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CAPITOLO TERZO . GELOSIA

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Era quasi buio quando Tristian spense la musica lenta per un po’ di rock alternativo, poi afferrò una delle bottiglie di vino che aveva nascosto nella parte bassa del Tiki-Bar. Sorrise tra sé, mentre prendeva anche tre bicchieri: da poco aveva scovato la cantina privata del nonno, nell’intrico di corridoi segreti che si aprivano parallelamente e all’interno dell’enorme resort.

Mantenere quel posto inaccessibile a tutti gli altri membri della famiglia era una delle poche cose buone che aveva fatto quell’uomo. Adesso Tristian aveva il suo piccolo segreto. Solo un’altra persona ne era a conoscenza, Angel, ma Tristian sapeva che la sorella non era tipo da imbarcarsi in quella rete di corridoi piena di ragnatele.

Notando che entrava da una delle porte laterali lo salutò con un cenno della mano: “Ehi, è ora di fare conoscenza del parentado!” Poi Tristian guidò il ragazzo verso uno dei tavoli stracolmi in cui i gemelli stavano facendo compagnia a Stacey.

“Oddio, non ho ancora bevuto niente e già vedo doppio! – giocò Ash, pensando che fare una battuta fosse il mezzo più spiccio per rompere il ghiaccio.

A quelle parole i gemelli si voltarono all’unisono verso di lui, poi dettero uno sguardo alla bottiglia di vino che Tristian aveva appoggiato sul tavolo.

“Ehi, ma quella è una delle bottiglie della riserva del nonno! Ricordo quelle rare volte che papà e il nonno ne aprivano una! – disse Devon, afferrandola e annusandone il tappo. – Dove diamine l’hai trovata?”

Prima che Tristian potesse rispondere, Damien indicò Ash. “Ma che ci hai portato, un altro ragazzo? Ne abbiamo bisogno come di un buco in testa! – esclamò, facendo distrattamente scivolare un braccio intorno alla vita di Stacey, mentre il gemello non guardava.

“Ah Ah! – rise per scherzo Tristian – Ragazzi, vi presento Ashton Fox, il fidanzato di Angel. – gesticolava, mentre faceva le presentazioni – Ash, ti presento i gemelli Devon e Damien, i nostri cugini…e la bella Stacey, che viene a torturarli quando non ha niente da fare!” Strizzò l’occhio alla ragazza, ben sapendo che lei non lo avrebbe contraddetto.

Ashton strinse a turno la mano dei gemelli, cercando di non mostrare dolore mentre i due gli stritolavano la mano con la loro stretta potente. Poi, massaggiandosi il braccio per riattivare la circolazione, disse: “Felice di conoscervi, ragazzi! Angel mi ha molto parlato di voi.”

“Davvero il nostro piccolo Angelo ti ha parlato dei suoi cuginetti ? – chiese Damien, con aria seria.

“Sì, e anche che perdi spesso sangue dal naso – aggiunse Ash altrettanto seriamente, e un po’ annoiato. Se era destino che dovesse farli incazzare, allora era pronto.

“Bella battuta! – esclamò ridendo Tristian, dando una pacca sulla spalla ad Ash.

“Davvero ti succede questo? – rise a sua volta Stacey, mentre allungava la mano a prendere una delle coppe che Tristian aveva riempito di vino.

“ Raramente. – rispose Damien sottotono, mentre ingollava anche lui la sua coppa di vino. Era avvilente che Angel si fosse fatta l’ennesima guardia del corpo. Non le bastava la combriccola Indiana?

Ignorando completamente i gemelli, Tristian picchiettò leggermente Ashton sulla schiena, per zittirlo. “Quelli laggiù sono lo zio Robert e la moglie, zia Dianne. – disse, indicando la coppia che in quel momento stava entrando nella SPA. – Se dopo i gemelli hanno smesso di fare figli, una ragione ci sarà! – continuò, facendo un sorrisetto ad Ashton.

“Chi è il tuo amico?– esclamò Tiffany, arrivando di corsa e appoggiando un ginocchio sulla coscia di Devin, a metà tra l’annoiato e il curioso. Indossava un bikini azzurro di varie taglie più piccolo e qualcosa di trasparente legato intorno alla vita.

Mollò uno schiaffetto sull’orecchio del ragazzo, quando questi si girò a fissare le sue tette. “E smettila, pervertito! – gli disse, con tono scherzoso.

“Lascia perdere, Tiff – le disse Devin di rimando con tono compassionevole – E’ già impegnato.” Le fece l’occhiolino. “ Ti dovrai accontentare di me!” Mugugnò, quando vide che Damien aveva provato a baciare Stacey. “E che cavolo, Damien, non ti posso voltare le spalle un attimo! – esclamò.

I gemelli cominciarono a litigare tra loro, con Stacey in mezzo. Lei mise delicatamente una mano sulla spalla di uno di loro e li ammonì. “Dateci un taglio, ragazzi, o vi assicuro che me ne ritorno a casa!”

“Tiffany, ti presento Ashton, l’ospite che Angel ha invitato per questa settimana. – disse Tristian. Aveva declassato Ash da fidanzato a semplice ospite volutamente. Se Tiffany lo aveva puntato, chi era lui per mettersi in mezzo? “Tiffany è la nostra cuginetta piccola – precisò ad Ash – e ha due fratellastri, che dovrebbero trovarsi nei paraggi.”

“Sono in piscina con i loro amici – disse Tiffany, con aria imbronciata al ricordo delle parole di Devin. Poi di scatto prese il ragazzo per mano e lo costrinse ad alzarsi dalla sedia. – Dai, Devin , andiamo a fare un tuffo anche noi!”

“Okay! – rispose quello, dandole una piccola pacca sul sedere e seguendola in piscina.

Ashton aggrottò la fronte ma si morse le labbra, per non esprimere chiaramente i suoi pensieri.

Aveva idea che, se lo avesse fatto, il parentado lo avrebbe snobbato per tutta la settimana. Tristian gli indicò una bella ragazza dai capelli bruni che in quel momento stava riemergendo dal fondo piscina. “Quella è Paris, la sorella maggiore di Tiffany. E quello dietro di lei che sale la scaletta deve essere il nuovo giocattolo settimanale, perché è la prima volta che lo vedo.” Gli indicò qualcuno al lato opposto della piscina. “ E quello laggiù, nella piscina per bambini, è il fratellino Jason.”

“Ma che ci mettete nel vino ? – chiese Ashton, sperando che la frase suonasse come una battuta.

“Secondo te, perché io non lo bevo? – rispose con un sorriso Tristian. Quel ragazzo cominciava a piacergli… a volte la vita faceva davvero schifo. “La mamma dei gemelli, zia Carley, dovrebbe arrivare a momenti. Cioè.. – gli sussurrò all’orecchio per non farsi sentire da Damien – se non è troppo ubriaca da non riuscire a stare in piedi!”

“Credo stia arrivando. – disse Ash, che ormai stava radiografando l’ingresso da quando aveva visto Angel. La signora in entrata assomigliava un po’ alle due ragazze, ma aveva i capelli più corti e troppo trucco. Sembrava stanca oppure… ma dai! – barcollava.

“Sì, è lei – disse Tristian – e scommetto che ora andrà a prendersi del liquore.” Emise un fischio di esultanza, quando Carley andò a prendersi una bottiglia di Corona Reale dal Tiki-Bar e se la portò sul divano, senza nemmeno preoccuparsi di prendere un bicchiere.

“E quella chi è?– chiese Ashton, notando una bella ragazza dalla pelle lattea e i capelli castani più o meno dell’età di Angel che entrava in quel momento.

“Ah… lei è un’altra cugina. – disse Tristian alzandosi e andando a raggiungere la ragazza a mezza strada. Conoscerla avrebbe fatto andare fuori di testa il buon Ash! Si chinò su di lei e schioccò a Shae un lungo bacio appassionato. Quando fu convinto di aver ormai dato spettacolo, le sussurrò sulle labbra: “Non arrabbiarti con me, ma ho appena detto ad Ashton che sei una delle nostre cugine. E’ svenuto , o è ancora lì?”

“Sta lì… ma è sempre così pallido? – ridacchiò la ragazza.

Tristian si voltò, e quasi svenne dal ridere alla vista del ragazzo in piedi con lo sguardo attonito, che faceva finta di non guardare. “Ok, andiamo a dargli una mossa! – esclamò Tristian, e poi la guidò per mano verso di lui. Arrivato al tavolo noto con soddisfazione che Damien e Stacey si erano uniti a Devin in piscina.

“Questa è mia cugina Shae… – la ragazza gli mollò una gomitata dietro la schiena – Cioè… volevo dire, la mia ragazza!” Sorrise, con sguardo colpevole. Ashton la fissò, e poi incrociò le braccia sul petto.

“Dov’è tua sorella? All’improvviso sento la voglia di nascondermi dietro qualcuno!”

“Mio fratello ti sta dando filo da torcere? – esclamò la voce di Angel alle sue spalle. Sorrideva con Shae, dopo aver ascoltato la frase sulla… cugina.

“Grazie a Dio! – esclamò Ash, e si chinò su di lei, che gli posò un tenero bacio sulle labbra. D’impulso provò una fitta di gelosia, perché quel bacio non assomigliava minimamente a quello che Angel aveva dato ad Hunter poco prima! “So che tra meno di un giorno compirò ventun anni, ma tuo fratello sta facendo di tutto per indurmi a bere! – disse Ash.

Attirandola a sé, il ragazzo non potè resistere all’impulso per guardarle dietro le spalle, per accertarsi che quell’Indiano non la tallonasse. Vedendo un uomo alto appoggiato al bancone del Tiki-Bar sussultò, ma poi si rese conto che non era Hunter. Anche quello era un Indiano, ma sul viso aveva un’espressione molto più maligna e pericolosa di Hunter.

Ray non distolse lo sguardo, ma anzi fissò più intensamente il ragazzo di Angel. Con sguardo freddo, si avvicinò al gruppetto… senza mai interrompere il contatto visivo con Ash. Notando che Angel stava osservando chi stesse guardando Ash, per un attimo il suo sguardo si addolcì per posare gli occhi su di lei, senza fregarsene minimamente di ciò che poteva pensare il suo ragazzo.

Vedendolo arrivare, gli occhi di Angel si riempirono di gioia:

“Guarda chi si vede, il mio Ray! – esclamò. Provò a staccarsi da Ash per correre verso di lui, ma quello lo bloccò con una forte stretta della mano. Lei si morse il labbro, interdetta, ma poi si rimise a sedere sorridendo allegramente, aspettando che fosse Ray a raggiungerli.

Tristian notò questo movimento di Ash e si accigliò. Angel voleva semplicemente riabbracciare l’amico che non vedeva da due anni, quindi perché Ashton era così geloso? Si alzò in piedi, pronto a dire in faccia al ragazzo che era un coglione, ma si trattenne, vedendo che Ray si era chinato su Angel e la stava abbracciando appassionatamente.

Notando lo sguardo triste di Ash, pensò che quello sarebbe stato l’inizio di una bella scenata di gelosia!

“Che bello rivederti a Sanctuary! – esclamò felice Ray, tenendola stretta più del normale, solo per far incazzare quello stronzo del suo ragazzo. Addirittura, le stampò un bel bacio sulla guancia, prima di staccarsi lentamente dalla ragazza. Mentre la guardava nei suoi occhi blu, il suo sguardo si accendeva di mille colori diversi. “Se cominci a sentire dolore alla mano dimmelo… e gli taglierò le dita! – esclamò.

“Cosa? – disse Angel. Poi subito comprese a cosa Ray si riferisse. – Ah, no! – rise, mostrando la mano ancora imprigionata dalla stretta di Ash – No, non mi dà nessun fastidio! Questo è il mio ragazzo, Ashton Fox!”

Sorrise rassicurante, ben sapendo che se non fosse stata convincente, davvero Ray gli avrebbe staccato le dita! Difenderla era sempre stata la priorità dell’amico.

Angel sbattè le palpebre al ricordo di una delle tante cose successe in passato, a questo riguardo. Di quando dette una bella ripassata a Tristian e Hunter, quando l’avevano convinta a salire sulla vecchia quercia che dava sul laghetto. Le aveva sempre proibito di farlo, e ogni volta spuntava fuori dal nulla per acchiapparla al volo da un ramo che non desse sull’acqua.

Ray nel frattempo ignorò le sue parole e continuò:

“Sono felice che tu sia tornata a casa, Angel. Magari tua nonna vedrà realizzato il suo ultimo desiderio di tenerti qui!” Si chinò su di lei per sussurrarle qualcosa all’orecchio, ma lo fece a voce abbastanza alta perché tutti sentissero. “Più tardi, c’è una sorpresa per te!” La guardò con aria da complotto, poi lanciò un sorriso a Tristian e a Shae e si allontanò. Senza far più parola con nessuno girò intorno all’enorme piscina e uscì per uno dei cancelli posteriori.

“Bene, ha già cominciato a mordere. – disse Angel, con aria triste – Si può sapere perché non si è fermato con noi?”

“Forse sta andando a prepararti la sorpresa – lo coprì Tristian, che sapeva cosa stava andando a fare l’amico.

Tornando al tavolo dei rinfreschi, Angel si massaggiò a lungo la mano che finalmente Ash le aveva mollato, e si sedette accanto a lui. Voleva chiedergli perché l’avesse stretta così forte, ma si trattenne vedendo lo sguardo di Ash fisso su Shae, che stava all’altro capo del tavolo. Se lui voleva fare lo stronzo… allora era meglio lasciarlo perdere! Lei aveva voglia di festeggiare e di stare con gli amici che non vedeva da un pezzo, da che se n’era andata!

“Allora, mio fratello si è comportato bene, o ha detto solo balle per tutto il tempo? – chiese, con aria scherzosa.

“ Credo la seconda! – esclamò Shae, facendole l’occhiolino e alzandosi. – Tristian, ti rubo un attimo tua sorella e vi raggiungiamo più tardi!”

“Beh, e non potete spettegolare davanti a noi ragazzi ? – esclamò Tristian, felice che Angel si allontanasse da Ash e che Shae non gli stesse più col fiato sul collo. Aveva invitato Shae per quella settimana, solo perché la sorella avesse un promemoria vivente sui motivi per cui doveva rimanere a Sanctuary.

“Oh, no, ci togliereste tutto il divertimento! – disse Shae, con un sorriso furbetto.

“Ok, almeno per una volta te la lascio. – scherzò Tristian, mentre Shae andò a tirare per le mani Angel fuori dalla sedia, come se fossero due studentesse.

Guardando Ash, Tristian potè notare quanto la sua espressione fosse cambiata, come se fosse passato dalla notte al giorno. Le sue labbra si erano fatte strette, e anche gli occhi avevano perso il sorriso.

Sospirò, sentendosi sollevato al pensiero di avere un altro motivo per non trovare simpatico Ashton Fox. Lui non tollerava l’idea di condividere Angel con loro. Ciò gli avrebbe dato la necessaria giustificazione per tenere Angel lontana da lui per tutto il tempo che sarebbero stati lì.

“Fammi un fischio, appena ti sarai deciso ad assaggiare un po’ di questo – gli disse, tirando fuori una fiaschetta da liquore – Non le rivedremo tanto presto!”

Ashton non rispose, ma rimase a guardare con aria torva Angel che si allontanava.

“Sono così contenta che tu sia qui! – stava dicendo Shae ad Angel mentre la conduceva al Tiki-Bar.– Tuo fratello non è l’unica persona che ha sentito la tua mancanza, lo sai!..” Spinse l’amica su uno degli alti sgabelli e si mise un dito sulle labbra. “ Che ne dici se ci buttiamo su un Long Island Ice Tea per brindare?”

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