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ATTO PRIMO
SCENA III

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MAURIZIO, DECIO, DONNA CLAUDIA

Decio

(entra lemme lemme con la sua aria stupida.)

Maurizio

Non disturbarmi, Decio. Ho l'emicrania. Finchè non viene il marchese di Montefranco, lasciami riposare.

Decio

Non posso. Di là, ce n'è un'altra.

Maurizio

Ce n'è un'altra!?

Decio

Un'altra donna. Per un punto non si sono incontrate tutte e due!

Maurizio

E chi è?

Decio

Non ha voluto dire il suo nome. Io intendevo di rimandarla, perchè sapevo che… essendoci stata quella lì… non c'era più speranza… di niente. Ma ha insistito.

Maurizio

Che aspetto ha?

Decio

Buono.

Maurizio

Che vuol dire buono?

Decio

Belloccia… elegante…

Maurizio

Una cocotte?

Decio

(filosoficamente) Chi lo sa! Le cocottes dalle signore io non le ho mai saputo distinguere.

Maurizio

Giacchè ti sei preso l'incarico di annunziarla, la devo ricevere per forza. Falla passare.

Decio

(via.)

Maurizio

(tra sè) Santo cielo! Chi è che viene a seccarmi a quest'ora?

Claudia

(entra dal fondo.)

Maurizio

(scatta in piedi in un sussulto di meraviglia.) Voi, marchesa!

Claudia

Vi sembra strano che io vi faccia una visita?

Maurizio

(confuso) Non lo nego… Mi sembra stranissimo… Io non ho mai sperato d'avere questo onore… E poi… alle undici del mattino… Non so… Non intendo… E vi chiedo perdono, marchesa… della mia… delle mie… dei miei…

Claudia

Dei vostri?..

Maurizio

No:… del mio imbarazzo, ecco. Accomodatevi, vi prego. Accomodatevi… Io sono mortificato di dovervi ricevere in questo disordine, in questo piccolo salotto… Se l'avessi saputo…

Claudia

L'avreste fatto ingrandire?

Maurizio

Sì!.. cioè… forse… Scusatemi, marchesa, io sono emozionato!

Claudia

Ma non c'è di che. Calmatevi. Prendete fiato.

Maurizio

Non vi è accaduto nulla di grave?

Claudia

Nulla, nulla. Non vedete che sono sorridente?

Maurizio

Lo vedo. Siete molto sorridente. E allora… io non mi spiego la vostra… preziosa… inaspettata… inverosimile presenza in casa mia. Certo, io sono un vostro antico e devoto servo, sono l'amico più intimo di vostro marito, ma sono anche…

Claudia

Uno scapolo.

Maurizio

Uno scapolo. È la verità.

Claudia

E una signora che alle undici del mattino bussa alla porta di uno scapolo è una signora… Aiutatemi a dire…

Maurizio

Dite, dite voi.

Claudia

È una signora… piuttosto bizzarra.

Maurizio

E piuttosto imprudente, mi permetterei di aggiungere.

Claudia

Aggiungete senza cerimonie.

Maurizio

Imprudente, intendiamoci, dal punto di vista delle convenienze sociali. La marchesa di Montefranco è tale donna da costringere al rispetto i più audaci; e io sono tale uomo da rispettare…

Claudia

… anche le signore che vengono a vedervi alle undici del mattino?

Maurizio

Marchesa… una donna come voi è rispettabile a tutte le ore!

Claudia

Resta a sapere se a tutte le ore è rispettoso un uomo come voi.

Maurizio

Certamente.

Claudia

Mi fa piacere di apprenderlo. E poichè avete di me e di voi questa magnifica opinione, io ne profitto e vi chiedo un po' di ospitalità. (Siede.)

Maurizio

(sempre più confuso) Voi, marchesa di Montefranco, chiedete ospitalità a questo misero mortale?

Claudia

Vorreste… indorare la pillola della paura.

Maurizio

Io non indoro niente.

Claudia

Ma che avete paura si vede ad occhio nudo.

Maurizio

Tutt'altro! Soltanto, io supplico la vostra cortesia di non tacermi più oltre il motivo per cui vi degnate di chiedermi ospitalità.

Claudia

Se io fossi nei vostri panni, la concederei sùbito e illimitatamente. (Con grazia umoristica) È vero che voi siete rispettoso e io sono rispettabile; ma la rispettabilità d'una donna non è che un pallone di carta. Un vento lo dirige di là, un altro lo dirige di qua… Poi, a un tratto, si brucia in aria o si sgonfia e… cade dove meno lo credete.

Maurizio

(sudando freddo e impappinandosi) Marchesa!..

Claudia

Dio buono, non vi turbate di nuovo. Vi pare forse che la caduta sia imminente?

Maurizio

Marchesa!..

Claudia

Parola d'onore, se tutti i mariti avessero degli amici intimi come voi, le povere mogli mi farebbero pietà! Ma rassicuratevi. Il pallone di carta è ancora gonfio. È ancora su. Non sono qui per offrirvi la mia mano… sinistra.

Maurizio

Ne ho la profonda convinzione.

Claudia

Io sono qui, a quest'ora, esclusivamente perchè so che a quest'ora, di solito, ci viene mio marito.

Maurizio

E appunto perciò mi par di essere sui carboni ardenti. È indiscutibile che se egli vi trova in casa mia, sarà un fatto orribile! Io non saprò come regolarmi, non saprò come salvarvi…

Claudia

Siete d'una inesperienza commovente! Quando verrà lui, io mi nasconderò. Si capisce.

Maurizio

Vi nasconderete?!

Claudia

E ascolterò, dalla prima all'ultima parola, la vostra conversazione.

Maurizio

(cominciando a raccapezzarsi) Ah!.. Questo è il vostro progetto?

Claudia

Voi siete il confidente di mio marito. Egli è con voi come con un fratello. Vi racconta tutto. Vi fa i suoi sfoghi. Vi rivela quel che pensa, quel che sente, quel che desidera, quel che vuole, quel che gli passa pel capo anche fugacemente, quel che per la pigrizia della sua coscienza non rivelerebbe forse neppure a sè stesso; ed io, nascondendomi dietro un uscio di casa vostra quando egli è qui, apprenderò tutto ciò che non potrei apprendere altrimenti. Nè più, nè meno. Che ve ne pare?

Maurizio

Un agguato!

Claudia

Un po' di fotografia istantanea che una moglie applica al cervello di suo marito. Il congegno è nuovo, semplice, carino, e di successo sicuro.

Maurizio

Ci vorrebbe poco a guastarlo, per altro.

Claudia

Lo so. Basterebbe che avvertiste in tempo il vostro amico, dicendogli: «Attento che tua moglie è qui; è dietro quell'uscio, ti ascolta…» Ma voi non glielo direte.

Maurizio

Io glielo dirò!

Claudia

E avrete poi il modo di provare positivamente che la mia venuta in casa vostra non sia stata un'imprudenza di amante? La vostra denunzia parrebbe un espediente trovato con soverchia furberia per iscansare l'eventuale pericolo della scoperta; e ogni sforzo per dimostrargli la verità parrebbe, viceversa, artificio e menzogna. Voi compromettereste me, io comprometterei voi, e tutt'e due comprometteremmo lui. E vi avverto che ci metterei tutta la mia buona volontà a compromettervi per vendicarmi della vostra denunzia.

Maurizio

Sicchè?

Claudia

O passare per il mio amante senza esserlo e subire tutte le conseguenze della compromissione, o rassegnarvi, almeno per una volta, a essere più amico mio che di mio marito.

Maurizio

O la borsa o la vita?!

Claudia

Precisamente.

Maurizio

Ma passare per il vostro amante… senza nemmeno esserlo, sarebbe d'una gravità eccezionale!

Claudia

Pettegolezzi, responsabilità, duelli, processi! E, per giunta, una figura alquanto odiosa al cospetto della società…

Maurizio

Alquanto ridicola al cospetto mio!

Claudia

Scegliete.

Maurizio

Sarò il vostro complice, marchesa!

Claudia

E farete una buona azione.

Maurizio

(tentando ancora di cavarsi d'impaccio) Credo, nondimeno, che la mia complicità non approderà a niente. La vostra fantasia di moglie diffidente immagina chi sa quali conversazioni sovversive fra me e lui. Sì, di tanto in tanto, è possibile che egli mi faccia delle confidenze, che mi chieda o mi dia dei consigli, che mi apra l'animo suo; ma dai nostri colloqui non vengono mai fuori rivelazioni o indizi di cui voi, che avete molto spirito e poche rosee illusioni, vi potreste meravigliare o dolere. D'altronde, stamane egli potrebbe parlarmi di cavalli, di automobili, dei sospetti che desta al baccarat la vena di Mario Gorlini; potrebbe parlarmi, non so, di tutto, fuorchè di ciò che v'interessa, fuorchè di ciò che è oggetto dei vostri dubbi: e in tal caso io avrei tradito l'amicizia senza neanche la soddisfazione d'avervi reso un servigio. Via, marchesa, rinunziate.

Claudia

Mio carissimo amico di mio marito, se i miei calcoli non sono sbagliati, egli, stamane, non vi parlerà nè di cavalli, nè di automobili, nè di baccarat. Vedrete. L'uomo più scaltro è sempre un po' un fantoccio nelle mani d'una donna, sia pur essa la più ingenua. Io non sono ingenua, e mio marito non è scaltro. È convinto di esserlo, ma non lo è. Confondere lo scetticismo con la scaltrezza è un errore. Io ho dato la corda al mio fantoccio, e, per oggi, egli non vi parlerà di cose futili. Del resto, gliel'ho data senza nessuna maligna premeditazione. Ho compiuto, anzi, un mio dovere, annunziandogli un fatto molto serio e, per me, anche molto bello! Il suo contegno mi ha paralizzata. Ho sentito il bisogno di conoscere tutto il suo pensiero. Ne ho sentito il diritto. Tra breve, lo conoscerò. E non c'è altro.

Maurizio

Tutto questo, marchesa, è d'una solennità che m'impensierisce, che mi sconvolge.

Claudia

Io vi assicuro, mio buon Maurizio, che, mentre vi parlo, nessuna donna è più felice di me.

Maurizio

Io parteciperei volentieri alla vostra felicità se mi fosse consentito di non trovarmi qui, vicino a voi.

Claudia

Credete dunque proprio che stia per cascare il mondo?

Maurizio

Il mondo, no; ma una tegola sul mio capo, sì. Io ne ho il presentimento.

Claudia

(alzandosi) Guardatemi in faccia e avrete invece il presentimento più lieto che si possa avere.

Maurizio

Ma è permesso almeno di saper la ragione della vostra insuperabile felicità?

Claudia

(con gli occhi pieni di luce) Una ragione grande grande grande!

Maurizio

Che non volete dirmi?

Claudia

Ve la dirà lui, non dubitate.

Maurizio

(sobbalzando) A proposito!.. Egli può capitarci addosso da un momento all'altro. Entra, spesso, senza farsi annunziare. Per carità, marchesa, non ci lasciamo sorprendere! Avete definitivamente deciso di aspettarlo?

Claudia

Ne dubitate ancora?

Maurizio

Ebbene, se siete irremovibile, nascondetevi subito, e che Dio mi protegga!

Claudia

… Dove mi nasconderò?

Maurizio

(indicando l'uscio laterale) Qui, qui…

Claudia

(prima di aprire, maliziosamente) Che camera è questa?

Maurizio

(imbarazzatissimo) Marchesa, è la mia camera… da letto. Ne sono dolente, ma è così. È la sola che sia attigua al mio salotto.

Claudia

Meglio! È la camera più compromettente. Ciò mi garantisce la vostra complicità. (Apre. Guarda.) Camera da letto, per due?

Maurizio

Io… di notte… ho l'abitudine di…

Claudia

Di raddoppiarvi?

Maurizio

Press'a poco, marchesa.

Claudia

Meraviglioso!

Maurizio

Mah!

Claudia

(uscendo) Vi raccomando, Maurizio. Lasciatelo parlare.

Maurizio

Io ne piglio una malattia!

Claudia

(chiude.)

Maternità: Dramma in quattro atti

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