Читать книгу Svelare Il Re Dei Fae - Brenda Trim - Страница 5
Capitolo Uno
Оглавление“Zia” disse Ryker quando abbracciò la sorella della propria madre biologica. Maurelle, Brokk, Daine e Sol si trovavano dietro di lui. A differenza della volta precedente in cui si erano recati al bordello, gli amici del Re non stavano guardando con interesse le circostanti Fae nude. Maurelle arrossiva dall’imbarazzo, eppure teneva la testa alta e sorrideva alla zia di Ryker. Quest’ultimo ammirava Maurelle più di tutti.
La ragazza continuava a sorprenderlo, dimostrandogli quanto fosse forte ed agguerrita. Niente la poteva fermare. Era raro vedere qualcuno che non si faceva intimidire da diverse situazioni. Non aveva importanza ciò che si trovavano ad affrontare, Maurelle era sempre accanto a loro.
“Siamo venuti appena abbiamo saputo dell’incontro” proseguì Ryker dopo aver sciolto l’abbraccio. Il loro ultimo anno alla Bramble’s Edge Academy era iniziato un paio di giorni prima. L’ansia che provava il ragazzo per salire sul trono una volta completato l’anno lo stava divorando, così come aveva fatto per settimane. Gli serviva un piano, e gli serviva subito. Aveva quindi colto l’occasione, decidendo di prendere parte a quell’incontro.
“Sono così contenta che siate venuti tutti. È un gran casino” rispose Shiloh quando lo prese per il braccio.
Ogni volta in cui Ryker era stato al bordello di sua zia si era accorto che c’era in sottofondo della musica lounge, e questa volta non era diversa. Brokk cinse le spalle di Maurelle con un braccio, cercando di celare il fatto che si stesse guardando attorno. Ryker ridacchiò quando notò che la ragazza diede una gomitata a Brokk prima di allontanarlo con un ghigno complice sul viso.
“Pensa al corpo perfetto di Maurelle e non vorrai più occhieggiare le altre femmine” disse Daine a Brokk.
Sol rise quando Ryker tirò a sé Maurelle che era ora rossa in volto e lo stava guardando male. Shiloh li stava osservando con un sorriso a trentadue denti. Era divertita tanto quanto loro.
“Ragazzi, avete scelto una femmina stupenda. Tranquilla, Maurelle. Sono gelosa della tua bellezza e delle tue curve. Il tuo aspetto è esotico e vero. Una combinazione che ti renderebbe molto famosa qui al Sinful Delight. Se non fossi già impegnata t’implorerei di venire a lavorare per me alla fine dell’anno scolastico”.
Maurelle restò a bocca aperta. Ryker ringhiò, e Daine e Sol annullarono la distanza che li separava, sistemandosi proprio dietro i due. “Mi sta bene condividere la mia compagna con loro tre, ma con nessun altro. I tuoi clienti non avranno mai un assaggio della nostra Maurelle”.
Maurelle gli accarezzò il petto, tranquillizzandolo. Il ragazzo abbassò lo sguardo su quello adorante di lei. “Dovremo lavorare sulla tua diplomazia, principe azzurro. Sono tua, e tu sei mio” lo rassicurò.
“Anche noi siamo tuoi, Elle” aggiunse Brokk.
Le coppie sui divani verdi e viola di velluto erano immerse nelle proprie attività, ma quella sul divano rosso sembrava in ascolto di ogni parola pronunciata dal gruppo. Ryker non aveva idea di chi fossero, ma decise che non gli piaceva l'attenzione che il maschio aveva rivolto a Maurelle.
“Dove si tiene l'incontro?” domandò alla zia.
Shiloh sollevò una mano ed una delle sue ragazze atterrò accanto a loro. La femmina slanciata indossava un abito rosso trasparente e nient'altro sotto. Ryker si era imposto di non guardarla volare dall'alto in modo da non vedere più di quanto avesse voluto. Inoltre non voleva che Maurelle pensasse che fosse attratto dall'altra femmina.
La ragazza atterrò di fronte a Ryker, ed il maschio notò immediatamente i capezzoli della Fae, ben in vista sotto al vestito trasparente. Lo spettacolo gli fece venir voglia di portare Maurelle in una stanza in cui sarebbe stata concessa loro un po' di privacy, per poter esplorare il corpo di lei con la propria lingua. Peccato che non fosse il momento adatto per farlo.
Shiloh si avvicinò alla ragazza dai capelli rossi e le ali azzurre splendenti, e le sussurrò qualcosa all'orecchio. La femmina annuì e si allontanò, sparendo oltre delle tende rosse di velluto.
“Vi andrebbe qualcosa da bene prima dell'incontro?” domandò Shiloh al gruppo.
“Del vino andrebbe benissimo, grazie” rispose Maurelle.
“Birra” commentò Ryker. Quest'ultimo non si sorprese quando gli amici ordinarono la stessa cosa.
Shiloh sollevò la mano, ed un'altra femmina in abiti succinti si affrettò accanto alla donna. "Per favore porta del vino e della birra con dei bicchieri alla stanza Aurora".
“Sì Signora, arrivo subito". La femmina si librò in volo ed atterrò dietro al bancone. Presto i Fae avrebbero volato ovunque. Ryker stava frequentando il terzo ed ultimo anno all’Accademia, e presto sarebbe salito al trono. Aveva in mente molti cambiamenti da apportare una volta rivendicato il proprio ruolo nel reame.
Gli tornò alla mente il campo di forza esteso sopra il territorio della scuola. Avrebbe rimosso lo scudo che friggeva le ali dei ragazzi che cercavano di scappare agli agenti? La sua reazione istintiva gli disse di farlo, ma avrebbe dovuto fermarsi a riflettere su ciò che avrebbe portato effettivamente giovamento al futuro dell’istituzione. Doveva formare un comitato affinché l’informassero su ciò che avrebbe aiutato a contenere gli studenti che acquisivano i poteri, ovviamente senza arrecare loro danno. Non era così semplice come credeva che fosse.
Shiloh li guidò lungo il corridoio. Ryker restò sorpreso quando la donna entrò nel proprio ufficio. I familiari cuscini con le frange ed il divano di velluto lo accolsero, dandogli sosta dalla pazza vita che stava conducendo.
Shiloh oltrepassò la scrivania e si diresse verso la libreria. La donna si fermò accanto ad un tomo dalla copertina nera di pelle. Le dita di lei ne accarezzarono con grazia il dorso. Solo quando il volume emise un flash di luce dorata, Ryker si accorse che la donna aveva disegnato una runa sul libro.
Seguì un tonfo, a cui si succedette il rumore della pietra che sfrega altra pietra. Il suono echeggiò nella stanza. Le mensole si spostarono e rivelarono una scala.
Maurelle prese Ryker per mano e strinse forte. Il ragazzo reciprocò il gesto di lei nel tentativo di rassicurarla che erano al sicuro con Shiloh. “Dove porta?” sbottò la propria compagna. L’esitazione nella voce di lei gli fece capire quanto fosse tesa. Non poteva fargliene una colpa. Era già stata tormentata a sufficienza per dieci vite.
“È un passaggio segreto” spiegò la donna. “I membri della ribellione s’incontrano in una stanza del piano interrato”.
“Intendi nelle segrete?” domandò Brokk nell’osservare con attenzione l’ingresso.
Shiloh rise e scosse il capo. “No. Intendo il piano interrato. Una volta era adibito solo alle fognature, ma quando ho acquistato il bordello ne ho ristrutturato una parte, in modo da potermici rifugiare. La chiusi quando gli umani presero il sopravvento e mia sorella e suo marito vennero uccisi. Sapevo che chi di noi voleva ribellarsi avrebbe avuto bisogno di un posto sicuro per incontrarsi”.
Prima che potessero scendere le scale, la cameriera li raggiunse in ufficio con un vassoio colmo della birra e del vino che avevano richiesto. Ryker si affrettò dalla ragazza e le prese il vassoio dalle mani. Prima che si potesse voltare, Brokk fece lo stesso con lui. Ryker inarcò quindi un sopracciglio in direzione del proprio amico, il quale si limitò a sorridergli prima di dirigersi lungo le scale.
“Perché l’hai fatto?” chiese Ryker ad alta voce prima di cedere il passo alla zia ed a Maurelle.
“Sei il Re, non un cameriere. Cose come questa rappresentano dei doveri per noi, non per te” rispose Brokk voltandosi brevemente verso Ryker.
Ryker sentì il petto stringersi, e lo raggiunse una sensazione difficile da sopportare. Era diverso dai propri amici. Lo giudicavano più importante di loro stessi. La cosa non poteva essere più lontana dalla realtà. I membri della Guardia reale erano tanto importanti quanto lo era lui, se non più rilevanti.
“Smettila, principe azzurro. Tu sei l’essere più importante di questo reame. Senza di te cadremmo tutti nelle grinfie di qualche Fae Oscuro” commentò Maurelle. Ryker non si era accorto che la ragazza si era fermata e che lo stava guardando da qualche scalino più in basso.
“Non sono più importante senza di voi” ringhiò Ryker tenendo lo sguardo su Maurelle. Il ragazzo stava esprimendo i propri sentimenti, cercando di farle capire quanto lei fosse rilevante per lui. “Se dovessi perdervi non sarei più nulla. Non posso continuare questo viaggio senza di voi al mio fianco”.
Sol gli diede una pacca sulla spalla. “Non andiamo da nessuna parte, fratello. Prendiamo parte a questo incontro, così possiamo ideare un piano per scoprire lo stronzo dietro tutto questo”.
Ryker annuì e seguì la zia e Maurelle in silenzio. Poi fece scivolare la propria mano in quella di Maurelle ed intrecciò le dita con le sue. La temperatura scese di qualche grado nel percorrere la scala. A Maurelle vennero i brividi, ed il ragazzo si ritrovò a desiderare di avere con sé una giacca da farle indossare.
Si udì l’eco di diverse voci, quindi Ryker strinse lo sguardo nell’oscurità in modo da decifrare ciò che stavano per vedere. Sollevò la mano libera sulla quale generò una luce che fece volare più in là con l’ausilio del proprio elemento aereo.
“Sono i membri della ribellione, nella stanza più avanti. Ho realizzato ingressi segreti in diversi punti di Bramble’s Edge” lo informò Shiloh.
Il ragazzo annuì e la seguì verso la porta visibile più in là grazie alla luce emanata dall’interno della stanza. Il volume della conversazione aumentò, ed il ragazzo distinse la voce della propria madre.
Aumentò quindi il passo, e trascinò Maurelle con sé all’interno della stanza. Sol si affrettò dietro ai due, seguito da Shiloh e Daine. Brokk era già arrivato, e stava versando del vino in un calice che porse a Maurelle.
“Ryker” la madre che l’aveva allevato e cresciuto si trovava dall’altra parte del tavolo. “Avresti potuto dirmi che saresti venuto ad un incontro, figlio mio”.
“Mamma” la salutò lui dandole un bacio sulla guancia ed abbracciandola. “Odio doverti coinvolgerti in questo casino. Non posso rischiare di perderti”.
“Hai intenzione di presentarci?” esordì un maschio dal tavolo.
Galina lo lasciò andare e si voltò. “Lui è mio figlio, Oberon. L’erede al trono di Mag Mell”. I presenti trasalirono, e Ryker pregò silenziosamente che non ci fosse una talpa nel gruppo. Se così fosse stato, la sua vita sarebbe finita.
“Non percepisco l’identità reale” ribatté Oberon quando strinse lo sguardo su Ryker.
“Perché indossa un amuleto per mascherarla” annunciò Shineah quando entrò in stanza.
“Peridun” disse Maurelle abbassando il capo in segno di rispetto.
“Che bello vederti, Maurelle. Noto che ti sei aperta ad altri compagni. È un buon segno per il reame” Maurelle arrossì ed abbassò lo sguardo.
“Sono contento che tu sia qui” commentò Ryker cambiando argomento. “Spero che qualcuno qui sappia dire qualcosa sul leader del Consiglio. Credo sia lui il Fae Oscuro dietro la morte dei miei genitori”.
“Come possiamo esserne certi? Savelle ha fatto tutto ciò che ha potuto per proteggere il reame” esordì una femmina. Ryker l’aveva già vista a Bramble’s Edge. I suoi occhi rosa erano peculiari per una Fae.
“Ci ha fatto vedere ciò che vuole che noi vediamo, Phoebe” rispose sua mamma, Galina. “Ho sempre percepito qualcosa di sbagliato in lui, ma davo per scontato avesse a che fare con il fatto che aveva perso la sua compagna quarant’anni fa. È stato lui a ordinare il rapimento della compagna di Ryker e della sua prima Guardia”.
Nella stanza piombò il silenzio, e gli sguardi di tutti furono su Maurelle e Brokk. La ragazza spostò il peso da un piede all’altro e si posizionò dietro a Ryker. Oberon incrociò le braccia al petto.
“Il maschio che sembrava essere al comando quando ci hanno torturati indossava una maschera marrone di Hob. È anche quello che è scappato. Dobbiamo trovarlo ed eliminarlo” commentò Brokk prima di finire la birra che stava bevendo.
“Lo elimineremo presto, in modo che non rappresenti un rischio per Ryker” aggiunse Sol.
“E gliela faremo pagare per aver fatto del male a Maurelle. Nessuno la fa franca se la fa sanguinare” promise Daine.
Ryker desiderava vendetta quanto lo voleva Daine. Era per questo che voleva così tanto trovare quel tizio? No. Era perché si rifiutava di far soffrire ulteriormente il proprio popolo. Chiunque fosse quel Savelle era malvagio e voleva controllare l’intero reame. Si trattava di qualcosa che aveva fatto per quasi due decenni, facendo sembrare che fossero stati gli umani ad appropriarsi di tutto ciò che serviva ai Fae.
“La pagherà” promise Ryker. “Per tutto ciò che ha fatto. Dobbiamo sapere dove si trova, ma anche che ruolo abbiano gli umani nel suo piano. Dall’esterno sembra che siano loro a gestire il reame. Hanno rubato le terre che appartenevano di diritto ai Fae. È per questo che siamo deboli come non lo siamo mai stati”.
“Ci ha estirpati delle nostre aree in modo da essere l’unico ad avere accesso agli elementi presenti lì. Così, non solo noi ci siamo indeboliti, ma lui è diventato più forte. Si trovava nella posizione perfetta per utilizzare delle pozioni per controllarci a proprio vantaggio. Questa cosa finisce adesso. Non saremo più relegati nel ghetto”.
“Come possiamo farlo se gli umani lo supportano?” domandò Shiloh. “Lo voglio più di qualsiasi altra cosa, ma non voglio che tu resti ferito o peggio. I tuoi genitori volevano che tu vivessi”.
“Per questo sono qui. Ho bisogno del vostro aiuto” ammise Ryker.
I membri del gruppo si guardarono a vicenda, quindi Phoebe prese l’iniziativa. “Uno di noi si deve infiltrare nel Consiglio. Considerata la perdita dei membri ne dovranno convocare altri. Nessuno è felice del fatto che gli umani continuino ad occupare le nostre terre. Savelle dovrà arrendersi quando inizieremo ad avanzare delle richieste”.
“Speri che lo faccia. Ma forse non gli servirà più un Consiglio” commentò Maurelle. “È in grado di manipolare la mente della maggior parte della popolazione, ed il nostro gruppo ridotto non ha possibilità di vincere contro gli umani. Di cui la maggior parte sono innocenti”.
Galina annuì. “Hai ragione, ma è l’unico modo in cui possiamo cominciare. Se vogliamo riprenderci il reame con il minimo dei danni ci servono ulteriori informazioni circa la dinamica delle cose”.
“Stai dando per scontato che riusciremo a rimuovere gli umani dal reame quando Ryker salirà al trono. Hanno armi da fuoco che ci possono annientare senza troppo sforzo” aggiunse Oberon dando un’alzata di spalle.
“Stai suggerendo di non fare niente?” ribatté la mamma di Ryker.
Il ragazzo si portò la mano in tasca e vi estrasse il talismano datogli da Shineah. Quindi lo porse a Maurelle. “Basta” esclamò lui. I presenti rimasero subito in silenzio, e portarono tutti lo sguardo su di lui. Ryker allargò le proprie ali rosse e nere, ed incrociò le braccia al petto.
“Chi vuole infiltrarsi nel Consiglio? Porteremo avanti questo piano. Non possiamo restare fermi. Ci sono molte incognite, ma ciò che so è che Savelle verrà eliminato, e i Fae ricostruiranno il loro reame in modo da portarci più beneficio”.
“Cercherò una pozione” gli disse Oberon.
“Posso farlo anch’io” commentò un maschio dagli occhi color ambra e dalle ali dorate e color granata.
“Sei sicuro, Devon? Ci servi in una posizione di controllo nei confronti delle forze dell’ordine” gli chiese Galina quando si allungò verso un calice vuoto, con l’intento di versarsi del vino. Ryker l’anticipò, servendole il vino e porgendole il calice. La donna gli sorrise e gli accarezzò una guancia con la mano, come a volergli ricordare quanto gli avesse voluto bene per tutta la sua vita.
Ryker doveva ringraziare Galina poiché l’aveva cresciuto facendolo diventare il maschio forte e determinato che era. La donna aveva dedicato la propria vita a lui, ed il Fae avrebbe fatto in modo di assicurarsi che la propria madre avrebbe avuto una vita migliore da quel momento in poi. Si meritava di vivere nel lusso; il ragazzo era però al corrente che Galina non avrebbe mai voluto una vita simile se gli altri non avessero avuto il necessario per sopravvivere.
“Manterrò la mia posizione, nonostante lui molto tempo fa mi chiese di unirmi al Consiglio. Non capii perché, quindi all’epoca mi rifiutai. Adesso non posso fare a meno di chiedermi se avessi invece percepito qualcosa del genere” ammise Devon.
“Dobbiamo collaborare per fare in modo che Ryker prenda il potere” li informò Shineah. “Il destino del nostro reame è nelle nostre mani. Raccogliete quante più informazioni possibili in modo da essere pronti per aiutare quando verremo chiamati”.
Il gruppo accettò il piano, e Ryker abbracciò Maurelle quando si rese conto della loro posizione precaria. Odiava che la propria compagna e Guardia reale fossero al centro della questione. Erano più in pericolo di quanto lo fossero stati durante l’anno precedente, quando erano quasi morti per mano dei suoi nemici.
Se solo Ryker avesse potuto fare questa cosa da solo. Shineah incrociò lo sguardo di lui e scosse il capo. ‘Hai bisogno di loro. Fallirai se cercherai di affrontare Savelle senza i tuoi alleati al tuo fianco’.
A Ryker vennero le vertigini quando la Peridun comunicò telepaticamente con lui. Sapeva che la donna aveva ragione. Ciò non rendeva però il tutto più facile da accettare. A prescindere da qualsiasi altra cosa, Ryker avrebbe fatto tutto il possibile per assicurarsi che i suoi alleati fossero al sicuro quando sarebbe giunto il momento. La priorità era trovare il Fae Oscuro ed eliminarlo. E non vedeva l’ora di farlo.