l’istinto di allontanare Damon da lei disobbediva ancora.

“Resterò qui.” sussurrò Alicia e cercò di allontanarsi da lui, ma Damon la tenne tra le sue braccia d’acciaio ancora per un po’. Godendo della sensazione, lei avvolse le braccia sulle sue come per tenerle ferme lì.

“La affido a te.” dichiarò Damon guardando dritto Micah...facendogli vedere di persona a chi lei apparteneva davvero. “Proteggila fino al mio ritorno.” Sfiorando il mento di Alicia, le girò il viso per darle un ardente bacio, prima di uscire dal club così velocemente che tutto quello che i due videro furono le porte aprirsi e chiudersi.

Quando Micah fu sicuro che Damon era lontano, sbatté il pugno sul bancone. “Proteggila fino al mio ritorno.” lo imitò con tono ostile. “Come se non avessi mai protetto nessuno finora.”

“A proposito...” disse Alicia, con il rossore lasciato da Damon che era svanito. “Ho qualcosa da dirti, caro fratellino. Tutte le volte che venivi a trovarmi in collegio dicevi che mi avresti insegnato a combattere.”.

Micah si bloccò e resistette all’impulso di indietreggiare.

“Facevi solo finta, vero?” gli chiese.

“Beh...” disse Micah con un’espressione di sconfitta. “Non ho mai pensato che avresti avuto bisogno di imparare quel genere di cose. Ti ho fatto credere che ti stavo insegnando a combattere, ma in realtà doveva essere solo un passatempo.”.

“Adesso inizierai ad insegnarmi a combattere.” disse Alicia con autorità.

Le sopracciglia di Micah si alzarono fin sotto la frangetta. “Cosa?”

“Mi hai sentita.” Alicia ringhiò, volendo essere altrettanto dura come i ragazzi. “Mi insegnerai davvero, altrimenti mi girerò, uscirò da questa porta e dirò a Damon che non eri abbastanza vigile su di me.”.

“Non lo faresti.” sussurrò Micah.

Alicia sorrise, realizzando di aver appena vinto. “Guardami!”.

Micah sospirò e si passò una mano tra i capelli. “Okay, okay...ti insegnerò a combattere.”

Alicia saltò in tondo. “Sì!”.

Micah si strofinò gli occhi, cercando di cancellare il fatto che lei era la sorella che non avrebbe mai dovuto avere un motivo per iniziare una lotta. Era così carina quando si comportava come se avesse cinque anni. Era per questo che non le aveva mai insegnato a combattere...come avrebbe potuto lottare con qualcosa di così carino?

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