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LA FIGURA DI NICOLA MAGLIOCCA
ОглавлениеNicola Magliocca è nato a Gaeta il 6 luglio 1910. Conseguito il diploma di capitano di lungocorso, pensava di trascorrere sul mare la sua vita navigando come i suoi avi. Ma il destino aveva disposto altrimenti. Non trovando lavoro, si presentò agli esami di abilitazione magistrale.
Nel 1936 vinse il concorso per le Scuole Rurali e fu assegnato a Selva Sedera di Castelforte.
Nel 1937 vinse quello per le Scuole Elementari di prima categoria e prese servizio a Roma prima nella scuola P. Pianciani in Piazza Risorgimento e poi nella scuola Ruspoli in via Gesù e Maria.
Finita la guerra, nel 1944, fu trasferito a Gaeta, dove rimase fino alla pensione insegnando a tante generazioni di alunni che lo ricordano con affetto e ammirazione.
Nel 1946 collaborò con il Comitato nato per attuare le iniziative di solidarietà della “Società Marinai Elenesi” di Rochester (U.S.A.) che inviava aiuti per i bambini di Gaeta. In questo stesso anno i quotidiani “Avanti” e “Il Paese“ iniziano a pubblicare i suoi primi articoli che firmava con pseudonimi, come Remo e Alcino.
Nel 1949 fu nominato corrispondente de “Il Paese“.
Aderì al movimento “Comunità“ di Adriano Olivetti e organizzò dibattiti su “Lavoro e Cultura“ e “Scuola Pubblica e Privata“.
Entrato in politica fu eletto Consigliere Comunale per due legislazioni e partecipò attivamente a tutti i Consigli Comunali.
Fu Presidente della Pro - Gaeta, socio fondatore del Centro Storico Culturale “Gaeta“, Presidente del Patronato Scolastico, Presidente del Sindacato Autonomo SNASE.
Convinto dell’importanza del patrimonio culturale del dialetto, che era stato tramandato verbalmente e che andava scomparendo, ben presto incominciò ad avvicinare gli anziani, soprattutto contadini, pescatori, artigiani, e a raccogliere vocaboli, proverbi, modi di dire, racconti. Un lavoro paziente e meticoloso, durato anni, che ha dato i suoi frutti.
Nel 1985 fu pubblicato “Proverbi e modi di dire del popolo gaetano“, per il quale ricevette il “Premio della Cultura“ dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nel 1988 realizzò “Canti e poesie popolari a Gaeta“ con i testi di ninne nanne, filastrocche e canti religiosi.
Nel 1994 segui “Usi e costumi del popolo gaetano“ che elenca le usanze che accompagnano le varie fasi della vita e descrive il lavoro di contadini, pescatori e svariati artigiani.
Nel 1995 fu pubblicato il volume “Intorno al braciere“ una raccolta di racconti in dialetto.
Nel 1999 vide la luce il “Dizionario Gaetano“ che è stato definito “un autentico monumento alla sua città“. Infatti esso contiene ben 4692 vocaboli e regole di grammatica. In data 27/12/1999 è stato nominato Grande Ufficiale della Repubblica Italiana.
Nel 2001, a pochi mesi dalla sua scomparsa fu pubblicato “I giuochi nella tradizione gaetana“. Le bozze già pronte nel mese di giugno, furono revisionate e corrette dalla moglie e dalle figlie.
Nel 2005 per volontà e impegno della moglie Maria D’Agnese fu pubblicato il volume “Il Senso della Vita“, che raccoglie articoli ritagliati da vecchi quotidiani e brani inediti ricopiati da sbiaditi manoscritti che raccontano le vicende di Gaeta negli anni del dopoguerra e fanno scoprire nell’autore una persona sensibile e aperta al progresso che guardava lontano.