Читать книгу Cattura - Блейк Пирс - Страница 11
CAPITOLO CINQUE
ОглавлениеQuando l’aereo atterrò a Phoenix, Riley e Crivaro presero le loro valigie dalle cappelliere e imboccarono il ponte di sbarco che conduceva all’interno del terminal. Circa venti persone erano in attesa dei passeggeri dal loro volo, ma non c’era modo di sapere chi fosse lì ad accoglierli.
Un uomo robusto, apparentemente cordiale e con una faccia rubiconda, salutò energicamente Crivaro. Riley immaginò trattarsi di Harry Carnes. La donna ugualmente robusta che era accanto a lui con le braccia conserte e un volto corrucciato doveva essere la moglie di Harry, e non sembrava felice al momento.
L’uomo accolse Crivaro con un grande abbraccio, e Crivaro presentò Riley alla coppia. Il nome della moglie era Jillian. Riley immaginò che avessero circa l’età dell’Agente Crivaro o forse solo qualche anno in più.
Per un momento, si stupì al vedere che entrambi indossavano t-shirt, pantaloncini di jeans e sandali. Lei e Crivaro avevano ancora le loro giacche e gli abiti adatti ad un clima freddo.
“Valigia?” Harry chiese, osservando come erano vestiti.
“No, solo questa” Jake rispose, sollevando la sua valigia.
Harry rise e disse: “Beh, c’è qualcosa di cui potrai occuparti abbastanza presto.”
Lei ricordò quello che Crivaro aveva detto durante il volo.
“Il tempo in Arizona quest’anno è di certo molto più bello di quanto non lo sia in Virginia.”
Lei non era decisamente preparata a quel clima. Avevano avuto così tanta fretta di partire, che non aveva pensato a portare con sé un guardaroba diverso. Si chiese se avrebbe dovuto comprare dei nuovi vestiti per sé. Di certo, il suo budget non era molto esteso.
Forse non importerà, pensò. Se fossero tornati presto a Quantico, probabilmente se la sarebbe cavata con quello che si era portata.
Harry li guidò fino alla più vicina zona ristorazione, dove si sedettero ad un tavolo e ordinarono dei panini per il pranzo.
Crivaro disse ad Harry: “Eccomi qua. Ora dimmi tutto ciò che sai.”
Harry alzò le spalle. “Non ne so molto ad eccezione di quello che ti ho detto al telefono. Una donna è stata trovata morta ieri su un sentiero escursionistico vicino a Tunsboro, una cittadina a nord di qui. Si chiamava Brett Parma. Quando l’ho sentito al telegiornale, mi sono incuriosito e ho chiamato il capo della polizia di Tunsboro. Ho avuto difficoltà a farlo parlare, ma sono riuscito a cavargli qualcosa. Ha menzionato gli squarci sulle braccia della donna, e ha aggiunto che è stata dissanguata a morte da qualche parte, prima che il corpo venisse ritrovato sul sentiero. Poi, mi ha essenzialmente detto di stare lontano dalle sue indagini.”
“Il che è quello che faremo” Jillian commentò.
Harry si allungò dall’altra parte del tavolo verso Crivaro. “Jake, questo mi ha fatto provare una stranissima sensazione. E’ stato come rivivere il caso dell’omicidio di Erin Gibney di un anno fa. Ho iniziato a rivedere come avevo provato ad aiutare la polizia di Gladwin a risolvere il caso, e al modo in cui abbiamo fallito.”
Harry abbassò gli occhi e borbottò: “Non siamo mai riusciti a scoprire il colpevole.”
Jillian sospirò tristemente e disse a Crivaro: “Harry si sente davvero in colpa per tutta la faccenda. Dice che, se avesse risolto quel caso in Colorado, forse questo nuovo omicidio nn ci sarebbe mai stato. Naturalmente, è ridicolo. Jake, puoi farlo ragionare? Digli che non ha alcun motivo di sentirsi in quel modo.”
Crivaro rivolse uno sguardo compassionevole ad Harry.
Poi intervenne “Jillian ha ragione. Non puoi tormentarti in questo modo. Anche se ci fosse un collegamento tra i due omicidi …”
Harry interruppe: “Jake, c’è un collegamento. Me lo sento fin nelle ossa.”
Riley notò lo scetticismo disegnarsi sul volto di Crivaro.
“Harry, ho lavorato a molti più casi di omicidio di te” Crivaro rispose. “So com’è sentirsi responsabili per quelle morti, per non essere riusciti a prendere un killer. Ma non puoi lasciare che ciò abbia la meglio su di te.”
Si protese in avanti e appoggiò una mano sul braccio dell’amico.
“Tu non hai ucciso nessuno, Harry. Non ne sei responsabile. Non è colpa tua. Senti quello che sto dicendo?”
Harry tirò un lungo e amaro sospiro, poi disse a Jake e Riley: “Beh, sono stato un poliziotto abbastanza a lungo da saperlo. Non li risolviamo mai tutti. Ma sono anche stato là fuori abbastanza a lungo per capire quando il mio istinto da poliziotto non si sbaglia. Questo, quest’ultimo omicidio, mi preoccupa davvero.”
Posò il suo panino, non finito, sul piatto e lo allontanò da sé.
“Mi fa piacere che voi due siate venuti qui a verificare le cose” continuò. “Questo mi fa sentire davvero molto meglio. Finite i vostri panini e vi accompagnerò a Tunsboro.”
Jillian gli diede un colpetto su un braccio e disse quasi sussurrando: “Un attimo, Harry. Non accompagnerai nessuno da nessuna parte. Dobbiamo tornare al parcheggio.”
Harry rivolse uno sguardo supplichevole alla moglie.
“Dai, tesoro” sussurrò in risposta. “Non abbiamo molta fretta. E Tunsboro è a poca distanza da qui.”
“Possono noleggiare un’auto” Jillian ribatté. “Ricordi, abbiamo un patto.”
Harry sembrava imbarazzato. Riley si chiese che cosa stesse accadendo tra loro due. Notò che anche Crivaro sembrava incerto su che cosa dire in quella situazione.
Infine, Jillian guardò duramente Jake e disse …
“Harry non si lascerà coinvolgere in questo, questo, di qualunque cosa si tratti. Ormai è in pensione. Siamo in vacanza. Non voglio che si agiti di nuovo come per l’omicidio di Erin Gibney. E’ stato davvero a pezzi, per mesi, per quella vicenda. Pensavo che ormai ce lo fossimo portato alle spalle.”
Harry annuì con riluttanza e si rivolse a Riley e Crivaro con un debole sorriso. “Beh, avete sentito le parole della signora. Mi tiene sotto stretto controllo. Vorrei poter lavorare con voi, ma non posso. Abbiamo un itinerario. Oggi siamo diretti a sud, al Coronado National Forest. Abbiamo una prenotazione al campeggio di Riggs Flat.”
“E non la cancelleremo” Jillian aggiunse bruscamente. “Per nessun motivo.”
Harry le strinse la mano e disse: “Certo che no, tesoro. Ma abbiamo abbastanza tempo per accompagnare questi due alla stazione di polizia di Tunsboro. Poi, potremo tornare al campeggio e dare un’occhiata lì. Questo è il minimo che possiamo fare per loro, dopo tutto il viaggio e il fastidio che hanno avuto.”
Jillian lanciò uno sguardo duro ad Harry. “OK, purché tu prometta di non cambiare idea durante il tragitto.”
Harry sollevò goffamente la sua mano destra.
“Lo prometto” disse, dandole un bacio veloce.
Jillian sorrise e sembrò rassicurata. Ma puntò il dito verso Crivaro, intimando …
“E non provare a persuaderlo a fare il contrario!”
“Non ci penso neanche” Crivaro rispose, sogghignando.
La coppia sembrava molto più rilassata. Harry riprese persino il suo panino e, mentre tutti continuavano a mangiare, intrattenne Riley e Crivaro con una piccola conversazione. Di tanto in tanto, Jillian aggiungeva dettagli o lo correggeva.
Harry e Jillian erano recentemente diventati nonni, e la loro figlia più giovane stava per sposarsi. Come al solito, in questo periodo dell’anno, il clima in Colorado era troppo freddo per i loro gusti. Allora, come facevano quasi sempre durante l’inverno, la coppia aveva equipaggiato il proprio camper e si era messa in viaggio verso le terre più calde del sud-ovest, dove passavano da un campeggio all’altro.
Harry mostrò orgogliosamente a Riley e Crivaro una foto del loro equipaggiamento da campeggio: una roulotte di notevoli dimensioni, trainata da un furgone bianco. Harry chiamava la loro creatura “la nostra casa lontana da casa.”
Durante la conversazione, Riley notò un’espressione pensierosa sul volto di Crivaro.
Si chiese …
Crivaro li invidia?
Riflettendo, le balzò agli occhi che Crivaro ed Harry sembravano avere la stessa età. Non aveva mai riflettuto sul possibile pensionamento di Crivaro. E lui ci pensava?
L’avrebbe preso in considerazione?
Sebbene Riley non sapesse molto del suo mentore, ricordava che era divorziato ed aveva un figlio, con cui non aveva alcun rapporto.
La vita di Crivaro non assomigliava affatto a quella di Harry e Jillian, con la loro famiglia unita e felice. Se aveva dei nipoti, non ne aveva mai fatto cenno a Riley. Le aveva detto che l’ex-moglie si era felicemente risposata, che suo figlio era diventato agente immobiliare, e …
“Sono perfettamente normali, proprio come persone regolari.”
Con una risata autoironica, aveva aggiunto …
“Forse la normalità non fa per me.”
Non per la prima volta, Riley pensò che Crivaro dovesse essere un uomo molto solo.
Se il suo lavoro era l’unica cosa che dava un senso alla sua vita, se sentiva di essere rimasto escluso da qualcosa, allora, naturalmente, questa coppia normale e felicemente in pensione doveva suscitargli malinconia.
La solitudine era una delle ragioni per cui l’aveva portata con sé in questo viaggio singolare?
C’erano stati dei momenti in cui Riley aveva considerato Crivaro come un vero padre, più dell’amareggiato ex-Marine che viveva da solo tra le montagne. Almeno, talvolta, la elogiava per l’aver concluso qualcosa di buono, il che era più di quanto il suo vero padre avesse mai fatto. Lei si chiese …
Pensa mai a me come una figlia?
Il gruppo terminò il pasto e si diresse fuori nell’area di parcheggio. Riley constatò con sollievo che il clima era davvero molto gradevole. Caldo, ma non soffocante o umido. Forse i vestiti che aveva con sé si sarebbero adattati.
Si era aspettata di vedere l’intero equipaggiamento da campeggio delle foto, ma in realtà si diressero semplicemente verso un furgone.
“Dov’è il camper?” Crivaro chiese.
“Questa è la bellezza del nostro equipaggiamento” Jillian rispose. “Possiamo scollegare la casa e lasciarla nel campeggio, mentre guidiamo in giro la nostra … um … auto estesa. Non è raffinato come alcuni, ma è molto pratico.”
Crivaro ed Harry si sedettero sui sedili anteriori, mentre Riley e Jillian occupavano gli ampi sedili posteriori.
Mentre usciva dall’aeroporto, Harry iniziò a intrattenere Crivaro con un’altra piccola chiacchierata: parlò delle strade che avevano preso per venire dal Colorado a sud e di dove intendevano andare dopo, raccontò dei posti che visitavano ogni inverno ed anche dei luoghi in cui avevano trovato dei buoni ristoranti lungo il tragitto. A Riley sembrava che parlasse fin troppo di cose futili ma Crivaro sembrava ascoltare piacevolmente, in apparenza per niente annoiato.
Riley smise di seguire la conversazione. Era felice del fatto che Jillian, seduta accanto a lei, non sembrasse intenzionata ad imitare il marito con parole al vento.
Improvvisamente, tuttavia, Riley si chiese se dovesse dirle qualcosa di simile, solo per essere gentile.
Mentre Harry s’immetteva sulla superstrada, dirigendosi verso nord, Jillian parlò. “Vedo che sei fidanzata.”
Riley si stupì per la frase, ma capì subito che Jillian stava guardando il suo anello di fidanzamento.
Sorrise e disse: “Sì.”
Jillian abbozzò un sorriso, chiedendo: “Avete stabilito una data per il matrimonio?”
Riley deglutì alla domanda.
“Uh, no, non ancora” rispose.
La verità era che lei e Ryan non avevano proprio idea di quando sarebbe stata quella data. Talvolta, sembrava che la sola idea fosse poco più di una fantasia.
“Beh” Jillian disse, “vi auguro ogni felicità.”
Jillian poi voltò la testa e si mise a guardare fuori dal finestrino.
Riley attribuì un enorme significato a quelle parole.
“Vi auguro ogni felicità.”
Jillian e il marito sembravano certamente aver trovato la felicità. Ma Riley sentiva che la loro felicità era stata conquistata con molta fatica, e che il lavoro di Harry nelle forze dell’ordine non aveva reso loro le cose facili.
Riley si ritrovò a pensare al proprio futuro.
Che cosa aveva in serbo per lei?
Talvolta, lei e Ryan avevano trascorso momenti meravigliosi insieme. Ma temeva che sarebbe stato molto difficile anche per loro avere una felicità durevole.
Alla fine avrebbe avuto un felice pensionamento insieme a qualcuno che amava?
O sarebbe finita da sola proprio come l’Agente Crivaro?
Riley guardò fuori dal finestrino dal suo lato del furgone. Il paesaggio fuori era diverso da qualsiasi cosa avesse visto, ad eccezione delle fotografie. Oltre alle aree in cui le persone avevano costruito strutture e coltivato il verde, questa terra appariva arida ai suoi occhi.
Da qualche parte in un’area desertica come questa, una giovane donna era stata brutalmente privata della sua vita. Lo stesso mostro aveva già ucciso prima d’allora?
In quel caso, Riley e Crivaro dovevano mettere la parola fine ai suoi omicidi una volta per tutte.