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Saper Ascoltare

“Chi ha orecchi, intenda” (Mt 13,9)

Questo pensiero di Gesù, “Chi ha orecchi, intenda”, che manifestò in varie occasioni, lo possiamo perfettamente riferire al dialogo coniugale. Succede generalmente, che con l’approfondire l’argomento del dialogo in molte coppie si tocchi una ferita molto dolorosa: l’assenza di un dialogo maturo.

Occorre non scoraggiarsi. È possibile ricominciare il dialogo? Come? Sacrificando tutto per arrivare alla mutua comprensione, riconoscendo quello in cui ognuno sbaglia, facendo un vero e profondo esame del dialogo, però soprattutto, imparando ad ascoltare, ad “ascoltare amando”.

“Chi ha orecchi, intenda”. È chiaro che Gesù non si sta riferendo ai sordi, a persone con problemi d’udito, ma che si dirigeva a coloro che semplicemente ricevevano le parole nell’orecchio, non lasciandole penetrare fino al cuore. Chi vuole ascoltare con il cuore, che ascolti.

Solo chi realmente si dispone ad aprire il cuore alla parola dell’altro, saprà “ascoltare amando”. Dialogare, prima di parlare, è ascoltare.

Come si può ascoltare amando?

+ Avendo una disposizione tale che l’altro si senta incoraggiato a continuare a trasmettere la propria interiorità.

+ Domandando, al fine di motivare l’interlocutore ad approfondire il suo problema.

+ Valutando se quello che abbiamo ascoltato è corretto. Nei momenti che si ritengono opportuni, è necessario fare una sintesi di ciò che abbiamo ascoltato e ritrasmetterlo all’altro affinché valuti se ciò che abbiamo ricevuto era ciò che avrebbe voluto trasmettere

+ Evitando giudizi e atteggiamenti difensivi.

Ascoltare non è solo lasciar penetrare le parole dell’altro nel nostro sistema auditivo. È accogliere l’altro come persona attraverso la sua parola. La capacità di ascoltare amando dipende da quanto sia profondo il desiderio di essere raggiunti dall’altro. Ascoltare richiede apertura.

È necessario saper ascoltare per raggiungere un dialogo approfondito. Tutto è possibile per coloro che si amano, specialmente lavorare nella ricostruzione o nella crescita del dialogo. Per iniziare questo cammino, è necessario un vero esame per scoprire la responsabilità personale di ognuno, riguardo al perché il dialogo coniugale non è arrivato ancora ad essere pienamente profondo.

Non si raggiunge l’ideale del dialogo:

+ Quando le conversazioni si riferiscono permanentemente al passato, ricominciando sempre le stesse discussioni, gli stessi argomenti.

+ Quando uno dei due costantemente rifiuta le idee dell’altro.

+ Quando per mancanza di capacità d’ascolto non si scopre che entrambi dicono la stessa cosa.

+ Quando l’accettazione di un punto, ha per rivincita l’opposizione di dieci altri.

+ Quando si espongono ostinatamente i temi che separano, invece di far risaltare quelli che uniscono.

+ Quando si elabora la risposta, senza aspettare quello che l’altro sta dicendo.

+ Quando l’odiosa abitudine di contraddire, di interrompere e di alzare il tono della voce non si dà per vinta.

+ Quando si dicono solo parole che feriscono e si interpretano le parole dell’altro in un senso falso e poco impegnativo per se stessi.

+ Quando si vogliono sostenere le proposte più discutibili come verità fondamentali.

+ Quando per essere orgoglioso, superbo e intollerante, si preferisce continuare a vivere nel fango di pozzanghere contaminate anziché cercare sorgenti d’acqua viva cristallina.

+ Quando ci si aspettano attenzioni e ringraziamenti e si ricevono solo rimproveri.

+ Quando alle idee che uno è disposto a difendere fino alla morte, l’altro le combatte con stupidaggini.

Quando succede tutto questo in una coppia, si costruisce il vero inferno, però un inferno di freddo.

Costruire il dialogo, “ascoltando con amore”, è solidificare l’armonia coniugale.

Per dialogare in coppia

1. Siamo disposti ad “ascoltare amando”?

2. Che sentimenti ha prodotto in noi dialogare di questo capitolo?

Per pregare insieme

Signore,

quanti hanno perso l’opportunità,

quanti continuano nelle tenebre,

per non ascoltare la tua Parola

con un cuore aperto.

Non vogliamo che nel nostro matrimonio

capiti la stessa cosa,

restare ognuno nelle tenebre

per non far crescere la luce

di conoscerci di più e meglio.

Signore,

vogliamo conoscerci più profondamente,

attraverso un dialogo

basato su una manifesta

capacità d’ascolto,

e così, non solo ricevere la parola dell’altro,

bensì lui stesso.

Aiutaci, ad “ascoltare amando”.

Amen.

Per Costruire L'amore Coniugale

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