CAPITOLO PRIMO. LA FUGA DEGLI ELEFANTI E DEI RAJAPUTI
CAPITOLO SECONDO. LA CARICA DI SAHUR
CAPITOLO TERZO. DUE FURFANTI
CAPITOLO QUARTO. IL DISASTRO
CAPITOLO QUINTO. L’ASSALTO DELLE TIGRI
CAPITOLO SESTO. IL METICCIO
CAPITOLO SETTIMO. IL POLIZIOTTO
CAPITOLO OTTAVO. I SIGARI DEL BRAMINO
CAPITOLO NONO. LE STRAGI DI GOALPARA
CAPITOLO DECIMO. L’ATTENTATO
CAPITOLO UNDICESIMO. LA CAPITALE IN FIAMME
CAPITOLO DODICESIMO. L’ARRIVO DEI PIRATI DELLA MALESIA
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Quantunque sotto la boscaglia regnasse un’oscurità profondissima, il drappello batteva in ritirata con molta rapidità, ansioso di mettersi momentaneamente in salvo nella pagoda e di attendere là il cornac. Procuravano tutti però di non smuovere le piante, poiché temevano che si aggirassero in quei dintorni, se non i rajaputi, i congiurati i quali erano ben più da temersi.
Non credevano affatto che i paria fossero fuggiti tutti, quantunque nessuno avesse potuto impedirglielo dopo quell’inaspettato tradimento, poiché potevano essere usciti per le altre porte, lasciando invece ermeticamente chiusa quella maggiore.
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«Sono lontani e non ci possono udire, amico Yanez. E poi vi è troppa pietra qui, ed il fuoco si estinguerebbe subito senza bisogno d’acqua. Io vorrei sapere che cosa fanno quelli che si sono imboscati dinanzi a noi. Che cosa aspettano per assalirci? Questa tregua mi stupisce». «Aspetteranno dei rinforzi». «Se cercassimo di snidarli, Yanez». «È quello che pensavo poco fa».
«Vuoi che proviamo? Siamo ancora ben muniti di polvere e di palle malgrado la confezione della bomba». «Io però non saprei dirti esattamente dove si sono nascosti». «Spareremo a casaccio i primi colpi. Se rispondono sapremo regolarci».