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ATTO PRIMO
SCENA IV
ОглавлениеDetti, Paolo, Lorenzo, Enrico, D'Almèna, Del Sannio, Rulfi e Rubaconti
D'ALMÈNA (ad Elena)
Siete proprio in collera?
ELENA
Perchè in collera?
D'ALMÈNA
Perchè siamo stati di là tanto tempo.
ELENA
Oh!
PAOLO (mostrandole la scatola)
Ma la scatola è intatta, non se n'è preso uno.
ELENA
Questo è un tratto da cavaliere antico. Che discorso devo fare io per ringraziarvi d'aver risparmiati i miei sigari, e d'aver avuto pietà di noi? Se sapeste come languiva la conversazione! Un' altra volta ve ne preghiamo colle mani giunte, non private più la nostra società del suo più bell'ornamento.
D'ALMÈNA
Il più bell'ornamento siete voi.
ELENA
Ah! che madrigale! Pubblichiamolo subito. Signori e signore: D'Almèna mi ha detto una cosa gentile.
D'ALMÈNA
È così facile, Marchesa!
ELENA
E due. Fatemi la corte, D'Almèna, vi do perfino licenza di spargere la voce che sono disposta a sposarvi, come sembra abbia fatto il vostro amico Paolo.
PAOLO
Io?
ELENA
Non è vero?
PAOLO
Affatto! e non so chi abbia potuto dire…
ELENA
Queste signore… or ora.
ELVIRA
Ah! è un tradimento!
PAOLO
Come?
ELENA
Vedete? Non occorre far nomi. Sbrigatevela con lei.
PAOLO (va a sedere vicino ad Elvira)
Contessa, mi spiegherete! (discorrono).
ELENA (a D'Almèna)
Dunque?
D'ALMÈNA
Dunque?
ELENA
Mi fate la corte?
D'ALMÈNA
È bella e fatta.
ELENA
Sareste disposto a commettere delle pazzie per me?
D'ALMÈNA
Qualunque cosa facessi sarebbe un atto ragionevole. Una sola forse meriterebbe il nome di pazzia.
ELENA
Ed è?
D'ALMÈNA
L'innamorarmi seriamente di voi.
ELENA
Non sarebbe una pazzia, sarebbe un'assurdità.
D'ALMÈNA
Se m'accompagnate in capo al mondo ci vado.
ELENA
La pazzia la commetterei io. Bel merito!
D'ALMÈNA
Che colpa ci ho, se per guadagnarmi le vostre grazie non conosco nulla che mi costi fatica!
ELENA
Che miseria! Ecco un uomo di spirito che non sa immaginare un solo atto di sacrifizio per conquistare l'amore d'una donna.
D'ALMÈNA
Le donne non sanno più inspirare eroismi.
ELENA
Oh! datemi un uomo meno infiacchito di tutti voi e vedrete.
FILIPPO
È giusto! le sole pazzie meritorie sono quelle dei savi.
D'ALMÈNA
E dato quell'uomo forte, vi proporreste di fargli andare la testa in giro?
ELENA
Come una trottola; non fosse che per vendicarmi.
D'ALMÈNA
Di che?
ELENA
Della vostra presunzione che vi rende perfino scortesi.