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4. Disco 21.11.2005

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1. Titolo. Esistono due habitat principali, divergenti dal bene vero. Uno: il bene, un software demoniaco basato su etichette invece di luci, cioè vivere nel male senza parlare, molto presente bello, stabile, contatti sintattici e aerei di vario genere capaci di farci esistere nel bene, anche con la presenza del male. Due: il bene più libero, la vita organizzata tra i beni, una presa di coscienza del male, un modo molto amichevole e amoroso d’accordo secondo cui i soldi, le amicizie girano a volte in modo illegale. Creperemo la terra per riabituarla, organizzati a esclusione di un male per vivere in modo adagiato la sicurezza del prossimo bene, non solitudine imposta dalla negazione dell’esistenza. Un bene nella nostra terra è tanto negato o proibito, in consultabile eppure ovvio, privo dell’essere uno che non può vivere. Potenza è verità, noi siamo soli.

2. Due. Nell’anno zero cinque si vive nel male, levati dalla vita, in parziale assenza, chi muore non esiste più, il peso delle cose può solo essere visualizzato, schedato in uno spazio chiamato albergo. Spiegazioni sono in uno schema legale, risolutivo al chiaro, le luci e le voci, i colori e le denunce. Fuori, la gente mangia diverso.

3. Visualizzazione. Punti di visualizzazione non di percezione o di realizzazione, chi non ha mai parlato del male è in un punto morto, utilizza solo due punti avanti e indietro, invece ne servono minimo due cento mila. Cerca attorno a tutte le giunture delle tue ossa, con tutte le direzioni, uno schermo davanti agli occhi al posto dell’apparato oculare.

4. Ribelle. Ribelli non si è per morte, distruzione o violenza. Una superficie è la pausa, non tutto è male, occorre fare una serie di azioni, contestare il malsano, per chi non esiste un interruttore, si è bene o il contrario, una rivolta o l’assunzione di un partito. Il software è un falso, dovrebbero essere diverse le sfumature tra il buono e il malevolo, una realtà non vive mai di un solo particolare. All’inizio è un gioco, almeno l’essere significa avere la testa, le mani, i piedi, senza delle aperture di luci o graffiti, molto raro di questi tempi. Io cerco sempre un suono attivo o un buon motivo, se non un ottimo interesse personale per trattare bene. Certo che i nostri sogni si realizzano, sono le realtà, apri il bene è lunga la strada, basta parlare da una goccia a una goccia, siamo in un mondo perso dov’è sufficiente togliere la polvere e aprire le porte.

5. Calcolo. Quando il calcolo risulterà zero, il bene sarà una limpidezza nel cervello. Tutto legale, sentirai solo un gran botto e la luce. Quanto ancora si deve chiudere il mondo, il resto sarà o, è già un’arte minimale, in altro modo e poi restare solo in vita immobili. Ho trovato la strada senza male, la realtà è vera ne siamo tutti partecipi, anche solo a testimonianza che un giorno la terra vedrà il bene o, il regno del Signore. Colpa è dei mali, tanti, insospettabili, riuniti sotto una stessa forma, al loro incenerimento saremo sempre fatti. Viva la terza dimensione a discapito delle altre due, solo ieri decantate come un massimo dei beni. Un male ha solo due dimensioni, non ha un processore ehm, uno spessore per questo non viene filmata la causa della moderna rottura, le posizioni fisiologiche assunte da tutti, in modo diverso ma classificabili. Predisposizione e auto nel contesto sono la chiave, la divisione tra un bene e un male, il riconoscimento.

6. Audio. Possiedo lo scettro della vita, io sono un bene tutto è magico non come nella vita ehm, falsa ma reale, una favola come di un mago, tutto un sogno reale. Tutti i rumori sono reali, il malevolo ne muore di quelli del computer. In una scatola grande quanto il mondo, alla fine sempre occorre trovare un ordine per tutte le cose, ingrandire l’immagine per focalizzare gli oggetti. Abituati a non dare fastidio, hai superato il male.

7. Ritornare. Lascia completamente le persone che fanno parte del male, essere in rete è essere in vita, iscritto, presentato è usufruire. Muoversi è nel legale che ci mantiene liberi, come tutti essere, pagare e avere finché non appaiono le soluzioni. Io sono uscito dal male e vivo fuori a casa ma, il male è ancora libero oggi, attento a ciò che chiamo i nuovi, i nuovi umani restituiti o se in un giorno ti risvegliassi con ricordi comuni, strani eppure famigliari.

Buona giornata, G.

Il Bene E Il Male, Memorie

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