Читать книгу Guida pei monti della Brianza e per le terre circonvicine - Ignazio Cantù - Страница 3

AI LETTORI.

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Quando io stava raccogliendo i materiali delle Vicende della Brianza, che ora comparvero interamente in luce, nulla risparmiai perchè potessi avere quella maggiore esattezza, che fosse possibile in un lavoro per anco intentato, dove mi trovava senza guida veruna, come uom nuovo d'un paese, che si abbatta ad andarvi in un giorno in cui una levata di neve abbia sepolto campagne, praterie, giardini e la strada ch'egli è obbligato a segnare per la prima volta. Lui fortunato se può giungere felicemente alla sua meta! Tal era di me, fra un pelago di notizie, le quali ingombravano tutto il campo che io avea stabilito di percorrere, e fra cui io doveva, il primo, aprire una callaja, un viottolo, quando non potessi schiudermi a dirittura una strada. Mi providi dunque di tutti quei soccorsi che giovassero a reggermi nella via pericolosa, ricorsi al consiglio di chi poteva essermi maestro, ebbi il favore di valevoli persone, e mi posi a tentare l'impresa. Ora poichè l'opera, comunque sia stata, è condotta al suo termine, fui da alcuni discreti ed amanti del meglio avvertito di alquante inesattezze, avvertimenti di cui feci tesoro, e credendoli utilissimi alla perfezione del mio lavoro, ed alla più esatta cognizione delle glorie avite della nostra patria.

Alcune mende io posi dunque nei brevissimi cenni che ti presento o Lettore nella Guida, di cui ardisco far un presente ai miei compatriotti, ed a quei cortesi, che tratti dalla vaghezza del nostro suolo, volessero conoscere dove sia il più degno da vedere, dove le glorie antiche, dove le bellezze moderne, dove possa di più la veduta, dove il terreno sia meglio atto alla coltura, dove non risponda ancora alla vigilanza del cultore, senza omettere le qualità delle terre e le altre notizie che ponno appartenere al geologo ed all'antiquario.

Lo stesso farò coi paesi che circondano la nostra Brianza, riserbandomi per quanto risguarda la Valsassina, ad un'esatta relazione somministratami dal mio pregiato amico signor Ingegnere Giuseppe Arrigoni d'Introbbio, che assai meglio di me può conoscere a parte a parte la sua valle paterna, alla quale ha consacrato già alcuni studj, nojosi se non fossero sempre abbellite di tenere idee le fatiche sostenute per la terra natia.

Accogli dunque Lettore questo povero dono, e se scorgi qualche pregio in esso, riportane il merito alla bellezza del paese che lo ha inspirato; se lo trovi poi assai minore dell'aspettazione e dell'argomento danne pur colpa alla mia poca attitudine, non già a mancanza di buon volere, di fatiche, di studj, di spese se vuoi, di viaggi.

Intanto io auguro a chi s'appresta a visitare questa deliziosa terra, salute e ventura e mi stimerò fortunato quando appena appena potessi ottenere che egli leggendo questo volume, si ricordasse qualche volta di chi glielo donava nella speranza che non sarebbe affatto disaggradito.

IGNAZIO CANTÙ.

Milano 20 luglio 1837.

Guida pei monti della Brianza e per le terre circonvicine

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