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AVVERTIMENTO.

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Il presente libriccino fu composto prima della ricorrenza del Centenario leopardiano e vide la luce durante quella memorabile celebrazione, cioè mentre l'immensa miniera dello Zibaldone, per mezzo secolo rimasta ignorata o inaccessibile, si veniva appena schiudendo. Dopo che fu tutta aperta ed in ogni senso percorsa, l'autore di questo breve studio credette suo debito tener conto dei nuovi preziosissimi materiali per una futura nuova edizione del suo lavoretto, e si accinse infatti all'opera; sennonchè fu ben presto costretto a riconoscere che per giovarsi quanto era necessario dei sette volumi dei Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura non bastava ritoccare le pagine che egli aveva scritte, ma bisognava rifarsi dal primo principio e comporre un altro libro, se non di diverso disegno, certamente di più largo respiro.

Poichè non gli è finora riuscito di portarlo a compimento, e propriamente dispera che gli riesca mai più, egli non ha saputo che cosa fare del suo primo saggio: se lasciarlo, cioè, esaurito, come è da tanto tempo, o ripubblicarlo tale e quale. A questo secondo consiglio si apprende oggi, confortato dal giudizio del quale volle onorarlo, ventitrè anni addietro, il Maestro dei maestri. La lettera di Giosue Carducci qui riprodotta sarà la migliore giustificazione della presente ristampa, come fu ed è il massimo premio che l'autore potesse mai ripromettersi.

28 giugno 1921.


Bol. 18 l. 1898

Caro signore,

Grazie del libro. Mi pare una enciclopedia del pensiero e del sentimento leopardiano di fonte, condotta con metodo esatto e fedele, molto buona e utile.

Può addomesticare, e lo spero e l'auguro, la gente, sempre e per lo più grossolana e pregiudicata e declamatrice, alla cognizione della imagine del poeta e pensatore.

La saluto.

Giosue Carducci

Leopardi

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