Читать книгу Infedele: Commedia in tre atti - Bracco Roberto - Страница 5
ATTO PRIMO
SCENA III
ОглавлениеCLARA e RICCIARDI
Clara
(sedendo) Venite qua, Gino. Avvicinatevi.
Ricciardi
(resta in piedi, lontano.)
Clara
Avvicinatevi.
Ricciardi
Non troppo, Clara. Stasera siete…
Clara
Sono?.. Come sono?
Ricciardi
Stasera avete…
Clara
Cosa ho? (Guardandosi) Nulla più del solito.
Ricciardi
(accennando appena con un gesto alla scollatura) Anzi… qualche cosa di meno…
Clara
Vi turba? Rimedieremo. Prendetemi quella ciarpa.
Ricciardi
(prende la ciarpa di merletto che era sopra una sedia) Questa?
Clara
Sì, questa.
Ricciardi
(gliela porge.)
Clara
(senza prenderla) Copritemi le spalle.
Ricciardi
Solamente… le spalle?
Clara
Sbrigatevi, e finite di dire delle sciocchezze!
Ricciardi
(le avvolge la ciarpa di merletto intorno al collo con molta lentezza e con lo sguardo argutamente indiscreto.)
Clara
Mio Dio! Come siete lento!
Ricciardi
Se fossi cieco, potrei essere più svelto. Ecco… È fatto. (Sospira.)
Clara
Sedete. Parlate. Vi confesso che avrei preferito il Lohengrin a voi. Ma vi confesso pure che esclusivamente voi potete in certo modo sostituirlo. Siete mezzo poeta, e nelle vostre parole c'è sempre un po' di musica. Parlate.
Ricciardi
(siede) Ma poichè Lohengrin è costretto ad andarsene quando rivela il suo segreto, io, che non ho l'intenzione di andarmene, mi guarderò bene dal rivelare il mio.
Clara
Voglio sapere il segreto.
Ricciardi
Vi ripeto che non ho punto l'intenzione d'andarmene.
Clara
Garantisco che resterete.
Ricciardi
Promettetemi che, in ogni caso, sarete voi che mi obbligherete a restare.
Clara
Ve lo prometto! Fuori il segreto!
Ricciardi
Il segreto è che… il segreto è che io ho detto una bugia… Stasera, al San Carlo, niente Lohengrin… e niente Gioconda.
Clara
E che spettacolo c'è?
Ricciardi
Nessuno. Raffreddore generale a porte chiuse.
Clara
(in collera) E perchè avete mentito?
Ricciardi
Perchè?.. Perchè, vedendo che vostro marito era molto disposto ad andare a teatro, io, che volete?, non ho avuto il coraggio di rinunziare… alla sua assenza.
Clara
Ma io non vi permetto di trattare mio marito come un fanciullo; no, non ve lo permetto!..
Ricciardi
Ecco, vedete, ora state lì lì per mandarmene via… Se ve l'ho detto che dovevo tacere…
Clara
Non vi mando via; ma voi sarete punito lo stesso. E sapete come?.. Silvio sospetterà la ragione della vostra bugia, e tornerà subito.
Ricciardi
Non è geloso, e non sospetterà.
Clara
Tutt'i mariti sono gelosi quando non sono stati traditi.
Ricciardi
E vi dà delle noie la sua gelosia?
Clara
Non me ne dà, ma io me ne piglio.
Ricciardi
Ecco un inconveniente che voi potete eliminare con molta facilità. Se è vero che i mariti sono gelosi proprio quando non sono traditi, per ottenere che il vostro non sia geloso basterà… che prendiate un piccolo provvedimento.
Clara
Tradirlo!
Ricciardi
Appunto!
Clara
Con voi!
Ricciardi
Con me, o con un altro. Io preferirei, s'intende, e lo faceste con me.
Clara
Avete ragione, mio caro Gino; ma non c'è nulla di più incomodo che un tradimento.
Ricciardi
Non vi ci siete, finora, provata.
Clara
Chi ve l'ha detto?
Ricciardi
Ne sono convinto.
Clara
E mi fate la corte!
Ricciardi
Naturale!
Clara
Perchè me la fate?
Ricciardi
Perchè vi amo!
Clara
Senza speranze…
Ricciardi
È sempre probabile che accada precisamente quel che non è mai accaduto!
Clara
Ma, qualche volta, non è accaduto precisamente, (sottolineando) quel che non può mai accadere.
(Un silenzio.)
Ricciardi
(accostandosele di più) Vi sentite così forte, Clara?
Clara
Fortissima!
Ricciardi
Proprio?
Clara
Inespugnabile!
Ricciardi
Addirittura!? (Pausa.) Mi permettete… – per una vostra indulgente concessione di gran signora dello spirito – mi permettete di dirvi tutto quello che penso?
Clara
Ve lo permetto.
Ricciardi
(con un piccolo gesto descrittivo) Anche se io debba rasentare… l'impertinenza?
Clara
Rasentate (imitandone il gesto)… quel che volete.
Ricciardi
Voi vi sentite forte; ma – scusate – in che consiste la vostra forza?
Clara
Ho da rispondere?
Ricciardi
No. Rispondo io.
Clara
Ottimo metodo per discutere!
Ricciardi
La vostra forza, Clara, non consiste che nel sapervi debole.
Clara
Se desiderate ch'io capisca, siate più limpido.
Ricciardi
Mi spiego. Guardatemi negli occhi…
Clara
«Che sono tanto belli!»
Ricciardi
Non scherziamo!
Clara
Dunque?
Ricciardi
Voi siete inespugnabile, perchè il vostro nemico non è mai in condizione di circuirvi, di assediarvi, di assaltarvi: non è mai in condizione di… aprire la breccia.
Clara
Al contrario! Io vivo in un permanente stato d'assedio. Non faccio che circondarmi di seduttori. Mi fareste l'offesa di non accorgervi della mia civetteria?
Ricciardi
Ci tenete?
Clara
Ci tengo.
Ricciardi
Me ne dispiace tanto, perchè ho da dirvi che, vostro malgrado, voi non appartenete alla categoria delle… delle civette autentiche. Voi siete migliore di esse, cioè più donna, cioè più affine all'uomo, cioè più attratta da lui, cioè… più pericolante. Esse, vedete, osano tutto; eppure non c'è caso che caschino. Hanno il potere e lo serbano. Diamine! Una civetta che finisce con l'avere un amante è come un sovrano che abdica. Voi, invece, non lo avete per la semplice ragione… – perdonatemi se abuso del permesso di rasentare l'impertinenza – voi non lo avete per la semplice ragione che… lo evitate. Infatti, quali sono gli esperimenti della vostra resistenza? Quali sono? Il vostro boudoir è sempre pieno di troppa gente; e quando non c'è la gente, ci sono le porte aperte, il che è lo stesso; le vostre passeggiate non le fate che al cospetto del mondo; le vostre conversazioni non possono avere mai niente d'intimo e non possono esporvi agli attacchi dell'altrui sapienza e dell'altrui valore…
Clara
Non c'è che dire: parlate assai graziosamente!
Ricciardi
(continua, ascoltandosi) Vantate la vostra impassibilità? Non ne avete il diritto. Di quale seduzione avete voi trionfato? Quattro chiacchiere, una stretta di mano, uno sguardo, un mazzo di fiori, un tête-à-têtein carrozza aperta nelle ore in cui le vie rigurgitano… Oh! queste cose non sono una seduzione. Ed io, per esempio, che vi faccio la corte e che non ho nessuna voglia di rinunziare a voi, quale ragione ho d'esser convinto della vostra inespugnabilità? Voi sfuggite tutte le occasioni in cui io sarei – lo dico con una frase da tenore – «nella pienezza dei miei mezzi»; voi sfuggite tutte le occasioni in cui io potrei essere io; – voi insomma, presentite dove e come e quando comincerebbe la vostra debolezza: ed ecco, vi ripeto, ecco qual'è la vostra forza.
Clara
Sicchè, concludiamo: io ho paura di voi.
Ricciardi
Non lo so, ma nulla m'impedisce di crederlo.
Clara
Se vi fa piacere di crederlo, accomodatevi pure.
Ricciardi
Lo vedete! Vi schermite. Se foste sicura di voi stessa, mi sfidereste.
Clara
Dio buono! Sarebbe crudele e superfluo defraudarvi d'un trionfo immaginario!
Ricciardi
Attenta! Ciò che dite è arguto, ma vi denunzia sempre più debole. Scommetto che se v'invitassi a disilludere la mia immaginazione, voi rifiutereste l'invito.
Clara
Come siete complicato stasera! Via, semplifichiamo.
Ricciardi
Semplifichiamo. Volete dimostrarmi, realmente, di sapermi respingere?
Clara
O che! Parlate sul serio?
Ricciardi
E se parlassi sul serio?
Clara
Mi divertirei un mondo.
Ricciardi
E acconsentireste a darmi una prova?
Clara
Senza dubbio.
Ricciardi
Posso farvi la mia proposta?
Clara
Fatela.
Ricciardi
Non ve ne pentirete?
Clara
Non me ne pentirò. Fatela!
Ricciardi
Ebbene, vi propongo… di venire in casa mia!
Clara
In casa vostra?
Ricciardi
In casa mia.
Clara
(scoppiando a ridere) Ah ah ah!.. la gran prova non è che questa?
Ricciardi
Abito solo.
Clara
Benissimo.
Ricciardi
Vi troverete per la prima volta vicino a me, in un ambiente segreto, fra quattro mura, senza testimoni…
Clara
Benissimo.
Ricciardi
Senza porte aperte…
Clara
Benissimo.
Ricciardi
Senza difesa!
Clara
Benissimo… E poi?
Ricciardi
E poi… e poi vedremo. Accettate?
Clara
(ridendo sempre più forte) Sicuro che accetto. Ah! ah! ah!
Ricciardi
Ma che! Voi non verrete!
Clara
Ed io vi dico che ci verrò.
Ricciardi
Su, dunque: quando verrete?
Clara
Domani.
Ricciardi
L'ora?
Clara
Alle due?
Ricciardi
Alle due.
Clara
Le armi?
Ricciardi
Le sceglieremo sul terreno!..
Clara
Sta bene!
Ricciardi
(ammonendola, diffidente) Contessa Clara!..2
Clara
Signor Gino!.. Sino a domani, è vero, voi potete dubitare di tante cose, ma della mia parola… no!
Ricciardi
È giusto…
Clara
Grazie!
Ricciardi
(galantemente, alzandosi) E adesso, è necessario separarci.
Clara
Separarci?!
Ricciardi
Quando è corsa una sfida, i due avversari non hanno più nulla da dirsi, e non debbono dirsi più nulla.
Clara
Perfettamente. (Si leva e lo congeda con una profonda e lunga riverenza settecentesca.) Signore…
Ricciardi
(inchinandosi caricatamente) Contessa…
Clara
A domani?
Ricciardi
A domani. (Sta per uscire. – Silvio entra.)
2
Nota per gl'interpreti. – Dalle parole: «Via, semplifichiamo» fino alle parole: «Contessa Clara» il dialogo dev'essere un crescendo di animazione, di vivacità. Le battute debbono essere legatissime e scoppiettanti.