Читать книгу Il Bene E Il Male, Memorie - Gerardo D'Orrico - Страница 7

2. Documento.docx 16.09.2005

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Irrompere: la verità è come un mazzo di carte o di effetti, malleabile, importantissimo per la legge, il silenzio, la luce naturale del Sole, della Luna, senza aggiunte come l’aria che respiriamo. I beni sono bellissimi, non belli, come quando ti fai più grande, ti muovi da solo, non pensare sempre che già lo fai, il tempo è passato cerca la strada è stata già segnata, si va avanti. Il tempo forma reti di universi e scopi per noi, l’arte segnala in obliquo né troppo alto, né troppo basso così è utile. Nel reale i mali pure portano dei problemi: amore è sabato, l’Italia è un errore, un chiaro sentore del guasto, un possesso del male ma, proprio come tanti anni fa tutto è a posto, la strada è diritta, ai lati degli alberi da attraversare.

Cosa succede mi interessa, penso bello regalarsi un pacchetto di sigarette, passare la serata a fumarle quasi tutte. Liberati! Non si scappa da questo posto, il bene lo decidi tu, la vita decidi tu. Era un grande errore non appagarci, come l’esser sparati di male, cioè senza una speranza, sempre meglio un contatto più in là, cosa siamo venuti a fare se non per compier tutto il bene. Dai gioca, muoviti, non darti alla fuga è molto più forte il bene, anche se per molti non esiste o verosimilmente ci sono solo quei demoni, loro imperano il mondo sommerso e le facce ricoperte.

In te entra il male forse? Sei distratto? Avremmo resti dell’animale uomo addosso ma è vero che ci siamo presi solo la parte d’amore concessa o pretesa lasciando il lusso. Abbiamo regalato al diavolo non al demonio per entrare a far parte della società, poi il demonio dovrebbe essere un male e preferiamo viver fuori, infatti si dice che chi è entrato ha trovato la luce, in realtà si è rovinato, imbrogliato. La testa non devi né alzarla, né abbassarla, lasciala diritta e muovila nei sensi orizzontali per trovare la tua legge poi minimizzare non lo devi fare per forza, maledetto chi ha fatto i luoghi comuni, tutto è già qui come all’improvviso l’avessi già superato, trascurato o te l’hanno rubato, di questi tempi si vive nel mondo di cosa non doveva succedere e, di male non denunciato. Devi essere profondamente ricco, pratica un’arte. Grazie sì, grazie a te, esiste tanto materiale oltre la morte in vita, siamo in un carcere non richiesto, uniti nella sorte poi in fine è solo sicurezza che un giorno andremo oltre, tra l’altro per lo Stato siamo tutti solo beni, trasparenti, limpidi e immacolati, e comunque se non riconosci un male di norma non facciamo niente. Qui si trascorre il sereno esistere, cioè solo immaginazione poi si trasforma in realtà, il novanta per cento di cosa si vede, del resto è matematica o il contrario, la nicotina può essere anche un’amica e la solitudine varia, poi ci sconvolgeranno le idee, ci sono molte persone che non pensano per niente, non è neanche colpa loro, in rete quasi tutti siamo spinti fuori, non si sente un male acuto. Asini e pecore che si chiamano a vicenda o, fedeli del male, non sanno nemmeno cos’hanno detto. Se accade un male non sai che succede! Com’è esageratamente fuggente il tempo, com’è mal sfruttato il genio della vita, il presente. All’arte stai attento come agli inutilizzi dello Stato, una scheda di cose possibili, com’è reale il resto occultato, in memoria di un mondo che non esiste più o, s’ostenta ancora portare. Paure, terrore quanti mali si devono sconfiggere ancora, l’ignoranza forse uno Stato. Uscire fuori da un ciclo ripetuto sani è una realtà che vietato pensarla, alla fine del tempo verrà individualizzata, il quesito è ovvio, la soluzione è certa. Il mondo si è fermato poi è ripartito l’anno duemila, non solo io un male impedisce un’arte, un’armonia fin quel che può, comunque siamo in rete il gioco è fatto, siamo prenotati spero ti vada bene, sempre. Abbasso i mali installati alla luce del Sole e frutti misti in più, occorre saper scegliere le persone da frequentare, l’esperienza dipende tutta dalle abitudini… vediamo di chi sono le responsabilità, non pensare male, non è morto nessuno.

Che ‘l passato brilli come il Sole del presente. Ciao, G

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