Читать книгу Da dove vengo. Perché sono qui. Dove sto andando 2.0. Memorie di un alieno - Valentino Ruzanov - Страница 7

5. SPERONE D’ORO

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Sabato, 18:00. – Ciao. Ci piacerebbe incontrarti. Con te solo. Ristorante “Zorotaya Spora…” Sporrra… Golden Spur. Sette pi um. OK?

Controllo con calma i libretti musicali ed esco dal negozio di musica. Neve di dicembre sul viso. Tergicristalli per auto ai semafori. Un passaggio pedonale, mezz’ora di strada attraverso il centro della città ea rischio della mia vita attraverso la strada davanti a “Spur”. Ci sono due figure congelate sulla panchina all’ingresso del ristorante. – Halloween! – Ciao! Sei un po’ in anticipo, comunque. – Adoriamo questo tipo di tempo. Anche tu sei in anticipo. – Ho appena fatto un giro. A suon di electro-jazz entriamo in un ristorante dove non vado da trent’anni. Quindi era solo un caffè che attirava i giovani con una dimostrazione di cartoni giapponesi sui lettori video appena apparsi. – Cosa ordinerai? – Sono vegano. – Per quali ragioni? – Etico. Gli americani, senza mostrare alcun segno, ordinano anche vegetariani: borscht, patate fritte, insalata e acqua. – Conduci uno stile di vita sano. Non vuoi smettere di fumare? – Non voglio. – Sei soddisfatto di tutto? – Sì. – Hai mai amato? – Due volte. Il primo sposò l’altro. Tutti i contatti del secondo vengono persi. – Bene. Dovrai avere un aspetto migliore!

Un’altra mezz’ora di conversazione senza fretta e anche i tavoli vicini apprenderanno il mio sogno giovanile: suonare jazz a New York, la mancanza di manuali in lingua russa in quel momento e il mio interesse per l’inglese. La mia storia disinteressata in un inglese fluente è interrotta da un’osservazione inaspettata di uno degli americani: – Buonasera!

Seguendo lo sguardo dello straniero, mi giro. Vedo gli occhi ardenti di una cameriera ventenne che sta impercettibilmente alle mie spalle, tali occhi sono nel pubblico quando si eseguono passaggi virtuosistici durante l’improvvisazione. – Buona serata! – la cameriera, un po’ imbarazzata e con un lieve sorriso sul volto, guarda mentre io, a bocca aperta, rivolgo di nuovo lo sguardo agli americani. – Devi avere un aspetto migliore! Annuiscono.


(Dicembre)


Notte. Immerso in pensieri difficili, cammino lungo l’autostrada. Questo mostro di cemento è stato appositamente costruito dall’ultimo corteggiatore della principessa per la guida veloce e gli appuntamenti frequenti con lei. Ma secondo i residenti la via più breve per il Principato è quella di ferro. E molti, come me, hanno scelto questa strada. – Hey! Questa è la mia tela, una ragazza lunga e magra con una giacca di pelle mi ha bloccato la strada. – C'è un altro bivio. Forse ci disperdiamo. – Ci sono solo due binari. – Ma ci sono un sacco di dormienti! – Ash a un nyasuprantu lituano. – E la capisco molto bene.

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