Читать книгу Parvenze e sembianze - Albertazzi Adolfo - Страница 7

II.

Оглавление

Indice

Nell'estate del 1598 su la famiglia Bentivoglio passava con tragica ombra una strana sciagura, che quarant'anni di poi porgeva argomento a uno sciatto romanzo di Girolamo Brusoni: la tragedia, se tale quella sventura, era stata velata di mistero, e il romanzo La Fuggitiva12 lasciando indovinare facilmente il nome dei personaggi e dei luoghi, parve ralluminarla; però esso ebbe, senza merito artistico, una grande fortuna. Ma quanta parte del lavoro fu imaginaria? Spoglio d'ogni particolare inutile e d'ogni sfogo di secentismo ne resta questo.

— Ulisse Bentivoglio, a festeggiare la recente nascita d'un figliolo, indisse una giostra nella quale il fratello di lui, Francesco, fu vinto solo da un incognito cavaliere: Flaminio Malvezzi, “giovinetto di mediocre fortuna ma di nobili spiriti„ e fatale amante di Pellegrina, che fino a quel dí “era rimasta indifferentissima degli amori„. Il valoroso Malvezzi presto ammalò di passione [pg!24] e la contessa durante un'assenza del marito lo consolò di baci; indi, in villa a Bagnarola, di qualche cosa di piú; e tanto andò la bisogna, come dice il Boccaccio, che l'adulterio venne a conoscenza della signora Isotta Manzoli, la zia del marito. Ma i consigli di questa dama prudente all'imprudente Pellegrina tornarono vani; vane le esortazioni di Filippo Pepoli, quando seppe anche lui la brutta faccenda, all'amico Malvezzi, per salvare l'onore del povero Bentivoglio; e alla fine una traditrice cameriera rivelò la tresca al suo innamorato, il figlio maggiore del conte! Il conte chiarito di tutto dal figlio dié incarico a suo fratello Francesco di ammazzargli o fargli ammazzare il Malvezzi e ripose la sorte della moglie in balía del granduca di Toscana. Onde meglio sarebbe stato per Pellegrina fuggire con l'altro suo amante, un Riario, che inutilmente gliene avea fatta proposta, perché un dí arrivò a Bagnarola Antonio De' Medici ad assassinarla. —

Poco nel romanzo e meno, ma peggio, nella storia. [pg!25]

“Questa donna — Pellegrina — non seppe contenersi nelle sue inclinazioni; il perché da' figliuoli mal sopportata, fu con motivo d'andare a spasso nelle valli d'Argenta sommersa in quell'acque per opera del figlio Francesco, che facendo nascere l'accidente da un meditato ripiego lasciò dar volta al legno ov'era, e la povera dama restò miseramente, senza verun aiuto, sommersa„13.

Il drudo Flaminio Malvezzi trovò la morte nel 1629 militando in Fiandra sotto le insegne del marchese del Vasto14: il marito Ulisse morí nel 1618, già vedovo da undici anni della seconda moglie Virginia Olivi: dei cinque figli di Pellegrina, Giorgio era stato ucciso a Firenze nel 1611 dal cavaliere Lanfreducci15; Francesco, il probabile matricida, benché protonotario apostolico e cavaliere di Malta, fu decapitato a Roma in Torre di Nona il I dicembre del 1636 per mala vita e per aver offeso in satire il papa Urbano VIII16; Bianca, se non finí tragicamente, fu cagione di tragedia, sempre per quella necessità d'atavismo [pg!26] che l'esperienza fermò nell'adagio — Chi di gallina nasce convien che raspi. —

Parvenze e sembianze

Подняться наверх