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Perché questo libro?

Ogni libro è come un’avventura e ogni avventura ha una sua motivazione. Bene: questo libro l’ho scritto con un intento ben preciso, quello di informare. Si tratta di un modo per rispondere – con la dovuta semplicità – alle domande che nel corso degli ultimi anni mi sono state poste dalle lettrici1 e dai lettori della mia rubrica sul Corriere d’Italia2. Ecco perché tratto i temi con l’occhio di un giurista ma con la penna di un giornalista: voglio evitare di appesantire i temi con un gergo troppo tecnico e, proprio per questo, non idoneo per informare chi mi legge.

L’ho scritto, inoltre, per offrire ai cittadini italiani appena arrivati in Germania un primo orientamento. Com’è organizzata la Germania? Cosa sono i Länder? Come funziona la politica tedesca? Come affitto un appartamento? Come mi comporto dopo esser stato licenziato?

Ma non solo: l’ho scritto anche per chi, per un motivo o l’altro, vuole approfondire le proprie conoscenze riguardo alla Germania, la Storia di questo paese e il suo ordinamento giuridico. Un cittadino, infatti, dev’essere cosciente del fatto di avere diritti; solo chi conosce i propri diritti si può considerare – oltre ad essere un soggetto di diritto – un libero cittadino.

Infine, mi rivolgo a chi si ritrova a confronto con la legge tedesca e vuole capirci “qualcosa”. Con questo libro, dunque, voglio anche aiutare chi ha bisogno di un consiglio legale e magari sta valutando l’ipotesi di andare da un avvocato (in ted. Rechtsanwalt).

Istruzioni per l’uso:

l libro raccoglie alcuni articoli che ho scritto dal 2007 a oggi per il mensile Corriere d’Italia, per le riviste Buongiorno Italia e Onde e, infine, per il mio blog giurista.de, che ho curato per molti anni fino al 2017. Un blog che mi ha permesso di conoscere direttamente le tipiche problematiche degli italiani in Germania, grazie alle migliaia di mail che mi sono giunte e che ho tentato di rispondere con la dovuta cautela.

Scrivendo mi sono accorto che entrare nei particolari di una tematica così complessa come il diritto, senza offrire un quadro generale dell’ordinamento giuridico tedesco e del suo contesto europeo, sarebbe riduttivo. Ecco perché ho dedicato la prima parte alla Costituzione tedesca (ted.: Grundgesetz) e l’ultimo capitolo del libro alla Storia dell’integrazione europea – vista dalla Germania e solo in parte dall’Italia. In questo modo spero di offrire ai lettori una visione più ampia – anche se resta pur sempre approssimativa – della società tedesca, dando la possibilità, a chi è curioso, di capire i meccanismi di questo paese, di approfondire le tematiche trattate oppure, per chi invece vuole passare subito al “dunque”, passare a leggere le tematiche più inerenti al proprio problema giuridico.

Ogni progetto che vuole informare, tuttavia, ha un limite, un limite quasi naturale. Vale a dire: per informare devo selezionare e fare delle scelte. Per questo, purtroppo, ho dovuto trattare alcuni tempi piuttosto che altri. Giusto per fare un esempio: nonostante la pandemia, ho evitato di trattare temi inerenti alla gestione politica e alle misure anti-Covid19, in quanto si tratta di misure straordinarie che nulla hanno a che vedere von il sistema giuridico in sé. Chi non dovesse trovare una risposta al proprio quesito, può contattarmi (a.bellardita@gmx.de) oppure consultare

- la linea guida del Bundesamt für Migration und Flüchtlinge “Willkomen in Deutschland”3

- il vademecum dell’Ambasciata d’Italia “Trasferirsi in Germania”4

- oppure il sito su facebook di Marco Coletta “La Vita in Germania”5.

Se dovessi ringraziare dovutamente chi merita un ringraziamento, mi toccherebbe scrivere un altro libro. Dunque, anche in questo contesto, mi limito a ringraziare chi ha, anche se passivamente, contribuito maggiormente alla stesura del libro: i miei genitori. Genitori che ho sempre stimato per avere avuto il coraggio di intraprendere quel viaggio, quel viaggio alla fine degli anni 70 alla volta di una nuova patria, la Germania, un paese difficile da capire ma, una volta appreso, quasi impossibile da lasciare.

Inoltre ringrazio chi – anche indirettamente – ha contribuito a rea-lizzare questo progetto:

Licia Linardi, direttrice del Corriere d’Italia – che ha scritto la prefazione –, Luciana Mella di Radio Colonia (COSMO) e Marco Coletta di “La vita in Germania” – che con i loro contributi informano la comunità italiana in Germania, Pasquale Marino – che grazie al suo programma “mezz’ora italiana” (Antenne Saar) diffonde la nostra cultura anche in questo paese –, Tony Mazzaro (vicepresidente dello IAL-CISL) che si batte ogni giorno per la formazione scolastica dei giovani, Pino Tabbì che ha trascorso buona parte della sua vita aiutando migliaia di italiani attraverso l’ACLI Baden-Württemberg e Paola Viggiani (interprete giurata a Karlsruhe) che ha avuto l’incredibile pazienza – tra l’altro – di cancellare un centinaio di virgole in questo testo. Ed infine un grazie particolare ad Anahita Wesely – sempre capace ad ascoltarmi.

Chi ha voglia di seguire la mia rubrica legale sul Corriere d’Italia, può farlo non solo consultando il sito del mensile (www.corritalia.de) ma anche tramite il mio profilo su facebook – con altre informazioni utili6. E infine: ho scritto questo testo con tutta l’accuratezza possibile. Ovviamente è un testo che contiene il mio parere da giurista. Non può e non deve, dunque, sostituire il fondamentale lavoro di un avvocato.

1 In questo libro, anche usando la forma maschile, mi rivolgo naturalmente anche alle donne. L’uso della forma maschile è solo per rendere la lettura più scorrevole.

2 www.corriereditalia.de/category/sociale/rubrica-legale.

3 www.bmi.bund.de/publikationen/themen/migration.

4 www.ambberlino.esteri.it/primipassi_nrw_bw_h_def.pdf (2015).

5 www.facebook.com/LavitainGermania.

6 www.facebook.com/profile.php?id=1661813788.

I Vostri diritti in Germania

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