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RICHIAMO EPIGRAFICO


“Matteo raccolse nella lingua dei giudei i detti del Signore e ciascuno li tradusse come era capace”.

(Lettera di Papia vescovo di Gerapoli, discepolo di un Giovanni – Giovanni l’evangelista? – e morto presumibilmente fra il 120 e il 130 d.C.)

“Matteo scrisse un vangelo presso gli ebrei nella sua lingua materna”.

(Ireneo di Lione, morto verso il 200 d.C., discepolo di Policarpo di Smirne a sua volta discepolo di Giovanni apostolo: "Adversus haereses")

“Si dice che Panteno andò nelle Indie e pure che trovò ch’era stato preceduto dal vangelo di Matteo presso alcuni indigeni del paese i quali conoscevano Cristo. A costoro Bartolomeo, uno degli apostoli, aveva predicato e lasciato in caratteri ebraici l'opera di Matteo”.

(Eusebio di Cesarea, morto presumibilmente nel 339 o 340 d.C. "Historia Ecclesiae, V, 9,1; 10,1")

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