Читать книгу L'Allenatore Di Calcio - Marco Bruno - Страница 6

RESPONSABILITA’ DELL'ALLENATORE

Оглавление

Molti allenatori, poiché offrono gratuitamente il loro tempo, pensano di non ritenersi responsabili della crescita e della salute dei ragazzi che allenano, ma solamente del risultato sportivo della loro azione. L'allenatore di squadre giovanili è invece considerato, responsabile del danno psicologico che può arrecare ai giovani e soprattutto dei danni fisici causati dalla negligenza o dalla non conoscenza: i dirigenti (corresponsabili) dovrebbero ricordare di informare sempre l'allenatore delle sue responsabilità prima che inizi il suo lavoro.

Sarebbe importante per lo meno sapere che esisteno delle fasi della crescita in cui si sviluppano differenti caratteistiche e capacità coordinative, dette FASI SENSIBILI


Le fasi sensibili

Fasi di maggior sensibilità delle diverse capacità motorie e qualità psicofisiche nelle età dai sei ai quindici anni.

Tra 5 e 9/10 anni sono conseguiti gli schemi motori di base; è aumentata la precisione nei movimenti

Tra 6 e 8 anni migliora rapidamente l’equilibrio

Tra 7 e 10 anni migliora la rapidità di movimento

Tra 8 e 10 anni matura l’attitudine a prevedere la velocità e la direzione di oggetti in movimento

Tra 9 e 10 anni si raggiunge la massima frequenza del passo

Tra 9 e 11 anni si ottengono progressi nella coordinazione senso-motoria (occhio-mano, occhio-piede e dinamica generale)

Tra 11 e12 anni viene completato lo sviluppo della lateralizzazione

Tra 12 e 18 anni raddoppia la forza muscolare; per le ragazze dopo i 13 sostanzialmente non aumenta

Fino a 14 anni evitare esercizi di mobilità passivi, in pratica quelli eseguiti con l’aiuto degli altri

Dopo i 10 anni iniziare l’educazione all’allungamento muscolare e alla mobilità

Fasi della preparazione sportiva

Prima di elencare le varie fasi della preparazione sportiva è necessario ricordare che le età cronologiche indicate sono puramente schematiche, nella preparazione giovanile è molto più serio e corretto considerare le età biologiche dei vari soggetti.


Queste indicazioni sono importanti per poter stabilire quali siano le proposte di allenamento e per poter programmare le attività


Principio del carico finalizzato

(Schonborn, 1984)


La strada da percorrere nell’allenamento giovanile è quella dell’incremento graduale del carico. Gli stimoli allenanti devono essere applicati progressivamente ed in modo adeguato allo sviluppo.


La successione metodologica consigliabile è quella di aumentare:

– prima la frequenza dell’allenamento (intesa come numero si sedute);

– poi il volume (inteso come quantità di lavoro);

– infine l’intensità (intesa come velocità di esecuzione e carico).

(Ehlenz, Grosser, Zimmermann, 1983)


Secondo Martin (1982) le fasi sensibili trovano i loro momenti di maggior miglioramento nelle età indicate dagli schemi seguenti.


Non è possibile un allenamento delle capacità coordinative e condizionali che abbia la stessa efficacia in qualsiasi età: nessuna capacità può essere infatti allenata nella stessa misura in qualsiasi età (Israel 1976).


Con l’entrata nell’età puberale si registrano diminuzioni nelle prestazioni o stagnazioni in campo coordinativo (Sharma, 1993).


Nei ragazzi con sviluppo ritardato, si riscontrano prestazioni coordinative migliori rispetto a coloro che hanno uno sviluppo anticipato o normale.


I periodi dello sviluppo nei quali l’allenabilità e molto favorevole per una determinata capacità motoria o classe di compiti sportivi (ad esempio sviluppo della mobilità articolare, perfezionamento della tecnica sportiva), sono da considerare fasi sensibili per quella classe di compiti.  Bisogna prestare molta attenzione al fatto che esiste una uguale sensibilità tra metodi di allenamento adeguati e inadeguati. Se non si utilizzano gli anni dell’infanzia più favorevoli per la formazione della coordinazione e della tecnica sportiva, o si permette che in essi si formino comportamenti atletici errati, le conseguenze negative saranno sicuramente più vistose e quindi più durature che in altri periodi.


Andiamo ad analizzare quali sono le capacità da sviluppare nel giovane atleta


Capacità neutre


Resistenza aerobica

È possibile svilupparla già dall’età prescolare per essere continuata nelle successive tappe evolutive, sino a giungere al periodo di “spinta” puberale che in base alle attuali conoscenze sembra essere quello più favorevole.


Capacità precoci


Coordinative

Rapidità di reazione e frequenza motoria

Mobilità articolare

Apprendimento motorio (con compiti di apprendimento che non richiedano presupposti elevati di forza massima o di forza relativa),


Capacità intermedie


Verso la fine del periodo scolare elementare e per tutta la prima fase puberale vanno considerate con attenzione crescente:

Mobilità articolare

Forza rapida

Resistenza alla forza (a carico naturale)

Rapidità di movimento, di locomozione ed accelerazione,


Capacità tardive


● Forza massima

● Resistenza anaerobica

● Forza rapida contro opposizioni

● Resistenza alla forza contro opposizioni.


Crescita, sviluppo e maturazione sono termini che servono a descrivere le modificazioni che avvengono nell’organismo fino al raggiungimento dell’età adulta:


➓ La crescita

si riferisce ad un incremento delle dimensioni complessive dell’organismo o di una qualsiasi parte del corpo.


➓ Lo sviluppo

si riferisce alla differenziazione delle cellule seguendo linee di specializzazione funzionale e alle competenze raggiunte nell’affrontare le situazioni (abilità, capacità, personalità).


➓ La maturazione

si riferisce al processo di raggiungimento della condizione biologica dell’età adulta  e dalla funzionalità completa, avviene in un tempo lungo, si riferisce:

– all’età cronologica;

– all’età scheletrica;

– allo stato di maturazione sessuale. La maturità fisiologica nelle ragazze si realizza 2-3 anni prima rispetto a quella dei ragazzi.


Sinteticamente gli indicatori utili per determinare l’accrescimento del giovane sono:


La crescita Dimensioni corporee

Lo sviluppo Competenze acquisite

La maturazione Condizioni biologiche


Gli specialisti nel settore della crescita e dello sviluppo hanno dedicato molto tempo allo studio delle modificazioni della statura e del peso che accompagnano la crescita. La crescita in altezza è molto rapida nei primi due anni di vita,

A 2 anni il bambino raggiunge il 50% della sua statura che avrà da adulto. Il tasso di crescita è poi molto più lento nell’infanzia, ma appena prima della pubertà la statura aumenta in modo evidente,


il picco del tasso di crescita si verifica:

– a circa 11, 4 anni per le ragazze;

– a circa 13,4 anni per i ragazzi;


il raggiungimento dell’altezza definitiva si verifica:

– a circa 16-17 anni per le ragazze;

– a circa 18-20 anni per i ragazzi


Il picco dell’aumento del peso corporeo si verifica:

– a circa 12, 5 anni per le ragazze;

– a circa 14,5 anni per i ragazzi.


Ossa, articolazioni, cartilagini e legamenti formano il supporto della struttura del corpo; le ossa forniscono punti d’inserzione dei muscoli, proteggono i tessuti delicati e rappresentano depositi di calcio e fosforo.  Tra i 14 e i 22 anni le membrane e le cartilagini vengono trasformate in osso. In un tempo altrettanto lungo, tra i 13 ed i 20 anni, avviene l’ossificazione completa delle diverse ossa. L’età prepuberale è la più indicata per rafforzare le ossa in risposta allo stimolo dell’attività fisica.

La massa muscolare aumenta regolarmente dalla nascita e fino a tutta l’adolescenza seguendo l’aumento del peso. Le ragazze raggiungono il massimo dello sviluppo muscolare tra i 16 e 20 anni, i ragazzi tra i 18 e i 25.

Ma di tutti questi argomenti parleremo in modo più specifico quando tratteremo le varie capacità motorie.


Riporto a titolo informativo due grafici sulla frequenza dei traumi al dorso e alle ginocchia nell’età giovanile causate da allenamenti non adeguati. Età compresa tra I 10 e I 18 anni


L'Allenatore Di Calcio

Подняться наверх