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7. La riflettività dell’universo

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9:7.1 (105.1) L’Attore Congiunto è in grado di coordinare tutti i livelli della realtà universale in modo da rendere possibile il riconoscimento simultaneo del mentale, del materiale e dello spirituale. Questo è il fenomeno della riflettività dell’universo, quel potere straordinario ed inspiegabile di vedere, di udire, di sentire e di conoscere tutte le cose via via che avvengono in un intero superuniverso, e di focalizzare mediante la riflettività tutte queste informazioni e conoscenze in un qualunque punto desiderato. L’azione della riflettività si manifesta in modo perfetto su ciascuno dei mondi capitale dei sette superuniversi. Essa è operante anche in tutti i settori dei superuniversi e all’interno dei confini degli universi locali. La riflettività si focalizza infine nel Paradiso.

9:7.2 (105.2) Il fenomeno della riflettività, quale si manifesta sui mondi capitale dei superuniversi nelle stupefacenti prestazioni delle personalità riflettive che vi stazionano, rappresenta l’interassociazione più complessa di tutte le fasi dell’esistenza osservabili nell’intera creazione. È possibile risalire le linee dello spirito sino al Figlio, quelle dell’energia fisica sino al Paradiso e quelle della mente sino alla Terza Sorgente; ma nel fenomeno straordinario della riflettività dell’universo c’è un’unificazione unica ed eccezionale di tutte e tre, associate in modo tale da consentire ai dirigenti dell’universo di conoscere istantaneamente condizioni remote, simultaneamente al loro verificarsi.

9:7.3 (105.3) Noi comprendiamo gran parte della tecnica della riflettività, ma vi sono molte fasi che veramente ci sconcertano. Sappiamo che l’Attore Congiunto è il centro universale del circuito della mente, che è l’antenato della mente cosmica, e che la mente cosmica opera sotto il dominio della gravità mentale assoluta della Terza Sorgente e Centro. Sappiamo inoltre che i circuiti della mente cosmica influiscono sui livelli intellettuali di tutte le esistenze conosciute. Essi contengono i resoconti dello spazio universale ed altrettanto certamente si focalizzano nei Sette Spiriti Maestri e convergono nella Terza Sorgente e Centro.

9:7.4 (105.4) La relazione tra la mente cosmica finita e la mente divina assoluta sembra essere in evoluzione nella mente esperienziale del Supremo. Ci viene insegnato che agli albori del tempo questa mente esperienziale fu conferita al Supremo dallo Spirito Infinito, e noi ipotizziamo che certe caratteristiche del fenomeno della riflettività si possano spiegare solo presupponendo l’attività della Mente Suprema. Se il Supremo non è coinvolto nella riflettività, non riusciamo a trovare una spiegazione per le attività complesse e le operazioni infallibili di questa coscienza del cosmo.

9:7.5 (105.5) La riflettività sembra essere onniscienza entro i limiti del finito esperienziale e può rappresentare l’emersione della presenza-coscienza dell’Essere Supremo. Se questa ipotesi è esatta, allora l’utilizzazione della riflettività in una qualunque delle sue fasi equivale ad un contatto parziale con la coscienza del Supremo.

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