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ATTO PRIMO
SCENA II

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MAURIZIO, OLGHINA e DECIO

Maurizio

(entra dalla porta laterale fregandosi le mani. Cava di tasca un paio di guanti e li porge a Olghina.) I tuoi guanti.

Olghina

Come sei gentile!

Maurizio

Chi è che ha aperto quella finestra?

Olghina

Io.

Maurizio

(rabbrividendo) No, bambina! Non lo fare più. Dopo il bagno freddo, una finestra spalancata è la morte. Chiudi, Decio! Chiudi.

Decio

(esegue).

Olghina

Scusami. Non sapevo.

Maurizio

(cominciando le sue esercitazioni con i manubri) Mi permetti, eh?

Olghina

(bevendo l'ultimo sorso) Ti prego.

Maurizio

Ho dei brividi addosso e bisogna che affretti la reazione, altrimenti mi busco un malanno. Già, è così: se non dormo le mie otto ore di sèguito, resto sconcertato. Sbarazza, Decio.

Decio

(a Olghina) Basta zucchero? Basta caffè? Basta latte? Basta pane e burro?

Olghina

Non desidero altro. Sbarazzate.

Decio

(esegue.)

Maurizio

(a Decio che sta per uscire) Ehi! Alle dodici…

Decio

Colazione.

Maurizio

Alle dodici meno un minuto…

Decio

Aperitivo. (Via dal fondo.)

(Un silenzio.)

Maurizio

(è tutto intento alle esercitazioni ginnastiche.)

Olghina

Ne hai per un pezzo?

Maurizio

Ancora un poco. Ma tu parla pure.

Olghina

Volevo domandarti…

Maurizio

Domanda, cara.

Olghina

Sei stato contento di me?

Maurizio

Diamine! Sono io che ti ho scelta. Sono io che ti ho pregata.

Olghina

Temevo che…

Maurizio

Ma no.

Olghina

Hai detto di non aver dormito abbastanza.

Maurizio

Su questo, ci accomoderemo.

Olghina

Certo.

Maurizio

La cosa che m'impensierisce un pochino è un'altra.

Olghina

Dimmela subito.

Maurizio

Noi non ci vediamo che tre volte la settimana…

Olghina

L'hai voluto tu.

Maurizio

E così dev'essere. Per chi tocca la quarantina… la salute prima di tutto.

Olghina

E dunque?

Maurizio

Ma quando tu non sei occupata con me, probabilmente… non starai in ozio.

Olghina

Sei geloso?

Maurizio

Neanche per sogno. Senonchè, io vorrei sapere chi è… il mio collega. Con certe cose, non si scherza.

Olghina

Quando avrò la proposta di qualche altro, te ne informerò. E se egli non ti garba, non ne farò niente.

Maurizio

Questo significa essere una ragazza a modo.

Olghina

Ma se è di tuo gusto, io concludo.

Maurizio

Perfettamente!

Olghina

Però… pensavo…

Maurizio

Tu pensavi? È un bel fenomeno!

Olghina

Mettiamo che sarete in due.

Maurizio

Mettiamo che saremo in due.

Olghina

Potrà darsi il caso che io…

Maurizio

Che tu?..

Olghina

(con reticenza) Lo dicono tutti che somiglio a mia madre quando era giovane!

Maurizio

Brava!

Olghina

Mia madre, alla mia età… cominciò a far figliuoli.

Maurizio

(lasciando d'un colpo i manubri, che cascano rumorosamente) Eh?!

Olghina

Se ne faccio uno io, chi sarà il padre?

Maurizio

Nessuno!

Olghina

Come nessuno?!

Maurizio

Ma che idee malinconiche adesso ti passano per la mente? Mi sentivo meglio, ed ecco che il sangue mi è affluito alla testa. Avrò l'emicrania tutta la giornata.

Olghina

No, non temere. Io non sarei una di quelle che, col pretesto dei bimbi, si aggrappano agli uomini e diventano un empiastro. Non te ne darei mai dei fastidi.

(Pausa.)

Maurizio

(preoccupato) Non è questione di fastidi. (Mettendo a posto i manubri) Ciò che hai detto, bambina mia, è più serio che tu non creda, perchè, in sostanza, se quel caso si desse, non ci sarebbe nemmeno da seguire… l'impulso della propria coscienza! La paternità è un fatto così elastico, così indeterminabile!.. Come diavolo si potrebbe appurare la verità?

Olghina

Appunto. Hai ragione tu… Nessuno sarebbe il padre.

Maurizio

Senti: visto che ci sono di queste probabilità, lasciamo andare. Meglio non vederci più.

Olghina

Sei cattivo!

Maurizio

Se fossi cattivo, farei il comodo mio! Invece, no. Io mi conosco. Con un tale pensiero nella testa, io non vivrei più in pace. Ne piglierei una malattia. Senza dire poi che diventerei… inabile a qualunque pratica galante! No no! Non ci dobbiamo più vedere.

Olghina

Io mi ci sono affezionata a te.

Maurizio

Di già?!

Olghina

Stiamo insieme da undici ore.

Maurizio

Hai l'affetto galoppante!

Olghina

E non voglio finirla. Tu mi tratti bene. Mi tratti come una signora… come una moglie… Sei contento di me… E piuttosto che finirla, preferisco di non prendere nessun altro.

Maurizio

Io ti ringrazio del gentile pensiero, ma con questo non si rimedia che in parte.

Olghina

Al resto provvedo io.

Maurizio

(con bontà) A che cosa vuoi provvedere, tu?

Olghina

(dopo un istante di riflessione, con un po' di tristezza, decide) Allora… te lo prometto: cercherò… di non fare come mia madre.

Maurizio

Ora sì che possiamo intenderci. Sei veramente una ragazza garbata. Qui, qui, un bacetto, e a rivederci.

Olghina

(gli dà un bacio.) A domani sera?

Maurizio

A domani sera, carina.

Olghina

(esce dal fondo.)

Maurizio

(toccandosi le tempie) Ahi, ahi, ahi! L'emicrania!.. Un poco di riposo mi gioverà. (Si stende sopra il canapè.)

Maternità: Dramma in quattro atti

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