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§. III.

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Quanto alle cose, che possono in Como trattenere l'erudita curiosità del forastiero, deesi prima collocare la superba Cattedrale posta sulla piazza maggiore. Cominciossi nel 1396; fu l'opera di più secoli; e fu unicamente eseguita colle devote beneficenze de' splendidi cittadini. Il forastiero vi potrà ammirare l'ampiezza e gli ornamenti d'ogni sorta; e dopo aver tutto esaminato dovrà conchiudere, che questa magnifica mole tutta marmorea non conosce superiori, tranne S. Pietro di Roma, S. Paolo di Londra e il Duomo di Milano.

Dietro il Duomo sorge un'altra dignitosa fabbrica dedicata al colto ed onesto divertimento de' cittadini. È questo il nuovo Teatro, eretto da pochi anni con particolare splendidezza; e il forastiero dopo averne trovata graziosa l'arena, bellissimi i ridotti, maestoso tutto il fabbricato, sarà pur forza che ne confessi leggiadrissimo il Teatro.

In vicinanza di Porta Milano, fatta nell'ampia torre stata costrutta nel 1182, da cui dassi anche altro nome alla Porta, scorgesi la recente suntuosa fabbrica del Liceo, che già volge al suo compimento, e la cui facciata è sostenuta da otto rare colonne fra l'altre, che da Benedetto Giovio e dagl'intendenti voglionsi di marmo greco[7]. Il Liceo è fornito d'una buona biblioteca, che la munificenza del Governo va continuamente arricchendo; d'un gabinetto fisico ben provvisto di fisiche suppellettili; d'una serra e d'un giardin botanico. È poi specialmente distinto per ottimi professori.

Prima però di uscir di città amiamo di annunciare all'amator delle belle arti gli angelici freschi, che adornano l'altar della Vergine nella Chiesa di S. Fedele, e che ritengonsi di Camillo Porcaccino; il Museo Gioviano posseduto in parte dal Conte Paolo Giovio, e in parte dagli illustrissimi fratelli Giovj Conte Cavaliere don Francesco e Cavaliere don Paolo, presso i quali esiste ancora una sceltissima biblioteca; infine varj quadri e dipinti di pregevoli pennelli, che trovansi presso l'illustrissimo sig. don Benigno Natta, l'illustrissimo sig. Conte Mugiasca, attuale I. R. Consigliere di Governo, e l'illustrissimo sig. Ciceri don Camillo.

Fuori della Città, all'amena spiaggia dell'Olmo in capo al Borgo Vico, degnissimo è d'essere ammirato il grandioso edifizio dell'illustrissimo sig. Marchese Innocenzo Odescalco. La sala maggiore di questo palazzo, splendida per marmi e per molt'oro, non sa punto invidiare le aule reali.

Quella parte del Vico che giace in riva al lago è resa signorile e deliziosa dai molti nobilissimi suburbani che vi torreggiano.

Il Collegio Gallio vicino a Porta Sala ossia Svizzera è meritevole della considerazione del forastiero. Fu questo Collegio fondato dal Cardinal Tolomeo Gallio nel 1583 ed affidato ai Padri Somaschi che vi entrarono nel 1589. È il Collegio presentemente in fiore, e a tutta ragione, poichè ottima è l'educazione che dagli attuali Padri vi si presta. Rettore del Gallio n'è l'esimio sig. don Carlo Locatelli, e n'è grande ornamento l'ellenista sig. abate don Giuseppe Pagani professor di rettorica.

Non guari lunge dal Gallio è posto il celeberrimo Santuario del Crocifisso. Il Simulacro che vi si venera credesi lasciato in Como da una Francese compagnia di Bianchi intorno all'anno 1400, ed è rinomatissimo per molti insigni miracoli operati. In questo ricco Tempio avvi pure un organo di tanta eccellenza che fassi per uno de' primi d'Italia.

Dal Crocifisso è breve il passaggio allo Spedal Maggiore. Questa vasta fabbrica è osservabile per le ampie e ben ventilate crociere. Il Luogo Pio è saviamente regolato da una Congregazione di Gentiluomini, avente per capo l'I. R. Delegato Provinciale.

Al principio del Sobborgo di S. Rocco, e in capo a quello di S. Martino ritrovansi le due comasche fabbriche di pannilani. Si acquistarono esse molta riputazione per l'eccellenza de' panni che ne sortono. La prima spetta alla ragguardevole famiglia Luraschi; la seconda, più grandiosa ancor dell'altra, appartiene alla nobile Famiglia Guaita, che si meritò premii e distinzioni dal cessato Governo per avere condotto l'arte a rara perfezione: e l'amatore delle buone arti non tralasci di visitarle.

Como poi oltre le succennate cose vanta ancora un Seminario Vescovile; un Conservatorio, ed un monastero di Salesiane per l'educazione delle fanciulle.

La Comasca popolazione ascende a 14000 in 15000 abitanti[8]. Il suo principal commercio è in seta, onde conta molte ottime fabbriche di seterie. Sul carattere infine de' Lariani recheremo, conchiudendo, la osservazione del celebre Bettinelli, trovarsi intorno al Lago di Como il più ingegnoso ed industrioso terreno forse d'Europa. Entus. pag. 362.

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