Читать книгу Dillo Tu Te Stesso - Gerardo D'Orrico - Страница 9
4. Tronchi vicini La libertà è tu, 01.12.2010
ОглавлениеEra così che preferivamo passare il tempo tra: le cose che già sapevamo, dove ci porta il cuore, la realtà, le bambole, la porcellana, la nostra miscredenza ci eccede… ci piaceva forse dormire o la pace, vuoi una sigaretta tra le molte cose da fare ancora oggi.
A tema la vicinanza del retro progresso, terso o perso non me lo nominare nemmeno, si vuol sapere di un tagliere dei banchetti o del profondo. Al lavoro si continua per quale motivo pensi ancora che la soluzione sarà già in mano a tutti, quante incespica - azioni anche oggi diceva un vico, espellilo non si cucina per domani, ma fai presto che si fredda. Dillo tu l’amore è depresso o parla per te, finisce la serata cala la notte, anche il sipario di nuovo cara diletta e cupa Italia.
Ricordi ancora quel di malsano pensiero, quel dolore in questo mese di dicembre, era così ignorante. Alla fine di un anno o al termine d’un secolo si resta in una metamorfosi nel corpo per tutta la giornata, la pace rubata e sembra sempre la stessa storia, dimmi quante persone senti in coro poiché ci sei, quale fastidio non sei in fin di vita alla fine dell’anno zero dieci ma ancora non si può parlare di male, cosa saranno state le ultime parole non si sa, prego chi vuol saltare. Dolcetto o scherzetto sei vivo in un errore innominabile: non hai nemmeno cominciato. Troppo in basso un corno, ancora quel falso fascismo, raccogli tutto e andiamo via basta restare per avere, continuare per vedere ma esiste da sempre un universale grande delitto, il silenzio della conoscenza.
Lasciati da solo da una parte per parlare o respirare come ho fatto io in passato, quanto sarai rimasto indietro, quante occupazioni da fare, non serve un esercito d’insuccessi da attraversare per vedere il primo mattone di casa tua. Raccontati fai quel che già sai, essere resta un privilegio oggi da un’altra parte non starai meglio, vogliono soprattutto te per tutto, chi sono loro tu lo sai, non era un eco in senso lato un male, crea camere a gas o che cosa nessuno ha mai intrapreso, in modo concreto: come te, tutti. Si prova a dirle delle cose poi ci pensi, ovviamente falle tue delle immagini non ti preoccupare, tuttavia ti ripeto il male mi sembra un ladro ma goffo, semplicemente voleva il tuo male mentre gli altri se ne andavano da incompetenti… in Calabria fanno fatture, saranno magari ma hanno fatto il male anche a loro stessi, quanto mondo era lo stesso… non confondere un drappo bruciato in alto non è lo stesso, tutti parlano mentre tutto sarà nel niente, sembriamo bambini defraudati: se non lo sai ora, non lo saprai mai, poi non c’erano altre persone da quella parte, solo l’illegale e il falso più dichiarazioni in falso, calunnie e detrazioni.
Vuoi entrare, entra prego pare quando non lo sai ehm, penso sia falso anche chi ci ha programmato, senza una carta di riuscita o un biglietto d’ingresso già pagato, comunque vedrai altro più poveri o illusi da un’altra parte, alla luce del giorno di chi non riconosce la vera e originale sorgente della verità, come la maggior parte del lavoro non sarà stato fatto mentre tutti vanno alla gioia, guardali che avanzano.
Chi vuol finire di leggere un libro che a lui non piace, un popolo cosa può intende per offesa, non di sicuro un atto fatto assieme, mentre una voce più in fondo dice: cosa può succedere se lo facciamo tutti assieme per davvero, ma scusa non era poi un problema di quei due o tre. L’ignorante governa come ‘l male il desiderio del futuro, sono anni che piangono o si piange qualcuno parla di cipolle libere, ci vorrebbe il pepe nelle culture per quante realtà abbiamo, saremo ancora solo noi quest’altro oppure una macchina che prosegue, una questione d’istanze personali, si deve per finire quel che poi sarà lo stesso, noi non ci fermiamo fisicamente mentre gli altri proseguono.
Quanti crimini nella settimana scorsa poi, in fascicoli trovi il perché ti ha lasciato ehm, quanto era basso il mare nei giorni passati. Vi consiglio di abbandonare le persone che sbagliano, ecco clicca per quanti problemi avremo si dovrà pur scegliere il pugno o la forza… carta o pietra senza imbrogliarsi, sarà meglio dirle tutte le cose che non abbiamo, più quelle non riuscite o se il resto è noia, storia o fantasia premettendo che per niente non si resta, quanti errori abbiamo già fatto per vivere niente. Guarda questo Sole che ci riscalda comunque sembra tutto passato, ma qui chiedere resta l’impossibile si, mi dissero viviamo un comunismo un po’ troppo grande, qui era così privo di parole senza istituzioni accese mentre un tempo diventa di rinnovi, non avevi mai visto persone false poi cadono o esplodono, invece altre persone che sono il bene, che forse non si erano spiegate degli orari o altri pedaggi, saldi pagamenti in genere, non ci sarà uno strumento attivo nella nazione forse era troppo, solo i commenti di oggi pomeriggio dopo pranzo, dei soldi o del Sole. La morte alla fine quindi sarà il futuro per questi, o il come si ritorna umani. Un software più ampio o profondo, una dichiarazione qualsiasi non possono fare il male, ma fanno vivere un bene più sopra, cosa sarà già successo in passato, la vita è già passata alle quattordici, non ci credi? Il dolore è diverso ehm, la nostra conformità, le questioni un po’ più care quando c’inghiottisce la domenica dopo pranzo, sono già di chi ha meritato l’aveva già vinto, e guarda questo grandioso giornale vedrai una festa come un palazzo… tu ti devi occupare di vivere bene per essere in salute, ma come farai nel tuo capitolo successivo, quando ti diranno come si chiama Dio poi tu, e il tuo rétro.
Io da diversi anni vado avanti, un bene non sorprendere solo in due. Sarà solo un ladro quel epocale moderno, faceva o meglio fa ancora tutto quel rumore per ch’è lui il fastidio, e comunque penso siano in molti umani comuni dalla qualità della confusione, ne avevo notato un’altra dimensione alle figure umane nella storia, si deve il carcere e se vuoi non ti sorprendere in gran misura, era solo un processo legale fino a un punto strano, fino alla vita ma dovremmo essere ricoverati per governati, cioè lo paghiamo quindi peniamo e impegniamo il nostro bene, poi alla fine misero di persone insidiate che non parlano, non utili l’uno all’altro si dichiara alla ceca un bene unico, alla storia di uno invece che di molti altri o il contrario, servirà spostarsi per non essere uccisi o stoccati, saranno molte posizioni che non conosciamo ma che abbiamo imparato a scuola, l’incaricato del bene odierno deve esser proprio una persona per bene, ma sicuramente un delinquente o un incosciente ehm, purtroppo sono io ma non mi hanno mai chiamato per andare al lavoro… quelle invece saranno malattie del bene, unità parassite nella società non si è mai un lavoro di bene, hai delle risposte… ancora fame cosa ti avrà mai detto quel, sai addirittura sarà male un bene in questi umani, o sarà quel che si dice il bene al nostro posto e al popolo. Digli: perché non è solo mio? Vedrai che cade sicuramente.
Quindi un ricco falso costituisce in un mondo tradito ma lo sanno già tutti, in questo silenzio chi dice altro, di sicuro il loro resta un altro falso piacere poi illegale, deve andare in carcere la piazza è la prigione per quella persona, non si scherza con certe questioni che fanno male alla carne, disperato amico animale. Dai procediamo, da dove? Non lo sai esiste una sola verità verso dove vuoi andare o verso casa, forse era cosa si voleva sapere in piazza, ma purtroppo non si dice solo una parola. Fare, fatto fate le vostre espressioni io le mie, del vino ancora che sarà mai vivere davvero, non ti sembra tutto sporco, o si ha una religione antecedente a Gesù Cristo… arrivato a un certo punto finisce cosa ci voleva dire un altro, cioè che faceva un bene, da allora noi siamo un bene credo sia anche quello che voleva dire chi si dichiarava d’essere, ma tutti questi posti unici non esistono, tu sei sempre tu per certi aspetti, cioè sei tu questo domani, la settimana prossima il futuro forse no ma, non si può impazzire per niente e quasi mai, saremo statali ingannati e arretrati amico, come i mali sono tutti uguali. Cosa sarà successo nel mondo? Soffri di mal di pancia, no è sbagliato il mondo, sai cosa prosegue dopo quella la freccia, è presente tutto della vita in un attimo, quel che vedi ora sarà tutto per adesso, per sempre tutte le cose succedendo devono passare, adesso lì dove ti trovi nel mondo, davanti a te per essere capite da te e per esistere realmente. In quest’attimo, il prossimo o l’anno prossimo, un’incognita non diventa molto sfuggente o oscura, infine non credo siamo situati nel bene oggi, per dirla in breve un giorno è come un altro, non si sa lo stesso oggi più che velocità prenderà, chi ti dice d’essere o questo ciao alla fine di questo zero dieci.
Dove ti trovi noia, più quanti divieti falsi e fascisti, tenebrosi alla fine, in un anno che come sempre da solo poverino si presenta a somma, d’altro canto cosa potresti aspettarti il giorno si alza, le realtà si adeguano alla loro forza efficacia, sarà adatto così forse la nostra città voleva nascondere le mobilie con la sua insegna neon luminosa, lampeggiante, o altre cose che nessuno ha mai voluto sentire, come un eco alle dieci di mattina dire: cosa voleva, cosa diceva, ora se n’è andato? Da ora come sempre una profonda e imbellettata destra nascosta nelle case di chi non voleva, un atto illegale all’infuori del corpo, problemi di altri che ‘l pubblico non lavora.
Chiudigli una telefonata, eravamo già noi stessi prima ancora di svegliarci stamattina, tutto dove siamo come sempre resta in un corpo di reato, le pietre che ti trovi in bocca come le persone disperse in centro, sembra già finita non credo che questo resti per gli anni che verranno. Quanto costa un oggi, cosa si vede per l’anno prossimo, cosa sarà finito in fondo e solo un po’ defraudato, l’arte di un inganno diventa allora il nostro Stato saranno metamorfosi che si assumono, oppure le duplicazioni personali. Quanti falsi ma viene l’anno prossimo, non c’era davvero tutto in questo istante, il tempo per tutti o gli uffici aperti… occorre sempre realizzare esattamente come d’esempio: per il Bene non operare quegli atti che non sono bene. Guarda l’orologio, scruta il resto della stanza o dell’orizzonte, lo scenario è libero del posto dove ti trovi.
Il sapore del piombo e l’anno sembra che vanno lo stesso assieme alle persone anche più aggiornate di te, hanno già fatto un bene diverso, ma alle persone una miseria, un’oltranza tipica: io per loro non ero un bene invece lo ero, quindi non ti lamentare come vedi saremo tutti qui ah, ah, ok ma alla fine di questa eredità economica puoi chiamarmi, sarò a casa mia ma ora vado buon anno, buone feste.
Ciao Gesù, chiama ciao.