Читать книгу Danzando Verso La Felicità - Marisa Santi - Страница 12
IV
ОглавлениеGli ultimi quindici giorni sono stati devastanti, ma il tanto sospirato giorno della gara è arrivato. Con Oscar, il mio ballerino e amico, abbiamo aspettato ore affinché arrivasse il nostro turno. Abbiamo aperto con un paso doble e due assoli. Durante l’attesa Oscar ha avuto l’ansia tutto il tempo. Finalmente partono con la classifica e sentiamo i nostri nomi piazzati al primo posto. La fatica e i sacrifici intensi di questi mesi sono serviti!
<<Isabel ce l’abbiamo fatta!>> esclama Oscar entusiasta, poi mi prende in braccio e mi fa girare come una trottola.
Le lacrime iniziano a scendermi inaspettate, sarà per la tensione accumulata in questo ultimo periodo. Oltre che riscoprirmi timida, sono diventata pure frignona.
Ancora incredula per il primo posto: <<Avranno apprezzato il nostro affiatamento, siamo stati sempre coordinati e precisi nei movimenti. E anche questa la portiamo a casa Oscar!>> Gli dico felice.
In queste circostanze tutta la stanchezza immagazzinata nei giorni passati svanisce. Siamo una coppia competitiva e la presenza dei nostri amici ci ha resi più forti. Il loro affetto ci ha dato una grande carica. Abbiamo avuto una grossa responsabilità e non potevamo deludere la scuola, i nostri coreografi e tutti quelli che credono in noi. Questo sarà l’ultimo anno per entrambi. Oscar mi mancherà tantissimo, lui andrà in America, a Broadway. Danziamo insieme da quando avevamo dieci anni. Non dimenticherò mai il periodo in cui andò in depressione perché non aveva il coraggio di affrontare la sua omosessualità. Ha fatto palpitare molti cuori, è di bell’aspetto e di una dolcezza disarmante, nessuno immaginava potesse non essere etero. In questi anni molte ragazze avrebbero voluto averlo come partner e non solo per la danza. Dopo aver superato la sua paura e aver fatto accettare ciò che è ai suoi familiari e riuscito a trovare anche l’amore. Il suo fidanzato ha i suoi stessi interessi e l’ha aiutato tanto ad uscire dal tunnel. Abbiamo affrontato molte avventure all’interno della scuola e nella vita. Il pensiero che lui vada via mi rende nostalgica, come farò senza il mio Oscar?
Gli butto le braccia al collo e gli dico: <<Mi mancherai da morire, grazie per questi meravigliosi anni insieme, ti voglio bene!>>
Non trattenendo più lo stress accumulato, scoppio nuovamente a piangere appoggiando la testa sul suo petto. Lui mi stringe a sé: <<Ehi Isabel, io e te non ci separeremo mai, potrai venire a farmi visita quando vuoi e io farò lo stesso con te. Non ti libererai così facilmente di me. Sei la mia migliore amica, ballerina e nutro un affetto illimitato per te! Dai adesso basta deprimersi… Dobbiamo festeggiare!!!>> Mi dice regalandomi uno dei suoi splendidi sorrisi rassicuranti.
Andiamo a ritirare il premio e ci esibiamo nuovamente con la nostra coreografia. Ci cambiamo e andiamo a raggiungere gli altri per andare a bere qualcosa insieme.
Quando arriviamo al locale presento Mattia ad Oscar, e anche lui come me e tutte le donne che lo guardano rimane ammaliato da questo uomo affascinante.
<<Isabel, dove lo tenevi nascosto questo tipo?>> Mi sussurra all’orecchio.
<<Non lo nascondevo, lo conosco da pochissimo…>>
<<È etero?>>
<<Direi di sì! Ehi, ma non sei già fidanzato tu?>> gli domando fingendo un tono di rimprovero.
<<Sì, ma essere fidanzati non vuol dire che si debba smettere di rifarsi gli occhi. Non è che perché uno è a dieta non possa leggere il menù!>>
<<Hai ragione, tranquillo, ha fatto lo stesso effetto anche a me… ma non diciamolo a nessuno>> gli confido sorridendo.
<<A quanto pare il tuo Max non è un tipo così sportivo.>>
<<Assolutamente no!>>
Ci guardiamo in faccia e scoppiamo a ridere.
I giorni continuano a scorrere e ho ripreso con la solita routine. Pensandoci è già passato più di un mese dal giorno in cui Mattia è arrivato e tra noi sta nascendo una bella amicizia. Già, un’amicizia che mi sta creando un sacco di problemi con Max. Litighiamo spesso perché a lui non fa piacere che io passi del tempo con il mio nuovo amico, la sua soffocante gelosia cresce di giorno in giorno. Le sue stupide scenate mi stanno stufando e innervosendo. A breve avrò un esame di psicologia e sto studiando tanto. Per me diventa difficile concentrarmi con uno che mi tartassa di messaggi e chiamate per controllarmi in continuazione. Aggiungiamoci anche l’esame della scuola di danza per il diploma accademico. A volte penso d’essere stata avventata ad aver scelto sia la facoltà di psicologia che l’accademia di danza. L’ho fatto perché mi servono entrambe. In ambedue i casi potrò essere d’aiuto al prossimo. Se continuo così tra un po’ lo psicologo servirà a me! Sono giorni che rimango chiusa in camera per studiare. A volte mi domando come faccia mio padre a non dare di matto, lui è un uomo d’affari, segue la borsa e aiuta mia madre con la pensione. Devo aver preso da lui ad impelagarmi con mille impegni. Basta pensare, Isabel! Sarebbe meglio che mi allenassi un po’ per scaricare lo stress. Scendo in palestra e inizio a lavorare sulla nuova coreografia per la quale verrò esaminata, ma ogni tentativo finisce male: questi nuovi passaggi mi stanno facendo impazzire! Sto attraversando un brutto periodo artistico, sono parecchio stanca e la relazione con Max sta prendendo una brutta piega: quella verso il declino! Decido di darci un taglio con gli allenamenti e vado sul terrazzo e provo a rilassarmi un pochino. Mi siedo sul dondolo e gli occhi iniziano a riempirsi di lacrime. Mentre sono impegnata nel piangermi addosso non mi rendo conto della presenza di Mattia e vedendolo sussulto.
Si siede vicino a me e dolcemente mi chiede: <<Perché stai piangendo? Cosa ti succede?>>
Lo guardo stupita dalla sua presenza e dalla sua premura e rispondo con un filo di voce: <<Fra qualche giorno dovrò superare un esame ed ho una paura folle di non farcela.
Questo è l'ultimo anno di accademia. Mi sento stanca, stressata, cerco d’essere forte e indistruttibile e desidero tanto realizzare il mio sogno. Lo so che potrei prendermi una pausa dall’università e concentrarmi su una cosa alla volta, ma non voglio rimanere indietro. In questo periodo sto studiando un casino e ci sono giorni, come oggi, che mi perdo in un bicchiere d’acqua. Ho difficoltà a configurare degli stupidi passaggi. Oggi vedo tutto nero! Non so, magari sono solo agitata per il tempo che sta correndo via troppo velocemente...>> Sicuramente non posso dirgli che ho anche problemi con Max a causa della sua presenza.
Improvvisamente mi rendo conto che mentre ascoltava il mio piagnisteo mi aveva preso la mano e me la stava accarezzando con dolcezza per consolarmi. Il suo tocco… Non faccio in tempo a pensare all’effetto che mi fa la sua mano sulla mia, che, tutto d’un tratto, mi prende il viso tra le mani e guardandomi intensamente negli occhi mi dice: <<Non perderti d'animo concentrati su una cosa alla volta, adesso è importante la coreografia? Allora concentrati solo su quella e pensa a quanto hai lavorato per arrivare fin qui, prendi la passione e l’amore che provi per questo lavoro e agisci. Tu sei tosta e ce la farai, non devi lasciarti prendere dallo sconforto per dei passaggi, capitano a tutti le giornate no.>>
Non so se sentirmi più sconvolta per l’emozione che sto provando sentendo le sue mani sul mio viso oppure per l’impedimento per la coreografia.
<<Mi sento così stupida.>> penso ad alta voce.
<<Perché?!? A tutti capita di demoralizzarsi, l'importante è non abbattersi troppo e ritrovare la forza di combattere!>>
<<Hai ragione, basta fare la depressa, adesso vado giù e proverò e riproverò i passaggi fino a quando non saranno perfetti, a costo d'impiegarci tutta la notte. Grazie Mattia.>> Gli dico arrossendo.
<<Brava, ti voglio vedere sempre così grintosa.>> Conclude dandomi due baci sulle guance e liberando il mio viso dalle sue mani.
Ci voleva lui per ritrovare la grinta e la voglia di lottare ed è grazie a lui che mi ritrovo più carica di prima e motivata di nuovo in palestra. Certo, i problemi con Max rimangono, ma non posso parlarne con Mattia ovviamente, probabilmente non la prenderebbe bene.Però, non riesco a smettere di pensare alla sua mano che accarezzava la mia, in quel momento sentivo le farfalle nello stomaco... Devo smettere di pensarci!
Mentre sono concentrata su quello che sto facendo, sobbalzo per l’improvviso cigolio della porta. Roberta, senza dar peso alla mia perplessità irrompe: <<Come proseguono i tuoi allenamenti?>>
<<Dio santo Roby, mi hai spaventata! Buonasera anche a te… Che ci fai qui, è successo qualcosa?!?>> le domando titubante.
Solitamente avverte prima di venire a farmi visita. Sento farsi strada una sensazione negativa...
<<Isabel, ho bisogno di chiederti un grande favore, vedi, non so come dirtelo. Vorrei tanto che tu mi aiutassi...>> mi dice senza guardarmi in faccia, quasi come se temesse la mia reazione.
<<Dimmi pure, sai che per te farei qualsiasi cosa!>> Esclamo incuriosita
<<Mi aiuteresti a conquistare Mattia?>> Mi chiede velocemente e sempre più intimorita “in stile” adesso-o-mai-più.
Questa richiesta è come un fulmine a ciel sereno che mi attraversa e le dico la prima cosa che mi passa per la testa. <<Non so se posso aiutarti.>>
<<Sei gelosa forse?>> mi chiede Roby ritrovando sicurezza in se stessa e con tono sprezzante.
Certo che questa giornata sta andando di male in peggio!
Il sangue mi è gelato nelle vene, mi sento come un ladro sorpreso con le mani nel sacco. Senza rimuginarci troppo controbatto: <<Assolutamente no, cosa ti sei messa in testa? Mattia è solo un amico. È che entrando in confidenza con lui ho saputo che è molto impegnato con il suo lavoro e quindi non ha tempo per altro.>> Mi rendo conto che sto cercando di giustificarmi arrampicandomi sugli specchi e dicendo la prima cretinata che mi possa salvare.
<<È preso solo dal suo lavoro?!?>> mi chiede sarcasticamente sfoggiando un odioso sorrisetto malizioso.
<<Smettila, con questi giri di parole! Va bene ci proverò, però non prendertela con me se non succederà nulla fra di voi.>>
<<Almeno ci avremo provato!>> esclama guardandomi malissimo.
<<Sì giusto, hai perfettamente ragione, tentar non nuoce.>> le dico fingendo un mezzo sorriso.
<<Scusami se sono passata senza preavviso. Ho provato a chiamarti, ma, come al solito, ti sarai dimenticata di attivare la suoneria del telefono. Visto che ero da queste parti sono passata un attimo. È da giorni che non ci vediamo e comunque sarei venuta anche solo per un salutino.>>
<<Hai fatto bene, sai che mi fa sempre piacere vederti. Vuoi un tè, un caffè o una bibita fresca?>>
<<No grazie, devo scappare! La mia è una visita mordi e fuggi.>>
<<Ok, mi arrendo…>> dico, sollevando le mani in segno di resa.
<<Ti lascio tranquilla alle tue spaccate e giravolte. Non ti strapazzare troppo Isabel, hai il viso teso e stanco, sembri anche un tantino dimagrita, Riguardati!>> Mi dice abbracciandomi con affetto. Tempo di salutarla ed è andata via lasciandomi scombussolata e pensierosa.
Facendo ritorno a casa Roberta incontra Max e decide di parlargli a proposito della conversazione avuta poc’anzi con l’amica, dei suoi strani atteggiamenti e sui suoi presunti dubbi. Entrambi ipotizzano che ci sia la probabilità che Isabel si stia innamorando del bel Mattia.
È notte, ma non riesco a dormire, Max continua ad essere arrabbiato con me, Roby mi sta addosso e mi chiede favori impossibili, sono stanca, ho un sacco di cose importanti su cui devo concentrarmi e loro non mi danno tregua. Non si rendono conto che sono in una fase delicata? Sto per avere un crollo di nervi! Poi c’è Mattia, già, Mattia… In questo momento vorrei partire per un'altra galassia!
Non so cosa fare, a forza di pensare ho la testa che mi sta per esplodere.
Potessi andrei sulla cima di una montagna e urlerei con tutte le mie forze. Ha ragione Mattia, devo concentrarmi su una sola cosa alla volta. Adesso è importante l’accademia. Basta pensare alle stronzate di Max e Roby! Mi accoccolo sotto la coperta e finalmente le mie palpebre incominciano ad appesantirsi. Voglio solo dormire e non pensare più a niente e a nessuno!