Читать книгу Come Baciare Una Debuttante - Dawn Brower - Страница 8
Capitolo Terzo
ОглавлениеMai Aletha si sarebbe sognata di incontrare un uomo enigmatico come quello su un treno diretto a Londra! Comunque, era felicissima che ciò fosse successo. Era anche un uomo molto affascinante, con quelle ciocche brune che gli incorniciavano il viso. Portava i capelli un po’ lunghi sul collo, dove facevano una morbida onda. Frenò a stento l’impulso di allungare una mano e prenderli tra le dita, per vedere se fossero davvero così morbidi come le sembrava! Invece, si tenne le mani ben raccolte sul grembo. Non voleva fare una brutta impressione al primo incontro! E non riusciva a ricordare se mai un uomo le fosse piaciuto a quel modo. Era ormai innamorata dei suoi occhi, che apparivano grigi ma che poi risplendevano di tutti i colori del mondo. Rafe…Anche il suo nome le piaceva. Si sentiva eccitata al solo pronunciarlo! Praticamente… era cotta!
“Cosa vi porta a Londra?” le chiese lui. Aletha sospirò. Gli occhi di lui parevano risplendere, alla luce del mattino. Si disse che doveva tornare alla cruda realtà, se non voleva avere un brutto risveglio.
“Impegni di famiglia.” rispose, sbrigativamente. Non aveva intenzione di accennare al matrimonio. Voleva godersi al massimo quei brevi istanti con lui. Inoltre, quel William Collins non lo conosceva neppure! Sua sorella era quella avvezza a questo tipo di cerimonie, ma i suoi genitori l’avevano quasi obbligata a essere presente alla cerimonia. Probabilmente, speravano che lei facesse qualche amicizia. Molti signori della nobiltà sarebbero stati presenti.
“Capisco. – le stava dicendo– Ma che noia! Anch’io sono costretto a recarmi a Londra da impegni familiari.”
Lei sorrise. “Vi auguro che siano più divertenti dei miei!”
Lui sorrise di rimando. “Lo spero. Anche se in passato ho avuto periodi migliori.”
Aletha pensò di chiedergli qualcosa in più, a questo proposito, ma poi scartò l’idea. Il passato non aveva alcuna attrattiva. Ciò che contava era l’attimo presente, tra loro. Ciò che si sarebbero detti e quello che avrebbero fatto. Magari, poteva invitarlo al matrimonio di sua cugina; nessuno della famiglia si sarebbe opposto. O forse sì, i suoi genitori, che si auguravano che trovasse un partito migliore di quello. In realtà, a nessuno fregava davvero quello che lei voleva nella vita. Altrimenti, qualcuno l’avrebbe pur aiutata a realizzare il suo unico desiderio: entrare a far parte dell’azienda di suo nonno! Anche ora che aveva manifestato apertamente le sue ambizioni, i suoi genitori non l’avevano supportata. Si trovava in un momento fatidico per il suo futuro, ma nessuno sembrava volerlo capire. Era una femmina, e ciò a cui aspirava non era appropriato.