Читать книгу Riassunto De ”Le Zone Blu Della Felicità: Consigli Delle Persone Più Felici Del Mondo” - Readtrepreneur Publishing - Страница 6
PARTE UNO: La Formula Per Una Vita Più Felice 1: Che Cos’è la Felicità?
ОглавлениеLa felicità varia da persona a persona, poiché è un numero di fattori ad influenzarla. La presente opera adduce le tre P della felicità: Piacere (Pleasure), Intento (Purpose) ed Orgoglio (Pride), interconnesse per portare un senso di benessere all’individuo.
Alejandro è un padre di 55 anni che abita a Cartago, una regione a sud di San Jose a Porto Rico. La sua felicità è frutto del suo godersi le piccole cose della vita – dormire dalle sette alle nove ore per notte, fare colazione, andare a piedi al lavoro, e ridere e scherzare con i suoi amici. La sua storia è la rappresentazione della prima P della felicità, ovvero il Piacere.
Il piacere è definito come lo stato in cui si ricava gioia e soddisfazione dalle cose, gli eventi e le situazioni che ci circondano. Si tratta dell’assenza di odio, paura, dolore o preoccupazione.
Il secondo personaggio, Sidse, è una donna di mezz’età residente ad Aalborg in Danimarca. Trova la sua felicità instaurando ottimi rapporti con la sua famiglia, i vicini e la comunità in generale. È un consulente di sviluppo in psicologia sociale, ed è riuscita a condividere le proprie forze e passioni. Tale filone della felicità è definito Intento.
Il filosofo greco Aristotele ha reso popolare la nozione che la felicità sia generata da una vita colma di significato. Lo scopo è quello di mettere in pratica i propri valori e passioni con l’obiettivo di portare beneficio agli altri ed alla comunità. Altresì detta eudemonia, dalla definizione greca della felicità.
Douglas abita a Singapore insieme alla sua bellissima famiglia, e trova la felicità nel proprio successo personale e commerciale. La sua storia rappresenta un’altra sfumatura della felicità—l’Orgoglio.
Essere orgogliosi significa provare un senso di soddisfazione ricavato dagli obiettivi raggiunti nella vita. Il parametro di misura è definito dalla Scala auto-ancorante di Cantril, la quale consiste nel domandare ad un soggetto di dare un voto alla propria vita, da 1 a 10. Si tratta di un metodo a cui fanno riferimento anche gli scienziati ed i ricercatori al fine di valutare la felicità delle persone.
Si pensa che gli individui più felici della Terra combinino questi tre fattori, collegando le tre P ai valori individuali ed alle proprie credenze. Le persone felici affrontano la vita con entusiasmo, intenzionalmente, e con orgoglio per ciò che hanno raggiunto.
Di conseguenza le loro famiglie, i loro vicini di casa, la comunità in cui vivono e la loro nazione giocano un ruolo vitale nel plasmarli in individui a tutto tondo che contribuiscono al proprio senso di benessere.
SCOPRIRE LE ZONE BLU
Nella sua prima opera l’autore venne incaricato di identificare luoghi in cui le persone vivono più a lungo. Si è avvalso dell’aiuto di Michel Poulain, un demografo belga, ed il Dottor Gianni Pes, un fisico italiano ed esperto di statistica medica, ed insieme hanno scoperto alcuni luoghi che hanno definito le Zone Blu.
Fra essi troviamo Okinawa in Giappone, un villaggio di montagna in Sardegna, la regione del Nicoya in Costarica, Ikaria in Grecia e Loma Linda in California, dove è radicata una comunità di Avventisti del Settimo Giorno, i quali vivono otto anni di più dei loro vicini Californiani.
Dopo di che ad un team è stato richiesto di individuare i fattori che contribuiscono alla longevità di tali particolari regioni. Hanno scoperto che lì la salute e l’anzianità non sono qualcosa ottenuto volutamente—tramite una dieta rigida, attività fisica regolare o ingerendo vitamine o integratori. Queste persone sono particolarmente in salute e longeve grazie ai loro modi di vivere.
Si spostano principalmente a piedi. La loro dieta si compone di cereali sani ed oli, frutta fresca e verdure coltivate e prodotte a livello locale. Bevono acqua fresca e respirano aria pulita. Ma soprattutto queste persone hanno un intento nella vita, ed hanno coltivato le proprie passioni fino ad un’età avanzata.
Grazie a queste scoperte l’autore ha realizzato il libro The Blue Zones: Lessons for Living Longer from People Who Lived the Longest (Le Zone Blu: Indicazioni su Come Vivere Più a Lungo, Fornite da Chi Ha Vissuto Più a Lungo). L’opera elenca i nove fattori, tratti da diverse culture, che ricoprono un ruolo importante nel guadagnarci in salute e longevità. Vengono definiti I “Power of 9”.
Quelli elencate di seguito rappresentano i 9 metodi da applicare per vivere più a lungo, essere più felici ed avere una vita equilibrata.
1 Muoviti naturalmente. Gli abitanti delle regioni sopra elencate risiedono in ambienti che li spronano a fare attività fisica come camminare o utilizzare la bicicletta, così come fare giardinaggio senza gli attrezzi meccanici.
2 Intento. Ikigai per chi abita a Okinawa, plan de vida per chi risiede a Nicoya. Dare un significato alla propria vita o avere qualcosa per cui andare avanti oltre al lavoro rappresenta un fattore cruciale per raggiungere la felicità. I ricercatori hanno infatti scoperto che porsi un obiettivo può allungare la vita fino a sette anni.
3 Rallentare. Lo stress fa parte della vita quotidiana. Gli studi dimostrano che tale aspetto ha un impatto negativo sulla salute. Gli abitanti delle Zone Blu gestiscono lo stress pregando e meditando, bevendo o facendo un pisolino.
4 La Regola dell’80 Percento. Chi risiede nelle Zone Blu segue ciò che loro chiamano Hari Hachi Bu, un mantra che ricorda loro di smettere di mangiare quando lo stomaco è pieno all’80 percento. Assumono inoltre piccole quantità di cibo per cena, o preparano una zuppa, alimento e metodo che fanno in modo che il loro corpo digerisca il cibo nel modo corretto prima di andare a dormire.
5 Tendenza alle Piante. La carne non è un punto fermo della loro dieta, poiché la consumano solamente una media di cinque volte al mese. I loro pasti sono incentrati sui cereali sani e legumi come le fave, la soia e le lenticchie.
6 Vino alle 5. Chi risiede nelle Zone Blu beve uno o due bicchieri di vino in occasione di ritrovi mondani o in concomitanza con i pasti. Consumano vino in moderazione, il che è la chiave per sfruttarne i relativi aspetti benefici.
7 Senso di appartenenza. È stato dimostrato che appartenere ad una fede, non importa la sua denominazione, possa allungare l’aspettativa di vita di una persona dai 4 ai 14 anni.
8 Amare, innanzitutto. Un altro fattore chiave al fine di acquisire salute e longevità è mettere al primo posto la famiglia. Chi abita nelle Zone Blu solitamente risiede nelle vicinanze dei propri genitori e nonni, e trascorre un ampio lasso di tempo con i propri figli. È risaputo che in tal modo si riducono le probabilità di ammalarsi ed allo stesso modo anche il tasso di mortalità di tali famiglie. Di conseguenza anche l’avere accanto a sé un partner può allungare la vita di tre anni, come dimostrato da diversi studi.
9 La Giusta Tribù. Anche avere uno stretto circolo sociale di supporto, il quale condivide lo stesso stile di vita salutare e le medesime credenze e valori gioca un ruolo cruciale per la salute ed il benessere della persona
AVREBBE POTUTO FUNZIONARE IN AMERICA?
Il Dipartimento finlandese della Salute affidò ad un giovane epidemiologo di nome Pekka Puska il compito di investigare l’alto tasso di mortalità nella regione nel Nord Karelia.
Egli scoprì che la loro dieta, la quale si componeva principalmente di carne anche lavorata, formaggio fritto e patate, ed il consumo eccessivo di sigarette, era il motivo dietro la loro vita così breve. Puska ed il suo team lavorò con diversi gruppi al fine di allearsi contro il vizio del fumo, promuovendo una dieta sana per la comunità.
Cinque anni più tardi i loro sforzi li ricompensarono; il tasso d’infarto negli uomini si ridusse del 25 percento, mentre quello del cancro ai polmoni calò del 10 percento.
Di fronte al compito scoraggiante, ma allo stesso tempo ispirato dai risultati, l’autore collaborò con l’Università del Minnesota, l’indirizzo di Sanità Pubblica, al fine di applicare i principi delle Zone Blu in una comunità in modo sperimentale.
Inizialmente venne scelto l’agglomerato di Albert Lea in Minnesota, in cui venne messo in pratica un piano d’azione finalizzato al modificare i comportamenti degli abitanti—supportando diete sane, creando giardini in cui la comunità potesse passeggiare e girare in bicicletta. Il risultato si concretizzò in un aumento di tre anni dell’aspettativa di vita degli abitanti. Di conseguenza i residenti furono inoltre in grado di raggiungere il proprio peso forma, facendo diminuire le spese del servizio sanitario del 40 percento.
Il Progetto Zone Blu venne implementato in altre 31 città come Naples in Florida, Fort Worth in Texas ed alle Hawaii.
Nel 2001, dato il continuo successo del programma, il Governatore Terry Bernstad richiese l’intervento del team al fine di far diventare Iowa la città più sana d’America. I progetti vennero avviati simultaneamente in 15 comunità dell’Iowa, fra cui quelle di Harlan e Cedar Rapids. Lo stato salì di cinque posti nella classifica degli stati più sani in America, dal 19esimo.
In seguito si scoprì che la salute, la longevità e la felicità si manifestavano simultaneamente. Coloro i quali presentano un approccio positivo e felice alla vita tendono a mangiare in modo più sano, a fare più esercizio, a fumare meno, ad indossare le cinture di sicurezza, ad assumere le medicine a loro prescritte, e ad avere un sistema immunitario più forte, unitamente ad una migliore salute cardiaca. L’essere felici motiva le persone ad agire per migliorare la propria salute.
IMPARARE A PROSPERARE
La curiosità dell’autore circa la connessione fra la salute e la felicità lo spinse ad informarsi sulle cause radicate che portano alla felicità. Ritenne che se fosse stato in grado di individuare le regioni del mondo i cui abitanti desideravano essere in salute e vivere più a lungo, avrebbe conseguentemente trovato i luoghi più felici del mondo ed avrebbe ricavato i relativi fattori contribuenti alla felicità.
Ma a differenza della salute e della longevità, le quali sono tangibili grazie alla durata della vita di un individuo, la felicità non è altrettanto calibrabile. Tale aspetto è infatti soggettivo, in quanto le persone la percepiscono in maniera differente.
Parecchi studi hanno accumulato una montagna di informazioni nel tentativo di definire e misurare le felicità. Secondo l’autore il metodo più affidabile per valutare la felicità consiste semplicemente nell’interpellare le persone.
La Scala di Cantril rappresenta uno strumento affidabile al riguardo. Tramite tale metodo è possibile quantificare la sensazione generale di felicità di un individuo. Si tratta di un approccio utilizzato inoltre dalla Gallup World Poll, la quale misura ogni anni il livello di felicità di 150 paesi.
Un’altra tattica è rappresentata dal Gallup-Sharecare Well-Being Index, il quale, interpellando 500 americani ha determinato gli aspetti che contribuiscono ad una vita felice. Tale sondaggio si addentra in diverse sfaccettature della felicità, incluso per esempio se gli intervistati hanno provato gioia o soddisfazione, o se invece sono stati arrabbiati o preoccupati. Si occupa inoltre di scoprire se i partecipanti al sondaggio hanno attribuito un significato alla propria vita, e se hanno provato orgoglio e soddisfazione. Tali domande forniscono un quadro generale di diversi modo in cui le persone percepiscono e vivono la felicità.
Il sondaggio che ha avuto luogo nel 2017 vedeva nazioni come la Norvegia, la Danimarca, l’Islanda, la Svizzera e la Finlandia fra i paesi più felici. Nel 2014 invece tali posizioni erano occupate da Panama, Costarica, Brasile, Uruguay, El Salvador e Guatemala—così come indicato dal Gallup-Sharecare Global Well-Being Index.
Le nazioni distrutte dalla povertà, dal crimine, dalle malattie, dai disagi politici e dalla violenza si trovano quindi nelle posizioni più basse. Fra questi la Repubblica Centrale Africana, la Tanzania, la Siria ed il Ruanda.
Per questo motivo, nonostante i principali leader politici nei propri programmi elettorali abbiano dato la priorità alla felicità, il piccolo paese del Bhutan si posiziona all’84esimo posto nel World Happiness Report. Il PIL del paese ammonta solamente a $2,350, e le entrate pro-capite devono aumentare prima che il livello di felicità faccia lo stesso.
Se gli introiti aumentassero le persone sarebbero in grado di concentrarsi su altri aspetti della vita che contribuiscono al benessere generale, come acquistare cibi sani, fare esercizio, pregare e meditare, e partecipare ad eventi sociali.
L’autore si è imbarcato in un viaggio che lo ha portato in Danimarca, in Messico, a Singapore ed a San Luis Obispo in California in cerca della felicità. Ha interloquito con un certo numero di economisti, psicologi, esperti di politica, giornalisti, scrittori ed altri soggetti con lo scopo di comprendere meglio la felicità dalla prospettiva di un abitante del luogo. Grazie a tale ricerca è stato in grado di realizzare il libro Thrive: Finding Happiness the Blue Zones Way (Prosperare: Trovare la Felicità secondo il Metodo delle Zone Blu), pubblicato nel 2010—si trattava del suo primo libro circa la felicità.