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1. Il Dio d’Azione
Оглавление8:1.1 (90.5) Nell’eternità del passato, con la personalizzazione dello Spirito Infinito il ciclo divino della personalità diviene perfetto e completo. Il Dio d’Azione è esistente, e l’immenso scenario dello spazio è pronto per il prodigioso spettacolo della creazione — l’avventura universale — il panorama divino delle ere eterne.
8:1.2 (90.6) Il primo atto dello Spirito Infinito è di esaminare e riconoscere i suoi genitori divini, il Padre-Padre ed il Figlio-Madre. Egli, lo Spirito, li identifica entrambi incondizionatamente. Si rende pienamente conto delle loro personalità distinte e dei loro attributi infiniti come pure della loro natura congiunta e della loro funzione unificata. In seguito e volontariamente, con premura trascendente e spontaneità ispirante, la Terza Persona della Deità, nonostante la sua uguaglianza con la Prima e con la Seconda Persona, s’impegna ad essere eternamente fedele a Dio il Padre e riconosce la sua dipendenza perpetua da Dio il Figlio.
8:1.3 (90.7) Insito nella natura di quest’atto e nel reciproco riconoscimento dell’indipendenza della personalità di ciascuna delle Deità e dell’unità d’azione di tutte e tre, il ciclo dell’eternità è stabilito. La Trinità del Paradiso è esistente. La scena dello spazio universale è pronta per il panorama multiforme e senza fine dello svolgimento creativo del proposito del Padre Universale tramite la personalità del Figlio Eterno e grazie all’esecuzione del Dio d’Azione, l’agente esecutivo che attua nella realtà l’associazione creatrice Padre-Figlio.
8:1.4 (91.1) Il Dio d’Azione agisce e le volte inerti dello spazio si animano. Un miliardo di sfere perfette scaturiscono all’esistenza. Prima di questo ipotetico momento nell’eternità, le energie dello spazio insite nel Paradiso sono esistenti e potenzialmente operative, ma non hanno una reale condizione di essere; la gravità fisica non può essere misurata se non mediante la reazione delle realtà materiali alla sua incessante attrazione. Non c’è alcun universo materiale in questo (supposto) momento eternamente lontano, ma nell’istante stesso in cui un miliardo di mondi si materializza, si evidenzia una gravità adeguata e sufficiente per tenerli nella presa eterna del Paradiso.
8:1.5 (91.2) Scaturisce ora, attraverso la creazione degli Dei, la seconda forma d’energia e questo spirito effluente è istantaneamente afferrato dalla gravità spirituale del Figlio Eterno. Così l’universo, abbracciato da una duplice gravità, è toccato dall’energia dell’infinità ed immerso nello spirito della divinità. In questo modo il terreno della vita è pronto per la coscienza della mente, resa manifesta nei circuiti dell’intelligenza associati dello Spirito Infinito.
8:1.6 (91.3) Su questi germi d’esistenza potenziale, diffusi in tutta la creazione centrale degli Dei, il Padre agisce e la personalità delle creature appare. Allora la presenza delle Deità del Paradiso riempie tutto lo spazio organizzato e comincia effettivamente ad attrarre tutte le cose e tutti gli esseri verso il Paradiso.
8:1.7 (91.4) Lo Spirito Infinito si eterna in concomitanza con la nascita dei mondi di Havona, poiché questo universo centrale è creato da lui, con lui ed in lui, in obbedienza ai concetti congiunti e alle volontà unite del Padre e del Figlio. La Terza Persona si deifica con questo stesso atto di creazione congiunta e diventa così per sempre il Creatore Congiunto.
8:1.8 (91.5) Questi sono i momenti grandiosi e solenni dell’espansione creatrice del Padre e del Figlio per mezzo dell’azione, e nell’azione, del loro associato congiunto ed esecutore esclusivo, la Terza Sorgente e Centro. Non esistono testimonianze di questi momenti emozionanti. Noi disponiamo soltanto delle scarne rivelazioni dello Spirito Infinito per convalidare queste possenti operazioni, ed egli conferma semplicemente il fatto che l’universo centrale e tutto ciò che attiene ad esso si è eternato simultaneamente al suo raggiungimento della personalità e dell’esistenza cosciente.
8:1.9 (91.6) In breve, lo Spirito Infinito attesta che, poiché egli è eterno, è eterno anche l’universo centrale. Questo è il punto di partenza tradizionale della storia dell’universo degli universi. Non si conosce assolutamente nulla e non esistono archivi concernenti un qualsiasi evento od operazione anteriori a questa prodigiosa eruzione d’energia creatrice e di saggezza amministrativa che ha cristallizzato l’immenso universo che esiste e che funziona così mirabilmente al centro di tutte le cose. Al di là di questo evento vi sono le insondabili attività dell’eternità e le profondità dell’infinità — il mistero assoluto.
8:1.10 (91.7) Noi descriviamo in tal modo l’origine sequenziale della Terza Sorgente e Centro per condiscendenza interpretativa verso la mente limitata dal tempo e condizionata dallo spazio delle creature mortali. La mente umana deve avere un punto di partenza per rappresentarsi la storia dell’universo, ed io ho ricevuto l’incarico di fornire questa tecnica di approccio al concetto storico di eternità. Nella mente materiale la logica esige una Causa Prima; per questo noi postuliamo il Padre Universale quale Prima Sorgente e Centro Assoluto di tutta la creazione, insegnando allo stesso tempo alle menti di tutte le creature che il Figlio e lo Spirito sono coeterni con il Padre in tutte le fasi della storia universale ed in tutti i regni dell’attività creativa. E facciamo questo senza trascurare in alcun senso la realtà e l’eternità dell’Isola del Paradiso e degli Assoluti Non Qualificato, Universale e della Deità.
8:1.11 (92.1) Per la mente materiale dei figli del tempo è sufficiente riuscire a concepire il Padre nell’eternità. Noi sappiamo che un bambino può collegarsi meglio con la realtà approfondendo prima le relazioni della situazione genitore-figlio ed allargando poi questo concetto fino a comprendere la famiglia come un tutto. Successivamente la mente in crescita del bambino sarà capace di adattarsi al concetto delle relazioni di famiglia, alle relazioni della comunità, della razza e del mondo, poi a quelle dell’universo, del superuniverso ed anche dell’universo degli universi.