Читать книгу La Fuga Dalla Morte - Andrzej Budzinski, Andrzej Stanislaw Budzinski - Страница 5
Introduzione
ОглавлениеIl libro che propongo raccoglie le piccole riflessioni e alcune registrazioni pubblicate in Facebook che, nello stesso momento ci offrono saggezza e buonumore. Ci aiutano a riflettere su diversi argomenti e situazioni della vita per poi a metterle in pratica, certamente ognuno secondo le proprie capacità e possibilità. Un libro scritto nel modo più leggero possibile, però, delle cose importanti e non tanto leggeri da digerire. Scritto in modo accettabile e facile da « digerire » , per dare il nutrimento necessario nella crescita personale.
Altra cosa molto importante è lo stile del libro, inventato proprio da me:
« A parte il contenuto che è molto interessante e utile e facile da leggere perché scritto in modo accettabile, colpisce come la pubblicità. Tocca profondamente e fa riflettere non lasciando il lettore indifferente. Interessante e direi anche nuovo e originale, tutto fatto a slogan, con frasi brevi che tendono a colpire il lettore con il detto rapido piuttosto che discorsivo [1] » .
Il pensiero del libro ci aiuta nel lavoro sulla bellezza interiore e quella esteriore, nel trattamento spirituale e quello fisico. Perché così? Perché l’uomo è composto dall’anima e dal corpo e per tutti e due gli elementi è chiamato ad avere cura. Non si può trascurare né l’uno né l’altro. Ci sono « cosmetici » per l’anima e per il corpo. Purtroppo spesso noi conosciamo meglio i cosmetici per il corpo. Certamente conosciamo meglio quello che ci interessa di più. Perché devo dedicare il mio prezioso tempo per le cose che mi sembrano inutili e non mi interessano? Mi permettete. Mio consiglio: usate tutti e due per piacere! Dovete, però, sapere, che tra l’anima e il corpo esiste una differenza, anche notevole:
l’anima è eterna, cioè non muore,
il corpo è mortale (una piccola consolazione, non per sempre) [2] .
Il corpo, anche se curato molto bene, non può essere salvato dalla distruzione. L’invecchiamento è un processo comune e tocca noi tutti. Spero di non dover spiegare questo, sarebbe un assurdo. Però, per sicurezza, se per caso qualcuno avesse problemi di accettare la nostra realtà, allora meglio che lo spiego ponendoci qualche domanda: da dove sappiamo che l’invecchiamento esiste? Conoscete una cosa che si chiama tempo? Secondi, minuti, ore, giorni settimane, anni. Conoscete? Conoscete uno strumento che si chiama orologio? Calendario? Sappiamo anche che l’uomo invecchia da un fatto comune che si chiama la morte. Non sei convinto? Allora ti propongo una gita al cimitero. Là ti svaniscono tutti i dubbi, là c’è posto per me e per te, per tutti. Purtroppo finiremo là! Ecco. La nostra meta della vita terrestre! Sono d’accordo, sarebbe molto triste se la nostra vita finisse soltanto nella tomba. Che senso avrebbe? Sarebbe deprimente vivere con una prospettiva tombale. Là si finisce tutto. Sparisco! Che tristezza! Di me non rimane niente!?
Come ho scritto prima l’uomo è composto dal corpo e dall’anima. Il corpo è mortale. L’anima invece è immortale. La nostra vita continua oltre la tomba. Purtroppo tanti di noi non credono in questo e vivono la vita tombale. Gli uomini così si chiamano: Uomini tombali [3] ! Proprio a desso vorrei entrare in discussione con loro, dimostrandoli che questo, in che cosa credono, può essere non vero. Sei sicuro che la vita si finisce là, nella tomba? Tu dici di SI! Io, invece dico di NO!
Allora 50% contro 50%. Chi ha ragione? Tu o io? Purtroppo non bastano le opinioni! Non voglio essere un opinionista che parla delle cose sconosciute e non sperimentate personalmente. Per essere sicuro dobbiamo verificarlo o per negarlo, o per confermarlo. Nel primo o nel secondo caso dobbiamo essere sicuri! Così si comportano gli uomini saggi! Sei saggio/a? Speriamo!
Vi invito a leggere questo libro che, ha uno scopo preciso: può aiutarci ad avvicinarci alla felicità! Siete curiosi e curiose? Allora che cosa aspettate? Prendetelo, leggetelo, meditatelo, divertitevi, piangete, ridete. Però desidero che sappiate una cosa: che vi voglio bene e sarei contentissimo di sapere che queste parole, che sgorgano dal mio cuore di ricercatore della felicità, vi danno un po’ di sollievo e riparo.